... & Dintorni


17
dicembre

IL GOVERNO PREPARA UNA “RIVOLUZIONE” TELEVISIVA CHE PASSA ANCHE PER IL WEB

 Monoscopio

Cento pagine di decreto e un progetto molto frastagliato: con queste premesse il Governo annuncia che durante il prossimo Consiglio dei Ministri sarà discussa (e  forse approvata) una piccolariforma’ del sistema televisivo, satellite ed internet inclusi. Novità, anticipate da Repubblica, che già dividono l’opinione pubblica e gli attori economici maggiormente investiti dal ciclone riformista che, a meno di sorprese dell’ultima ora, dovrebbero già essere applicate a partire da Natale, non dovendo passare per discussioni in Parlamento.

Beneficiando della normativa europea sulla Tv senza frontiere, che dà al legislatore facoltà di intervenire sul mercato, si cambiano sostanzialmente le dinamiche economiche, con riflessi sull’intera industria culturale. Arriva il via libera al product placement in tv: niente nastro isolante nero per coprire le etichette e possibilità sterminate per colpire l’audience attraverso la varietà di offerta televisiva. Questione controversa che giustamente impensierisce i media meno potenti e penetranti, ma che forse, a ben pensare, era solo una barriera anacronistica, specie se si pensa a tutti quei casi in cui il mascherino non riusciva comunque a non far identificare marchi profondamente radicati nella società, in alcuni casi vere e proprie icone pop.

Sul piede di guerra è soprattutto Sky, dopo mesi di accuse reciproche con Mediaset. Il progetto di riforma dei tetti pubblicitari preoccupa lo staff di Murdoch che vedrebbe ridotto del 6% il monte di affollamento pubblicitario (dal 18%/ora al 12%/ora), perdendo così terreno rispetto ai competitors dell’etere per i quali non è previsto cambiamento. Fox ha già annunciato che in caso di variazione dei propri introiti sarebbe costretta a ridisegnare l’assetto aziendale nel nostro Paese con un’inevitabile scia di licenziamenti.




14
dicembre

IL DECODER UNICO E’ QUASI REALTA’: TELECOM ANNUNCIA L’ARRIVO DI “CUBO”

Cubo, decoder unico Telecom Italia

Il decoder unico che permetterà interazione tra la tv tradizionale, il web e le nuove tecnologie  è quasi realtà. Nella puntata di ieri di In Mezz’ora su Rai3, l’amministratore delegato del gruppo Telecom Italia, Franco Barnabè, ha presentato al grande pubblico “Cubo“, un decoder che metterà insieme tv e Internet, la cui partenza era stata subodorata dagli internauti che si sono imbattuti, pochi giorni fa, nel sito www.cubovision.it.

«L’annunceremo mercoledì prossimo – spiega Bernabè – e sarà un’innovazione molto importante, un oggetto che presenteremo prima di tutto alla comunità di Internet, un oggetto che noi chiamiamo «Cubo» e che avrà l’obiettivo di trasformare il modo in cui vediamo la televisione». «Sarà - aggiunge – una specie di coder unico con un modo diverso di fruire la tv, con servizi innovativi». «Non sarà – dice ancora – un oggetto di commercalizzazione di massa, ma sarà un oggetto che noi speriamo si evolverà».  «Probabilmente - spiega - si riqualificherà il modo in cui tutti quanti fanno televisione. Forse i broadcaster dovranno trovare un modo diverso…».

Secondo alcune indiscrezioni tecniche, il nuovo decoder dovrà contenere un hard disk interno da circa 500 GB, utile per memorizzare i dati dei video on demand (VoD), delle trasmissioni TV via Internet e del digitale terrestre, comprese le funzionalità interattive offerte dalla stessa piattaforma. Cubo racchiuderebbe, quindi, in un solo “scatolotto” la maggior parte della tecnologia disponibile ad oggi sul mercato italiano, nella quale Telecom intende investire per i prossimi anni.


12
dicembre

CORONA SHOW A MATRIX: IL VINCI-FURIOSO COME NON L’ABBIAMO MAI VISTO (VIDEO)

Fabrizio Corona Matrix

Ci voleva un Fabrizio Corona in particolare stato di grazia, fresco di condanna a 3 anni e 8 mesi per tentata estorsione, per resuscitare  “Catalessio” Vinci, così ribattezzato da Dagospia, e fargli perdere finalmente quell’immancabile aplomb inglese, così poco gradito ai telespettatori italiani.

A far perdere l’usuale compostezza all’ex reporter della CNN e portarlo a ristabilire l’ordine perduto con una robustezza nei modi praticamente inedita per il pubblico italiano, è stato l’agente fotografico più discusso del Belpaese che ha incentrato il proprio intervento sul culo. E già, Corona ci tiene a far sapere agli italiani da quale parte del corpo si senta attualmente agguantato e a Vinci non resta altro che pregare il buon Fabrizio di misurarsi con le parole. Fabrizio acconsente ma il bello deve ancora venire.

Ed è arrivato con l’intervento dell’avvocato Marco Eller Vainicher, legale della Photomasi, agenzia fotografica tirata in ballo dal caso Marrazzo, che afferma che Corona ha trattato personalmente il caso di Silvio Sircana, portavoce del Governo Prodi, fotografato nel 2007 mentre adescava una prostituta trans.





11
dicembre

IL CDA RAI BOCCIA IL “TELEVOTO FAZIOSO” DI MONICA SETTA

MONICA SETTA, "IL FATTO DEL GIORNO"

Faziosità! Un elemento imprescindibile, per una televisione stabile“. Eh già, proprio così! E’ più difficile trovare, tra i volti noti, dei personaggi che siano politicamente super-partes, che vedere Mina al Festival di Sanremo. L’ ultimo capitolo della saga de “i Faziosi” riguarda la straripante Monica Setta, volto nuovo e vincente (in termini di auditel) del pomeriggio di Raidue, rea secondo il consigliere Rai Nino Rizzo Nervo (quota PD) di mettere in scena dei distorsivi televoti sulle questioni politiche di maggiore attualità che puntualmente danno ragione a idee e personaggi del centro-destra.

Il CdA Rai ha approvato l’obiezione del suo consigliere e ha quindi “tirato le orecchie” alla Setta, bocciando il meccanismo di partecipazione popolare al suo programma “Il fatto del giorno” e ammonendola anche sui toni sensazionalistici utilizzati, nonchè sull’annuncio di notizie esclusive “acchiappa-share” poi non comunicate e prive di riscontro (su tutti, i nomi dei politici che frequentano abitualmente transessuali).

Ho la coscienza a posto” ha risposto la Setta, che ha controbattuto punto per punto alle accuse a lei rivolte: “Il meccanismo del televoto l’ho ereditato da Milo Infante che l’ha utilizzato per tutta le passata stagione a ‘Insieme sul due’; [...] I miei ospiti sono sempre per il 50% del centro-destra e per il 50% del centro-sinistra. [...] E’ vero ho detto che avrei fatto i nomi dei politici che vanno a trans, poi non l’ho fatto. Ho ritenuto che non fosse giusto nei confronti delle loro famiglie. [...] E poi ho avuto paura: ho ricevuto telefonate notturne e sms anonimi con su scritto ’stai attenta’.”


10
dicembre

SIMONA VENTURA: IL FUTURO E’ (ANCHE) IN RADIO?

Simona Ventura Radiouno Radio1 Radio

Pare proprio che la Mona Nazionale non debba mai smentirsi, confermandosi di fatto come un vero e proprio ciclone della comunicazione, pronto a far soffiare i suoi venti non soltanto nel piccolo schermo.

La prossima avventura di Simona Ventura, infatti, potrebbe vedere la conduttrice di Raidue approdare in radio, laddove dovrebbe spogliarsi di tutta la sua dirompente mimica corporea e tornare agli esordi di cronista sportiva a Telemontecarlo. Lo aveva anticipato Dagospia, e oggi ha rilanciato la notizia il quotidiano Libero; per la padrona di casa del reality più selvaggio del piccolo schermo si sarebbe concretizzata l’ipotesi di un programma su RadioUno, dal titolo provvisorio “Simona Ventura Show“. E se inizialmente i rumors volevano la Ventura al timone di una striscia quotidiana dedicata ai Mondiali 2010, puntando così sulla competenza in materia della conduttrice di Quelli che il Calcio, il direttore di RadioUno Antonio Preziosi conferma l’esistenza del progetto, già presentato in CdA, ma non si sbilancia sui contenuti.

Unica precisazione che arriva da Preziosi è quella riguardante la linea editoriale della radio, che rimarrà fedele ai suoi intenti, pur ospitando una voce che potrebbe apparire sui generis. “RadioUno resta una rete di breaking news” – ha dichiarato il direttore – “La presenza di Simona Ventura casomai rafforzerà questa connotazione“. Un contenitore di stampo giornalistico, quindi, in cui potrebbero trovare spazio diversi argomenti, e si potrebbe provare ad informare in modo diverso del solito, con la professionalità e la curiosità che da sempre sono il marchio di fabbrica di tutti i programmi condotti da Simona Ventura. E sembra proprio che la conduttrice sia entusiasta di questa nuova esperienza, abituata da sempre a fare scelte che le permettino di spaziare e mostrare il suo talento a 360°.





7
dicembre

BESTEMMIE SATELLITARI: LA BESTEMMIA ARRIVA SUL SATELLITE, STAVOLTA TOCCA A SKY CALCIO 1

Roma Lazio Derby

L’antesignano fu Leopoldo Mastelloni che a causa di una bestemmia incautamente pronunciata nel lontano 1984 durante una puntata di “Blitz” fu allontanato per anni dalla tv pubblica senza troppo riserve. Con l’avvento dei reality, la cattiva abitudine è proliferata a dismisura diventatando una triste ed evitabile moda. L’eccessiva spontaneità dei concorrenti ha fatto si che, spesso e volentieri, questi si siano lasciati andare ad affermazioni blasfeme, a volte involontarie ma non per questo ammissibili.

In questo campo il precursore fu il popolare imbonitore Roberto Da Crema, resosi protagonista del “fattaccio” durante una arcinota puntata de La Fattoria. A seguirlo in questa triste consuetudine possiamo annotare Massimo Ceccherini (qui il video) durante L’isola dei Famosi, Guido Genovesi e Mirko Sozio rispettivamente durante le edizioni 5 e 8 del Grande Fratello, Francesco Baccini durante “Music Farm” e Christian Arrieta nel corso di una diretta di “Campioni – Il sogno”. Escluso quest’ultimo, che ha pagato la bestemmia con una semplice punizione, tutti i protagonisti sopracitati hanno pagato l’avventata affermazione con una celere e scontata squalifica.

Ma di questi tempi, incolpare esclusivamente i reality può risultare  perfino riduttivo perchè il “vezzo” di bestemmiare a microfono aperto può presentarsi in campi alquanto insospettabili, come quelli di Sky. Per la precisione quelli di Roma – Lazio dove ieri sera due sonore bestemmie, pronunciate da chissà chi, hanno sovrastato pesantemente la telecronaca dell’incontro in onda su Sky Calcio 1.

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7
dicembre

UN TEMPO SI LANCIAVANO DAI BALCONI LE LAVATRICI, ADESSO SI EVOLVONO ANCHE I RIFIUTI: A NAPOLI, CAUSA SWITCH OFF, CENTINAIA DI TUBI CATODICI IN STRADA

Switch off Digitale Terrestre Napoli e Campania, Abbandono Tv per Strada

Anche la Campania è assediata dallo Switch Off. Dal 1 dicembre e fino al 16 dicembre tutti i segnali analogici delle tv nazionali e delle tv private locali verranno progressivamente spenti per lasciare il posto ai rispettivi segnali digitali.

Oltre ai trascurabili problemi tecnici, risolvibili con piccole modifiche all’impianto d’antenna o con una semplice risintonizzazione del decoder, la città partenopea ha, nuovamente, a che fare con l’emergenza rifiuti che oggi, per adeguarsi al cambiamento, si sta “evolvendo”: dall’abbandono di rifiuti domestici all’abbandono dei vecchi tubi catodici per le strade.

Ancora memori dell’emergenza rifiuti, che ha attanagliato città e borghi campani per tutto lo scorso anno, da qualche mese le strade della periferia napoletana si sono trasformate in discariche a cielo aperto dove abbandonare, indisturbati, i vecchi apparecchi televisivi ormai obsoleti. Ne sanno qualcosa gli abitanti del rione Cavalleggeri d’Aosta a Bagnoli. «Qualcuno ne recupera le parti in rame e poi getta le carcasse ed i tubi catodici sui marciapiedi, accanto a sacchi di materiale di risulta e altra immondizia che rendono l’intera zona una vera e propria discarica a cielo aperto», dice al Mattino l’avvocato Ermelinda Di Palma, residente nel quartiere.


5
dicembre

CHE TEMPO CHE FA: LO SPECIALE DEDICATO ALL’OPERA RACCOGLIE IL CONSENSO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO

Che Tempo Che Fa (BARENBOIM FAZIO POLLINI ABBADO)

Aver portato in televisione la grande musica e dei grandi interpreti è stata una bellissima cosa, che fa onore alla Rai e ne valorizza il ruolo peculiare. Vivi complimenti a lei e agli amici Claudio Abbado, Maurizio Pollini e Daniel Barenboim.

Con questo telegramma indirizzato a Fabio Fazio, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto dire la sua sullo speciale di Che Tempo che Fa, Una notte all’opera, che ha raccolto consenso unanime da parte del mondo della cultura.

Il grande capolavoro di Bizet, ispirato dal racconto di Merimée, è diventato quasi solo un buon pretesto per portare al centro di una ribalta più ampia un mondo di grandi artisti, capaci di dedicare una vita intera alla musica e ai teatri senza pretendere mai celebrazioni roboanti. Lo speciale ha avuto il merito di far rivivere le grandi emozioni della lirica, mediando tra l’introspezione dei protagonisti e quella della musica con la M maiuscola.

Fabio Fazio può gongolare e cullarsi il suo piccolo gioiello Che tempo che fa, nonostante non sia arrivata quella soglia di ascolto minima (2 milioni di telespettatori) che il conduttore si augurava alla vigilia. Il programma vive comunque della luce che si è saputo procurare col tempo, diventando garanzia di buona televisione anche per chi ultimamente è un po’ ostile alle logiche di programmazione del piccolo schermo.

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