Davide Maggio TV


4
marzo

CI LASCIA L’AVVOCATA TINA LAGOSTENA BASSI

Tina Lagostena Bassi @ Davide Maggio .it

Le battaglie ideologiche, quando sono portate avanti con coerenza e caparbietà, sono sempre apprezzabili, condivisibili o meno che siano. Lo sono in quanto portatrici di valori in cui si crede fermamente e ancor di più se combattute in difesa di diritti affermati in via di principio ma calpestati nella quotidianità. 

E Augusta Lagostena Bassi, per tutti Tina, è diventata un simbolo per la tutela dei diritti delle donne riuscendo a far cadere quegli omertosi tabù che aleggiavano anche nei palazzi di giustizia e non permettevano, complice il muro di silenzio della società dell’epoca, di ristabilire la legalità lì dove era stata violata.

Icona del movimento femminista, la Lagostena Bassi è balzata agli onori delle cronache per gli storici processi per stupro che l’hanno vista protagonista nei quali, grazie alle sue crude arringhe, è riuscita a rendere giustizia alle donne vittime di abusi.

Uno per tutti, nel settembre del 1975, quello in cui difendeva Donatella Colasanti contro gli autori del massacro del Circeo.

Fu proprio grazie a questi processi che Tina Lagostena Bassi diventò per tutti e rimarrà per sempre l’avvocatA, come le piaceva essere chiamata nelle aule dei tribunali.

Si, piaceva. Purtroppo Tina Lagostena Bassi non c’è più. E’ deceduta questa sera, 4 marzo, a 82 anni in una clinica privata romana, ma già sofferente da tempo.

I telespettatori più attenti si erano accorti della presenza di qualcosa di anomalo. Da circa due settimane, infatti, l’avvocata non presiedeva le cause del tribunale televisivo più famoso d’Italia in cui era approdata nel 1998 e nel quale aveva continuato a sensibilizzare il grande pubbico sulle tematiche che ha sempre avuto a cuore.

Forse non sarà stato un caso che a Forum sia arrivata da poco un nuovo giudice-arbitro, Beatrice Dalia. Una new entry che diventa adesso una sostituzione. Tutta al femminile, come avrebbe voluto Tina, per la quale, purtroppo, l’udienza è definitivamente tolta.

La ricordiamo così, con la Sua ultima sentenza a Forum, lo scorso 19 febbraio e con un video di una delle sue storiche arringhe nel 1979.




27
febbraio

SANREMO 2008 : LOREDANA BERTE’ ESCLUSA PER PLAGIO. ECCO LA CANZONE ORIGINALE

Loredana Bertè (Sanremo 2008) @ Davide Maggio .it

Era in assoluto l’esibizione più attesa di questa edizione del Festival di Sanremo.

E Loredana Bertè non ha deluso tutti i telespettatori che la attendevano.

Oltre ad aver portato sul palco dell’Ariston una canzone di qualità, la Bertè si è distinta per una straordinaria interpretazione condita, come sempre, da quell’ingrediente che fa di un personaggio un artista con la A maiuscola.

Ho sempre pensato che un personaggio che fa spettacolo per essere definito Artista debba avere, quanto meno sul palco, una sorta di imprevedibile pazzia tale da generare in chi l’apprezza il dubbio se…”ci è o ci fa”.

Ma ormai lo spettacolo è fatto soltanto da chi conquista le copertine dei settimanali o da chi si accovaccia su un trono. Fortunatamente la Bertè è una delle eccezioni.

Godetevela…

Vi consiglio anche di guardare questa videointervista a Loredana Bertè.

E’ di questa mattina la notizia del plagio di Loredana Bertè che con Musica e Parole avrebbe plagiato un vecchia canzone del 1988. Si tratta di “Ultimo Segreto” inclusa nel LP “Sesto Senso” prodotto da Tulio De Piscopo e Alberto Radius, cantata da Ornella Ventura. Autore (Radius) e casa discografica (NAR) sono le stesse.

Ascoltate pure il file in streaming nell’IPOD di Davide Maggio.

Ore 20.01 VIA ANSA

Il brano Musica e parole di Loredana Berte’ e’ stato escluso dal Festival. La cantante si esibira’ fuori gara. Lo dice l’organizzazione. Dopo le verifiche della commissione selezionatrice, il brano e’ stato escluso dalla gara perche’ la parte musicale e’ la stessa del pezzo, firmato da Alberto Radius e Oscar Avogadro per Ornella Ventura. L’Organizzazione, raccogliendo l’invito del Direttore Artistico ha deciso di consentire, comunque fuori gara, l’esibizione dell’artista.


19
febbraio

QUELLE MARKETTE DI AMICI!

Amici / Markette @ Davide Maggio .it

Non è certo un mistero che il sabato pomeriggio sia la giornata dedicata alle marchette nel talent show di Maria De Filippi.

E’ sotto gli occhi di tutti la promozione cinematografico-teatrale degli amici (questa volta con la ”a” minuscola”) di Maria e Gentil Consorte, così come è altrettanto evidente l’autopromozione di manifestazioni che vedono protagonisti gli allievi della scuola o di altri prodotti realizzati dalla stessa società (la Fascino Pgt).

Durante questa edizione c’è stata persino un puntata dedicata quasi esclusivamente alle ospitate dei protagonisti dei cinepanettoni del momento, ma si potrebbe continuare con le marchette comandate (e legittime se vogliamo) per Premium Gallery o La Figlia di Elisa.

Quest’anno, poi, ma per pura casualità eh, ”è necessario” promuovere le opere in cartellone al Teatro Brancaccio che ha visto un cambio di direzione artistica, molto discusso tra l’altro, da Gigi Proietti a Maurizio Costanzo (cosa che l’ha trasformato nella succursale del Parioli, ma questa è un’altra storia…).

L’ultimo caso c’è stato proprio questo sabato, quando la marchetta ha occupato l’anteprima del programma. Si parlava di A Chorus Line. Ecco il video…

Ora… vero è che gli argomenti oggetto di marchetta sono attinenti al talent show, ma è altrettanto vero che, per “correttezza” televisiva, la palese promozione (con tanto di sottotitoli contenti informazioni e recapiti telefonici sulla programmazione) andrebbe accompagnata, in sovraimpressione, dalla dicitura “messaggio promozionale” o, ancora più correttamente, da ”autopromozione”, formula adottata da Mediaset in presenza di messaggi promozionali per Premium Gallery.

Ma non è finita qui. La scorsa domenica, durante il serale di Amici, gli allievi della scuola hanno messo in scena il celebre “motto musicato” di Barack Obama Yes, We Can.

L’intento era quello di “ammorbidire” l’insegnante Alessandra Celentano e lo schizzinoso “accompagnatore” Gheorghe Iancu che non hanno mai risparmiato, a determinati Amici, giudizi sin troppo severi. L’invito a lasciar sognare si è ben presto, però, trasformato in marchetta politica.

Il motto della corsa alle presidenziali statunitensi di Barack Obama è stato, infatti, tradotto e “adottato” dal Partito Democratico di Veltroni per la campagna elettorale in corso.

Cosa probabilmente involontaria (?!?) ma innegabilmente grave in periodo di campagna elettorale, quella italiana, in cui vige il principio della par condicio.

Ancor più grave, a mio parere, perchè l’orecchiabile motivetto potrebbe ben incidere su chi, ancora molto giovane (e tra i telespettatori di Amici, i giovani sono tanti), non avendo una maturità politica adeguata potrebbe ben farsi trasportare da fattori tutt’altro che politici al momento del voto.

E il Garante, che fine ha fatto?

Per non farsi mancare nulla… la marchetta nella marchetta. Tra gli ospiti VIP del video realizzato ad Amici per Yes, We Can Rino Gattuso indossava un cappellino che non lasciava troppo spazio all’immaginazione. Life is Now!





14
febbraio

GIULIANO FERRARA DA’ IL SUO ADDIO A LA7 (CAUSA ELEZIONI)

Giuliano Ferrara @ Davide Maggio .it

Giuliano Ferrara ha partorito una decisione : la presentazione alle prossime elezioni di una lista che avrà nell’aborto, nella moratoria sulla legge che consente l’aborto, il proprio caposaldo. A prescindere da questa “gravidanza isterica” che sta ossesionando il noto giornalista, questo post vuole parlare, lasciando da parte la politica, delle conseguenze televisive che una scelta del genere ha comportato.

Come annunciato dallo stesso conduttore, infatti, Otto e Mezzo non potrà più contare dal prossimo lunedi sulla presenza di Giuliano Ferrara e vedrà la “povera” Ritanna Armeni da sola (in realtà solo per una settimana) alla guida del salotto politico de La7.

Peccato! Perchè Otto e Mezzo riusciva a proporre quotidianamente, con uno straordinario garbo, discussioni legate alla politica e all’attualità riuscendo a mantenere pacati i toni e, soprattutto, a dare al telespettatore la possibilità di valutare autonomamente le situazioni oggetto di discussione intorno alla “tavola rotonda” del talk show.

Un programma in perfetta sintonia con le scelte di un’emittente che, da subito, ha privilegiato la qualità e un modo di fare televisione che riesce ancora a discostarsi dall’involuzione del piccolo schermo italiano succube, ormai in maniera compulsiva, degli ascolti. Una televisione che non si preoccupa di rimanere di nicchia preferendo privilegiare dei principi mediatici che non possono, per quanto mi riguarda, non essere condivisi.

Ed Otto e Mezzo era e continua ad essere una delle migliori manifestazioni di questa politica mediatica.

Grazie ad una formula giusta ed equilibrata, Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni sono riusciti a proporre, ogni sera, un piccolo esempio di buona televisione che ha visto nel confronto il proprio punto di forza. Un confronto che partiva dagli stessi conduttori che, essendo portatori di valori e idee decisamente diversi se non opposti, offrivano relativamente agli argomenti proposti una “visione dei fatti” mai univoca. Un caso più unico che raro in un panorama televisivo fortemente politicizzato e sicuramente fazioso nei confronti di questo o di quell’altro schieramento politico.

Ma “all good things must come to an end”, direbbe qualcuno. E questa volta dobbiamo rinunciare, proprio durante la campagna elettorale, a quel singolare e stimolante contraddittorio che solo la coppia Ferrara-Armeni riusciva a mettere in… onda!


13
febbraio

L’ULTIMA VOLTA DE LA SAI L’ULTIMA?

La Sai l’Ultima @ Davide Maggio .it

Gli interessanti ascolti delle ennesime repliche estive avranno determinato nella dirigenza del Biscione la volontà di concedere il nulla osta per mettere in piedi una nuova edizione de La Sai l’Ultima.

Una possibilità, forse l’ultima, per soddisfare lo staff del programma che da anni richiedeva a gran voce il ritorno delle barzellette in prima serata, potendo contare su argomentazioni forti e incontrovertibili, per una rete commerciale, come i dati Auditel.

Ma La Sai l’Ultima non ha saputo cogliere e valorizzare la possibilità concessale.

Ci si è più volte dichiarati favorevoli, da queste parti, al “ripescaggio” di programmi tv del passato per rivalorizzare una televisione in caduta libera ma è altrettanto vero che è impossibile farlo senza rinnovare e adattare le trasmissioni ripescate alle indiscutibilmente mutate esigenze degli osservatori del piccolo schermo.

Ma il programma di Gigi Reggi ha fatto di peggio. Non solo la gara di barzellette si è presentata identica a se stessa, autocondannandosi ad una quasi scontata e sonora bocciatura da parte del pubblico, ma è stata foriera di errori talmente grossolani da sembrare quasi surreali.

In primis la conduzione. La coppia Cuccarini – Boldi è stata la scelta meno azzeccata di tutta la produzione. E’ impensabile pensare di poter affidare la conduzione di un programma comico ad una showgirl, relegando al ruolo di spalla un comico di professione.

Lorella Cuccarini, nonostante la professionalità e le doti artistiche universalmente riconosciute, si è trovata a vestire dei panni nei quali non poteva trovarsi a proprio agio e ha conseguentemente dovuto rivestire un ruolo che non le è proprio, quello della conduttrice.

Diverso sarebbe stato il caso in cui ci fosse stata una coppia a co-condurre il programma. Per questo motivo avevo visto con favore i rumors secondi i quali si voleva alla conduzione Enzo Iacchetti e Lorella Cuccarini, coppia già rodata ne La Stangata. In questo caso, la Cuccarini avrebbe mantenuto le sue peculiarità di showgirl senza ”abortire” la propria indole artistica accanto ad un Enzo Iacchetti che non si sarebbe di certo limitato a fare la spalla.

Ma il problema del programma è stata anche la fretta. Fretta di tornare in onda da parte di uno staff che aveva nostalgia del video da sin troppi anni. Quella stessa fretta che ha portato la conduttrice ad accettare una proposta che forse non avrebbe dovuto accettare ma che l’ha restituita al popolo catodico dopo anni di astinenza.

Una fretta che si è rivelata, come da copione, cattiva consigliera. La nuova edizione de La Sai l’Ultima si è presentata agli occhi del pubblico come una fotocopia delle repliche annualmente trasmesse, persino nelle barzellette e nelle battute agghiaccianti che vengono settimanalmente messe in bocca a Boldi e che, se potevano far ridere anni fa, adesso fanno sorridere. Un sorriso amaro.

Ma d’altro canto gli ormai navigati ed esperti telespettatori avevano manifestato da subito un interesse decisamente scarso nei confronti del programma e come scrive Paolo Martini per La Stampa La sai l’ultima? è disastroso e la povera Cuccarini si può giusto consolare con l’attenzione della critica e di un pubblico particolare, soprattutto per quella sigla molto anni Ottanta, Un’onda d’amore, [...] che ha scatenato l’orda di supertifosi di Lorella, nuova icona gay.

Ed in effetti ad essersi interessati alle barzellette in prime time ci sono stati soltanto gli agguerritissimi fans della più amata dagli italiani che lungi dall’essere entusiasti ed interessati al programma si sono preoccupati quasi esclusivamente delle presenza o meno di un corpo di ballo grazie al quale la Cuccarini avrebbe potuto esprimere la propria arte.

Ma neanche loro sono rimasti soddisfatti dalle perfomance della loro beniamina che si è trovata quasi costretta a mettere in piedi una sigla che per quanto d’effetto (la trovate nel video che segue) stona in maniera imbarazzante col programma e risulta come un contentino per tutti coloro che avrebbero voluto vederla nuovamente danzare sperando di  emulare la Lorella Cuccarini che volava sulle note de La Notte Vola.

Ma stavolta si è volato basso!





10
febbraio

LA D’URSO COME GIURATO!

Barbara D’Urso e Claudio Brachino @ Davide Maggio .it

MattinoCinque dopo l’esordio boom durato poche puntate si è assestato su uno share decisamente inferiore di quello del diretto competitor UnoMattina, leader storico da anni nella fascia oraria in cui vengono mandati in onda i due programmi.  

E lo spettro di Luca Giurato (<<<  cliccate sul link per un filmato storico e raro) e di Eleonora Daniele sembra aggirarsi anche negli studi di Cologno Monzese.

Eccone gli effetti su Barbara D’Urso alle 10.09 del 1 Febbraio scorso.


6
febbraio

GF8 : INTERFERENZE… CONFESSIONALI!

Tornato a casa, i miei lettori mi hanno dato subito da lavorare.

Mi hanno segnalato delle strane interferenze in confessionale durante le nomination della Signora Orlando nella scorsa puntata del Grande Fratello 8.

Sono riuscito a trovare il video. Sembra semplicemente che il Grande Fratello abbia ricordato alla signora l’immunità di uno dei concorrenti anche se, obiettivamente, non se ne capisce il perchè visto che c’era la Marcuzzi pronta a ricordare, nella sua veste di conduttrice, anche situazioni come questa.

Ciò che mi è parso strano, infatti, è stato proprio il comportamento di Alessia Marcuzzi che sembrava essere ignara del fatto che all’interno della casa i concorrenti dialogano amabilmente con gli autori (ndr. il Grande Fratello).


1
febbraio

AL VIA I CESARONI. ALESSANDRA MASTRONARDI SU DAVIDEMAGGIO.IT

Alessandra Mastronardi e Davide Maggio @ Davide Maggio .it

Dolcissima, carina e assolutamente sincera.

Napoletana di nascita, vive da 16 anni nella Capitale dove è cresciuta coccolata da una famiglia che l’ha sempre sostenuta nel suo percorso artistico.

Dopo una piccola parte in Un prete tra Noi nel 1997, il vero e proprio debutto cinematografico avviene l’anno successivo in Amico Mio 2 (regia di Paolo Poeti).

Passando per Il Manoscritto di Van Hecken (1999), Lui e Lei 2 (1999), La Bestia nel Cuore (2003), Il Veterinario (2005), Il Grande Torino (2005) e Don Matteo 5 (2006), la consacrazione al grande pubblico avviene a soli 21 anni con I Cesaroni.

Proprio in occasione del debutto della seconda serie, questa sera alle 21.10 su Canale5, ho incontrato Alessandra Mastronardi che si è raccontata nell’intervista che Vi propongo. 

[Al termine, un video saluto di Alessandra per i lettori di DM]

Iniziamo un po’ dal tuo percorso artistico. Dopo la maturità classica, hai frequentato una scuola di recitazione. Come quasi tutti gli artisti, hai avuto anche tu il classico periodo di riflessione prima di seguire le tue vocazioni artistiche?

Dopo la maturità c’è stato un anno sabbatico per capire cosa veramente volessi. Mi sono inizialmente iscritta a scienze umanistiche ma gli impegni artistici mi hanno risucchiata e hanno fatto si che proseguissi in una direzione ben precisa. Ho iniziato, infatti, a lavorare da quando ero piccola, avevo 12 anni.

Hai iniziato nel 1997 e nonostante la giovane età hai un bel numero di produzioni all’attivo. Qual è quella di cui sei più orgogliosa?

Sicuramente I Cesaroni.

Spesso un artista non identifica il suo miglior lavoro con quello che lo consacra al grande pubblico. Nel tuo caso com’è andata?

E’ vero. Il successo arriva quasi sempre in maniera inaspettata con prodotti corali, nazional popolari. Nel mio caso però c’è coincidenza perché I Cesaroni rappresentano ciò a cui sono, professionalmente, più affezionata.

Che ne pensi del successo e della popolarità che riscuotono, non sempre meritatamente, le testimonial di alcuni spot pubblicitari di grande richiamo?

Ma è una domanda a trabocchetto questa!?! Io faccio pubblicità.

Ovvio!

Alessandra Mastronardi, Matteo Branciamore, Davide Maggio e cast I Cesaroni @ Davide Maggio .it

Per continuare a leggere l’intervista e guardare il video saluto di Alessandra, clicca su “Leggi il resto del post” :