Carta Stampata


24
luglio

DOMENICA IN, MARA VENIER ARRUOLA FIORELLO: FARA’ L’EDICOLA DA ME UNA VOLTA AL MESE

Mara Venier

Altro che contentino. Mara Venier torna a condurre su Rai 1, dal 6 ottobre, Domenica In, lo storico contenitore domenicale che vent’anni fa la lanciò nell’elite della televisione italiana, e lo fa più agguerrita che mai, ripartendo da colui che questo mestiere, probabilmente, gliel’ha insegnato e fatto amare: Renzo Arbore.

“Il programma celebrerà i 60 anni di vita della tv – ha dichiarato la conduttrice a Chi – e in questo omaggio-amarcord non potevo prescindere da chi, come Arbore, ne ha fatto la storia. Sarei felice se si ricreasse qualcosa del suo mitico programma L’altra domenica”.

Questo a riprova di come l’ex padrona di casa de La Vita in Diretta voglia a tutti i costi tornare a regalare al telespettatore di Rai 1 quelle divertenti e indimenticate domeniche pomeriggio che hanno fatto grande la rete. Un ritorno al passato, però, non è sinonimo di vecchia televisione, motivo per il quale nella nuova squadra di Domenica In ci sarà Fiorello:

Ha promesso di fare da me, una volta al mese, la sua Edicola.

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18
luglio

ALLA FACCIA DEL CA…IRO! IL PATRON DI LA7 COMPRA 12 MILIONI DI AZIONI (2.8% DEL CAPITALE) DI RCS

Urbano Cairo

Urbano Cairo

(Adnkronos) – Dopo i rumors e le smentite, la conferma: Cairo entra nel capitale Rcs. Non è l’11% che aleggiava intorno ai diritti e che prefigurava l’arrivo di un socio forte, ma abbastanza per doverlo comunicare alla Consob: 2,8%. La notizia la dà lui stesso: 11.989.643 azioni ordinarie acquistate a titolo personale.

In una nota, Urbano Cairo comunica che nei giorni scorsi, tramite la propria controllata U.T. Communications, “ha proceduto all’acquisto di 11.989.643 azioni ordinarie di Rcs Media Group”. In particolare, precisa la nota “11.789.643 azioni ordinarie sono state acquistate mediante esercizio di n. 3.929.881 diritti di opzione acquistati sul mercato regolamentato e 200.000 azioni ordinarie mediante acquisto dei titoli sul mercato regolamentato”. Cairo precisa che “l’investimento in Rcs Media Group e’ effettuato a titolo personale“.

E all’Adnkronos dice: ”Entro in punta di piedi, senza aver la pretesa di insegnare niente a nessuno”.

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16
luglio

MISS ITALIA – MILLY CARLUCCI RIPROPORREBBE LA (SUA) VERSIONE TALENT: ANDO’ BENISSIMO, MA IO SONO OCCUPATA CON BALLANDO

Milly Carlucci a Miss Italia

L’arringa contro Miss Italia da parte del Presidente della Camera Laura Boldrini ha riportato all’”ordine del giorno” i dubbi sul destino dello storico concorso di bellezza organizzato dalla famiglia Mirigliani. A dire la sua, ora, è Milly Carlucci, che nelle edizioni del 2009 e 2010 ha cercato di rivoluzionare un “carrozzone” che pecca proprio nel ringiovanirsi. Lei incentrò tutto sul talento e, a distanza di qualche anno, rivendica orgogliosa la sua impronta:

“Ho provato soprattutto a trasformare le miss in protagoniste, facendo uscire la loro personalità, facendole recitare, cantare, ballare – dichiara la conduttrice a Il Messaggero – E andò benissimo: rispetto all’anno precedente facemmo il 6 per cento in più di share [...] Miss Italia non è un prodotto di copia e incolla. Farlo sempre uguale anno dopo anno poteva andare bene per la tv pigra degli anni 80. Oggi bisognerebbe rimboccarsi le maniche e ripensare il concorso adeguandolo alla realtà attuale. Deve essere una festa dove ci si diverte. Dall’epoca del patron con le duecento gambe in bikini che sfilavano e basta è passato un bel po’ di tempo”.

Secondo la Carlucci, bellezza e Miss Italia devono diventare capacità di seduzione, con le ragazze messe nelle condizioni di dimostrare di possedere certe qualità “proprio come se si trattasse di un talent. Anche la sua formula, però, seppur sicuramente più moderna di altre, andrebbe aggiornata perché ogni annata risente molto del clima sociale che vive il Paese:





15
luglio

GIGI PROIETTI: A SETTEMBRE MI OCCUPERO’ DI CASI NON RISOLTI, PER FICTION

Gigi Proietti

Gigi Proietti

Effettivamente, a voler cercare il pelo nell’uovo, nel vastissimo e variegato mondo della fiction italiana mancava una versione italiana di Cold Case: sebbene dei reparti di polizia e affini si conosca praticamente tutto, ancora nessuno si era dedicato nello ai casi vecchi e irrisolti che però tanto stuzzicano l’attenzione del pubblico. Ebbene, la Rai pone rimedio.

Avremo anche noi dunque la nostra Lilly Rush, solo che non sarà una poliziotta e soprattutto non sarà eterea, minuta e bionda. Ad occuparsi dei “casi freddi” ci penserà un settantenne alto, di bell’aspetto, con una voce calda e inconfondibile che è considerato, a ragione, uno dei più grandi attori italiani. Parliamo di Gigi Proietti che, come vi avevamo già detto, girerà la fiction Ora tocca a me per la regia di Luca Manfredi, di cui ha confermato la trama in un’intervista a Il Resto del Carlino – La Nazione – Il Giorno.

Da settembre dovrei girare una fiction per Raiuno in cui interpreto un giornalista di nera che si occupa di casi non risolti.

Dopo L’Ultimo Papa Re, andato in onda lo scorso aprile con successo (benché non siano state soddisfatte le aspettative iniziali), Proietti tornerà di nuovo alla fiction, ramo dello spettacolo al quale ha iniziato a dedicarsi nel 1965 con La maschera e il volto e che ha poi portato avanti parallelamente agli impegni teatrali. In questi anni l’attore romano ha interpretato alcuni dei più grandi successi italiani, uno su tutti Il Maresciallo Rocca, ormai il suo alter ego, a cui ha prestato il volto per cinque serie dal 1996 al 2005 e per una miniserie nel 2008.


12
luglio

ANDREA VIANELLO: SU RAI 3 MEMORIA, LEGALITA’ E CULTURA. NON CI SONO APPARTENENZE POLITICHE

Andrea Vianello

Il direttore Andrea Vianello ha messo in piedi per la sua Rai 3 un palinsesto autunnale di prima serata ed uno di daytime e seconda serata che spiccano nel panorama generale, ma questo non lo ha preservato dalla critiche. La prima è stata quella sollevata per la non programmazione di Blu Notte, alla quale Vianello risponde oggi dalla pagine del Corriere affermando che ha incontrato Carlo Lucarelli: “abbiamo riflettutto sulla necessità di un format innovativo. Non siamo riusciti per l’autunno 2013. Confido che chiuderemo un accordo con la casa di produzione del suo programma“.

Ma ci sono chiarimenti anche per altri, in particolare per il capogruppo PdL in Vigilanza Rai, Renato Brunetta, che ha presentato degli esposti per mancato pluralismo nei confronti di Che tempo che fa, In mezz’ora e Ballarò. Vianello, che rimanda la replica ufficiale alle sedi istituzionali, si rivolge a Brunetta in quanto critico televisivo de Il Foglio.

“Parliamo di alcuni tra i migliori professionisti Rai, che garantiscono eccellenti ascolti e producono fatti e notizie.[...] Quelle in questione sono trasmissioni che seguono la priorità delle notizie, non tribune politiche.[...] E poi basta accendere Rai3 dalle 8 del mattino fino a notte. Si troveranno ospiti di tutti i colori politici, basta guardare.[...] Non ci sono pericolosi sovversivi né esponenti di partito… Non ci sono appartenenze.”

Insomma, le critiche vengono rispedite al mittente. Vianello preferisce spendere le energie lavorando sul nuovo percorso della rete che dirige, che d’ora in poi sarà incentrato su tre concetti fondamentali: la memoria, con serate evento come quella su John Kennedy; la legalità, con una particolare attenzione per i processi di mafia che lui stesso ha seguito tempo fa da inviato; e infine la cultura, in nome della quale spera di riallacciare il rapporto con gli intellettuali. E in questo senso si muove la grande scommessa dell’autunno di Rai 3, Masterpiece.





11
luglio

IL VIAGGIO: E’ POLEMICA TRA PIPPO BAUDO E L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA

Il Viaggio

Doveva terminare, Il Viaggio (qui la nostra recensione), per far parlare di sé e riempire le pagine dei quotidiani. Lunedì 8 luglio 2013 è andata in onda su Rai 3 l’ultima delle quattro puntate di quest’anno, la seconda dedicata alla città di Roma, e uno dei servizi trasmessi ha scatenato un putiferio coinvolgendo Pippo Baudo in un affaire politico. A scagliarsi contro il conduttore l’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, che non ha gradito l’intervista al maggiore Francesco Sardone, direttore del Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

Durante l’intervista, e ripercorrendo una delle pagine più drammatiche della storia italiana qual è stata appunto il massacro delle Fosse Ardeatine, si è parlato dell’attentato di via Rasella, compiuto il 23 marzo 1944 da un gruppo di partigiani ai danni di 34 soldati tedeschi che persero la vita. Secondo la ricostruzione sentita in trasmissione, il fatto che nessuno abbia reclamato la paternità dell’attentato entro le 48 ore previste dall’allora legge di guerra, portò all’applicazione di un’altra, e terribile, legge: l’assassinio di dieci italiani per ogni tedesco morto. Da qui la strage.

L’Anpi adesso, insorge contro le domande di Baudo che “sembrano legittimare le presunte leggi di guerra” e, come leggiamo su Libero, racconta un’altra verità ricordando che l’eccidio delle Fosse avvenne dopo 21 ore dall’attentato ai danni dei tedeschi, quindi prima che il termine fosse scaduto.

Ancora una volta, parlando di via Rasella, si sono rappresentati i fatti come se si fosse trattato di un attentato terroristico e non di una “legittima azione di guerra partigiana”, come è stato riconosciuto più volte dalla Corte di Cassazione italiana e da numerosi tribunali.


11
luglio

LA VITA IN DIRETTA: PAOLA PEREGO DA’ SPAZIO AI GIOVANI… E A MARA VENIER!

Paola Perego

E’ certamente tra le novità più attese della stagione tv 2013/2014: Paola Perego (insieme a Franco Di Mare) alla guida de La Vita in Diretta, programma di maggior successo nel daytime di Rai 1, nonché campione d’ascolti ormai da anni nello slot che va dalle 16.10 alle 18.50. Eppure, come promesso dal direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, dello storico contenitore resterà soltanto il nome.

Per La Vita in Diretta, dunque, si prospetta una nuova formula, a cominciare da un segmento di trasmissione interamente dedicato ai giovani. Questo, infatti, è quanto spera di introdurre la neo padrona di casa:

Vorrei inserire uno spazio per i giovani – dichiara Paola Perego in un’intervista a Vero – Facendo parte di Sekondo me, una cooperativa che si occupa di adolescenti, ho capito che sono tante le problematiche dei ragazzi di oggi. E a La Vita in Diretta mi piacerebbe discuterne proprio con loro”.

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5
luglio

MARIO GIORDANO PUNGE MENTANA E SU SOTTILE: MI AUGURO NON FACCIA IL MARTIRE TARDIVO DEL BERLUSCONISMO

Mario Giordano, direttore di Videonews

Il valzer di poltrone in quel di Cologno, come DM anticipato, ha portato Mario Giordano alla direzione di Videonews. A lui, dunque, vanno le prime riflessioni pubbliche sulla burrascosa uscita di scena di Salvo Sottile, congedatosi da Mediaset sbattendo la porta e rivendicando promesse nei suoi confronti mai mantenute da parte dell’azienda (leggi qui le sue parole). Al giornalista che gli chiede se sia vero che di fronte alle richieste disattese di Sottile per fare Matrix, abbia minacciato di togliergli Quarto Grado – come avrebbe raccontato l’ex volto di Rete 4 – Giordano risponde giocando subito l’affondo nei confronti del conduttore:

“Sottile è sempre stato un buon cronista, ma quest’ultima cronaca l’ha sbagliata in pieno, è falsa – dichiara a Libero – Nessuno ha mai messo in dubbio la sua conduzione di Quarto Grado. Lo dimostra che avevo già il promo girato pronto per la messa in onda”.

In realtà, però, Salvo Sottile ha accusato il fatto che il Biscione non avesse in serbo per lui alcuna promozione, “relegandolo” ancora una volta alla sola conduzione di Quarto Grado, a differenza, invece, di quanto discusso inizialmente (si parlava di Matrix e del nuovo programma Maggioranza Assoluta). La questione, dunque, si fa politica, e Giordano ipotizza che l’ex volto di Rete 4 voglia “farsi bello” agli occhi di La7: