Chissà cosa penseranno Maria de Filippi, Federica Panicucci e Barbara d’Urso che quest’anno si trovano a fare i conti con gli stessi programmi ma con ascolti inferiori rispetto al passato. Colpa della frammentazione, si intende, e fin qui nulla a cui appellarsi se non fosse che questa assuma talvolta le fattezze della cannibalizzazione. Capita, infatti, che, mentre, Federica Panicucci domenica scorsa viaggiava tra l’11 e il 12% di share, la rete sorella La 5 con il Grande Fratello live – prodotto a immagine e somiglianza di Canale 5 – raggiungeva la ragguardevole cifra dell’1.50%.
Stesso discorso, martedi 18. Mentre Amici segnava uno dei risultati più bassi di sempre (causa anche la concorrenza del Ruby Ballarò), La 5, ancora con il Gf, diventava ottava rete nazionale con l’1.24% di share facendo breccia, tra l’altro, proprio sul pubblico tanto caro alla de Filippi (donne 15-44). Questi, solo due recenti esempi di ascolti inversamente proporzionali, tra le due reti, che si registrano quasi quotidianamente (vedi le fasce forti de La 5 del mattino e del pomeriggio). Canale 5 e La 5: due facce della stessa medaglia, sorelle sin troppo simili che si fanno sorellastre, sembrerebbe. Meglio non lasciarsi fuorviare, però, da conclusioni affrettate, etichettando La 5 come nemica di Canale 5. Sarebbe quanto meno riduttivo.
Lo scopo perseguito da Mediaset con il varo della nuova rete era quello di non perdere, a livello aggregato, il pubblico che fisiologicamente avrebbe abbandonato le reti tradizionali (Canale 5 compresa). Il problema si pone, dunque, solo quando La 5 da complemento diventa alternativa di Canale 5, e non si preoccupa delle concorrenti Rai4, Real time (vera rivelazione del mondo all digital) e Fox Life.