... & Dintorni


15
novembre

E’ MORTO ROBERTO PREGADIO

Roberto Pregadio

Roberto Pregadio è morto questa mattina dopo una breve malattia. Lo annunciano i suoi familiari. Nato a Catania il 6 dicembre 1928 fu musicista, direttore d’orchestra e compositore. Dopo il diploma al Conservatorio di Napoli (in pianoforte), divenne pianista nell’Orchestra di Musica Leggera della Rai nel 1960. Accompagnò Claudio Villa in un famoso concerto alla Carnegie Hall di New York nel 1961.

Alla fine degli anni’60 l’incontro con l’amico di sempre, Corrado. Deve la sua fama proprio al ruolo di direttore d’orchestra ricoperto alla Corrida, accanto, prima, a Corrado e, poi, a Gerry Scotti. Dopo un polemico abbandono al programma di Canale 5, avvenuto nel 2009 per dissidi con la produzione, entrò a far parte del cast dei Raccomandati di Rai1.

Di lui ricorderemo il senso dell’umorismo e la sua innata simpatia. Ciao Maestro.

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1
novembre

BUNGA BUNGA! RUBY COMMENTA SU DM: NON SONO UNA ESCORT, NON INFANGATEMI SE NON SAPETE LA VERITA’

Ruby Rubacuori su DM

Stai a vedere che, senza volerlo, nell’harem di Silvio ci siamo finiti anche noi. A pensarci fa uno strano effetto, anche perchè di bunga bunga e poti poti non ne abbiamo mica visti. Possibile?! Mistero di Fede (e un po’ anche di Lele). Però abbiamo sentito la voce di Ruby, la procace cubista marocchina al centro dello scandalo in guêpière che ha colpito il premier Berlusconi e ha coinvolto in un’inchiesta giudiziaria alcuni suoi collaboratori. La ragazza ci ha detto qualcosa a cui sembra tenere molto e ci ha fatto intendere, con poche parole, che sulla vicenda che la riguarda ci sarebbero ancora verità da sapere.

Da Annozero al Tg4, passando da Parla con me: settimana scorsa pubblicavamo un pezzo che raccontava come la tv aveva trattato l’appena espoloso caso Ruby (leggi qui). Mezza Italia ad arrovellarsi sui “bunga bunga” di Silvio. Nei commenti al post alcuni criticavano il premier, resosi ancora una volta ricattabile, e chiedevano chiarezza sui suoi rapporti con quella giovane “escort”. Pare che la definizione incauta, attribuitale da qualche lettore, abbia infastidito la diretta interessata. Infatti, nel giro di qualche minuto, su DM compariva questo commento: ” a me dicendo escort aspettate di sapere la verità prima d’infangare le persone…“. Firmato Ruby.

Bunga bunga! E’ lei o non è lei? Domanda legittima. Ebbene, un primo controllo agli indirizzi IP e mail utilizzati per spedire il messaggio ci hanno suggerito una risposta affermativa. Tra l’altro, proprio venerdì scorso, la ragazza aveva rilasciato un’intervista a L’Ultima Parola in cui affermava: “Sono preoccupata e amareggiata per il fatto che posso apparire per quella che non sono. La gente si fa un’idea sbagliata di me, non sto molto bene in questo momento”.


27
ottobre

CONDUTTRICI ILLUMINATE: DOPO PAOLA FERRARI, CONTINUANO LE “APPARIZIONI” IN TV

Paola Ferrari e Lilli Gruber illuminate a giorno

Se vostra nonna, comodamente seduta sul divano di casa, dice di aver visto la Madonna, non chiamate il medico. Potrebbe trattarsi di un’apparizione in piena regola. In queste settimane è facile imbattersi in presenze eteree, figure tra sogno e realtà, volti che sembrano rifulgere di luce propria. Ma non si tratta di santi, bensì di conduttrici televisive. Comodamente sedute su una poltrona o su una scrivania, o in piedi davanti a un monitor, incarnano la discesa di un dio (minore) in terra.

Ebbene sì, la moda del momento, lanciata dalla giornalista sportiva Paola Ferrari, è farsi sparare in faccia luci da stadio, apparire angelicamente  esenti da rughe, lisce e vellutate come  il pò-pò di un neonato. Dopo le molte segnalazioni della domenica sera, proprio durante la diretta de La domenica sportiva, i casi si sono moltiplicati e hanno cominciato a fare notizia.

Dopo la Ferrari a mille volt, anche la rete minore La7 è stata colpita dai miracoli della luce. E così Lilli Gruber durante Otto e mezzo e Luisella Costamagna nel corso di In onda appaiono tanto illuminate a giorno, quanto giovani e perfette. E dai fasci di luce è investita anche Barbara d’Urso, specialmente a Domenica cinque, dove dimostra dieci anni di meno (foto dopo il salto). Insomma, il trucco c’è, e palesemente si vede.





27
ottobre

BERT, IL PUPAZZO DEI MUPPETS, FA COMING OUT SU TWITTER E IN AMERICA E’SUBITO BUFERA.

Muppets Gay

In un mondo in cui l’omosessualità è l’argomento tabù per eccellenza e le confessioni di Tiziano Ferro diventano una notizia sulla quale consumare fiumi di inchiostro, non deve stupire che il coming out  di un pupazzo preceda quello di un calciatore o di altre categorie notoriamente riservate ed attente alla privacy.

La notizia ha messo sotto shock un paese che, notoriamente, possiede sul tema delle vedute più ampie delle nostre: Bert, uno dei protagonisti del “Sesame street” ha affidato la rivelazione delle sue preferenze sessuali a Twitter. Si tratta di un coming out che possiamo definire esilarante, nello stile dei pupazzi che da 31 anni divertono il pubblico americano. Il pupazzo postava sul celebre social network una domanda retorica in cui chiedeva quale fosse la differenza tra la sua acconciatura e quella di Mr. T, il celebre personaggio di A-Team e rispondeva “L’unica differenza è che la mia è più mo e meno hawk”.

Ad essere messo sotto accusa, lo specifichiamo per i non conoscitori del gergo statunitense, è il termine mo, che nello slang significa “omosessuale”. La rivelazione investe anche Ernie, il coinquilino di Bert: a dire la verità il rapporto tra i due era stato oggetto di insinuazioni e parodie (d’altronde si tratta pur sempre di pupazzi) ma l’ufficializzazione della loro storia ha messo nell’occhio del ciclone il celebre show.


4
ottobre

MARIA, QUOQUE TU, A PROMUOVERE LA CHIRURGIA ESTETICA? A C’ E’ POSTA PER TE DISCUTIBILI TELEPROMOZIONI

Maria de Filippi

D’accordo, esiste il libero arbitrio: ognuno è libero di fare ciò che gli pare. Ed è altresì assodato che viviamo in una società edonista nella quale spesso l’apparire prevale sull’essere. Ma le pubblicità, o peggio ancora, le telepromozioni che sponsorizzano la chirurgia estetica proprio non possiamo fare a meno di condannarle. Non siamo bacchettoni nè tanto meno contrari al miglioramento dei propri difetti fisici tramite interventi chirurgici ma da qui a pubblicizzarli ad un pubblico generalista, adolescenti e persone insicure comprese, ce ne passa.

Gli spot sulla bellezza artificiale ci risultano ancora più indigesti se a metterci la faccia è una star della televisione, la cui autorevolezza presso il “popolo” è cosa nota. Capita, infatti, che un’icona del piccolo schermo come Maria De Filippi, all’interno di C’è Posta Per Te, promuova una catena di cliniche specializzate in chirurgia estetica. La conduttrice si sforza di usare parole ”positive” (“valorizza la tua bellezza“) che però suonano come specchi per le allodole, soprattutto perchè al suo messaggio fa seguito una clip che inscena il caso di una donna desiderosa di migliorare il suo seno, “rovinato” dall’allattamento.

E qualora gli appartenenti alla classe media e, ancor più, i giovani non fossero convinti del tutto per via dei costi, ecco che viene menzionata la possibilità di rateizzare l’intervento, come se un’operazione chirurgica fosse un’automobile. Una telepromozione, insomma, che lascia spiazzati per la semplicità con cui si affronta e banalizza un tema così delicato come la chirurgia estetica.





2
ottobre

CECCHI PA(V)ONE ORA DIVULGA GOSSIP: “HO AVUTO UNA STORIA D’AMORE CON UN CALCIATORE DI SERIE A”

Alessandro Cecchi Paone - amori

Ci mancava. No, non è vero, non ci mancava per niente, ma Alessandro Cecchi Paone è tornato lo stesso una con una sparata delle sue.Ho avuto due storie molto belle con due calciatori”, ha dichiarato il giornalista a Mattino cinque, infrangendo il tabù per eccellenza. Gay e pallone, si sa, sono agli antipodi e non solo in Italia. La scappatelle con escort e minorenni di sorta, vedi i recenti casi dei britannici Rooney e Beckham, fanno letteralmente impazzire i taboid di mezzo mondo, mentre voci e illazioni sull’omosessualità o presunta tale dei calciatori sono praticamente proibite.

Al nostro Pa(v)one però non importa un fico secco e non ha perso l’occasione di vantarsi delle sue conquiste in calzoncini e calzettoni.Uno è famoso e gioca in Serie A, mentre l’altro è meno conosciuto e gioca in Serie C1. Erano entrambe bellissime storie d’amore, ma sono naufragate per la loro paura dei tifosi, della direzione, dello spogliatoio. Adesso hanno una finta fidanzata, uno, e una finta moglie, l’altro”, ha dichiarato, dando il via a una caccia all’uomo potenzialmente infinita.

Volendo (ma anche no) restringere il campo si potrebbe incrociare questa dichiarazione con quella rilasciata qualche giorno fa dal giornalista sportivo Paolo Colombo al Chiambretti Night: “Nella Juve c’è un gay che milita tra il centrocampo e l’attacco. Un altro ha lasciato il Milan e ora gioca altrove. Io stesso ho avuto una relazione con un calciatore straniero arrivato in Italia a fine anni ’90. Poi si è sposato!”.


30
settembre

LUCA BARBARESCHI ATTACCA LA TV TRASH: “CON IL GRANDE FRATELLO L’ITALIA HA CREATO UN POPOLO DI LOBOTOMIZZATI”

Luca Barbareschi contro la televisione spazzatura

La parola trash non è mai stata utilizzata nell’idioma inglese più di quanto lo sia in quello italiano. Se poi a “trash” si abbina la parola “televisione”, il concetto, oltre a diventare un fenomeno pericolosamente diffuso nel Belpaese, si trasforma in un’accusa che trova alloggio nella bocca di tutti. L’ultimo a parlare di tv spazzatura è stato ieri Luca Barbareschi che, durante la seduta per il voto di fiducia a Berlusconi, si è addentrato in un discorso al limite del filosofico per manifestare, sì, fiducia alla maggioranza, ma non senza rammarico e riserve. Così, quale miglior argomento si può tirar fuori dal cilindro se non lo scontatissimo sermone sul degrado della tv di casa nostra che rovina l’Italia, generando “cavie” da Grande Fratello?

Vedo un’ Italia diversa, l’Italia che in due anni abbiamo creato è un’Italia degradata…ha sdoganato il peggio che c’è in Italia. Dopo 10 anni di Grande Fratello ha creato generazioni di lobotomizzati…sono in leggero disagio nel dover affrontare moralmente e in libertà di pensiero il voto di fiducia” – ha affermato Barbareschi in Parlamento.

Tralasciando la questione politica, le sue invettive colpiscono non perchè suonino come nuove, bensì perchè sembra quasi che il bue dica cornuto all’asino. Forse il buon Barbareschi, causa l’abito “politico” o più probabilmente il passare degli anni, non gode di buona memoria, ma di certo il pubblico più attento ricorderà il suo C’eravamo tanto amati. Era il lontano 1989 quando Retequattro trasmise per la prima volta il programma televisivo dedicato alle coppie in crisi. Grida, starnazzi, attacchi verbali e a volte anche fisici, il tutto sotto gli occhi di un giovane Barbareschi che dirigeva quelli che poi si rivelarono (per stessa ammissione del conduttore) semplici interpreti di storie reali.


28
settembre

NINA MORIC: “LELE MORA SI E’ SENTITO UNA DONNA FERITA. E’ STATO ILLUSO PROPRIO COME ME”. CORONA QUESTA SERA A STRISCIA

Nina Moric solidale con Lele Mora

UPDATE - Alla faccia dell’anticonformismo sbandierato in più di una occasione: Fabrizio Corona cavalca l’onda del successo di Enrico Mentana e annuncia che si pronuncerà sulla presunta liason con Lele Mora solo in un programma “supervisionato” dall’ex direttore editoriale di Mediaset. “Mi viene da ridere per le cose che leggo! Sabato dirò tutto in un programma del Tg di Enrico Mentana, l’unico giornalista che mi permette di dire la verità, che è molto diversa da quella che avevo letto in questi giorni”, ha dichiarato Corona. Il programma citato è In Onda.

Immaginare Lele Mora che si strugge d’amore e dolore per Fabrizio Corona (e per i soldi che ha speso per mantenerlo) è già difficile di per sé. Identificarlo come una donzella abbandonata e ferita ha dell’impossibile. Eppure la metafora è venuta in mente a una persona coinvolta nella vicenda: Nina Moric. L’ex moglie di Corona ha confessato a Chi di sentirsi molto vicina all’agente dei vip: “Non detesto Lele Mora. Lui come me, si è sentito una ‘donna’ ferita. Solo che io ero la moglie ferita, lui… il terzo incomodo”.

Piena solidarietà, dunque, per il ricco – magnate che ha mantenuto il suo maritino a suon di appartamenti acquistati e auto regalate. Secondo quanto venuto a galla ieri, infatti, il Mora-innamorato ha alleggerito il suo portafoglio di più di due milioni di euro per assecondare i desideri del capo-paparazzo più chiacchierato d’Italia.

Le colpe, secondo Nina Moric, sono tutte dell’aitante Fabrizio che, non dimentichiamo, dopo aver fatto perdere la testa a Mora è approdato verso lidi di tutt’altre forme:Avrei preferito che Fabrizio fosse veramente gay. Un gay dichiarato senza problemi interiori, problemi irrisolti. Avrà sicuramente usato Lele, altrimenti mica glieli dava 2 milioni di euro! Mora non è stupido, ma è stato ingannato, raggirato, anzi illuso. Proprio come me. Ora Lele sta bene. Si è tolto un peso. Ripeto non è uno stupido e adesso può camminare a testa alta”.