Partiamo da un presupposto: Enzio Miccio è un vero ciocco di legno. E verrebbe pure da chiedergli: ma come ti vesti a Ballando con le stelle? Il famoso wedding planner di Real Time, tuttavia, ci mette, come buona parte dei concorrenti, tutto l’impegno possibile per portare a termine le coreografie.
Certo, i limiti sono evidenti, ed è per questo che alcuni giudizi che premiano Enzo solo per movimento di bacino e ironia (la Smith, per dire, gli ha dato un 8) risultano un po’ troppo azzardati. Da questo punto di vista è condivisibile la posizione di Gullermo Mariotto che, rispetto ai restanti giudici del programma, ha preso le distanze con un 4. Peccato, però, che a supportare una votazione così scarsa non siano state nè la coreografia nè le capacità del ballerino. A non andar giù allo stilista venezuelano è il personaggio Enzo Miccio.
Tutta colpa di un atteggiamento poco maschile, che stravolge la bellezza della coppia e la “cavalierosità”. “E’ una questione di piacere e a me non piace”. Insomma, imitare – o per meglio dire, omaggiare – la Carrà non è ammissibile durante la coreografia, soprattutto se a farlo è la figura maschile che, a sentire Mariotto, può essere sì ironica, ma deve mantenere al tempo stesso quel suo status virile.
“Non so come prendere tutto questo. Vedere lui che fa la Carrà mi stravolge il senso della bellezza della coppia, maschile, la cavalierosità ecc. Questo relativismo non è proprio quello che piace a me. E’ un fatto di piacere: ti può piacere o non ti può piacere. E a me non piace”.