Amarcord


18
ottobre

BECCATE! EVA E MORENA PRANTERA DI NONNO FELICE… TANTI ANNI DOPO

Eva e Morena Prantera Oggi

Dopo 12 anni di assenza dal video, DM è riuscito a scovarle!

Sono Eva e Morena Prantera, le famose gemelline della sit-com “Nonno Felice” così come sono oggi.

DM le ha raggiunte telefonicamente e… leggete l’Amarcord cliccando qui.




11
ottobre

AMARCORD : RICORDANDO PAOLA TOVAGLIA

Amarcord Paola Tovaglia @ Davide Maggio .it

La televisione amplifica e distorce tutto ciò che propone. Talvolta in maniera metodica, altre volte in modo del tutto casuale. E non si limita a fare questo. Perchè qualche volta cancella. Elimina ciò che è ritenuto inutile o che non serve più senza farci troppo caso, nella speranza che anche il pubblico si adegui.

Può succedere così che un personaggio molto amato si perda nel tempo. Anche se questo stesso personaggio è rimasto nella memoria del grande pubblico. Incredibilmente.

Questo potrebbe essere il caso di tanti addetti ai lavori che la televisione hanno contribuito a fondarla. E’ invece la storia di un personaggio che l’ha fortemente caratterizzata, divertendo, intrattenendo, entrando infine nel cuore della gente.

Il nome di questo personaggio forse non dirà nulla a molti di voi. Se però i blog hanno una funzione è proprio quella di riportare alla luce questo genere di storie. Come quella di Paola Tovaglia, per l’appunto.

Conduttrice, cantante, doppiatrice e molto altro ancora, Paola ci ha tenuto a lungo compagnia grazie alla sua voce e alle sue performance, per poi spegnersi a causa di un male incurabile, pochi giorni prima del suo ventinovesimo compleanno.

Nata a Milano il 9 aprile del 1965, fin dalla più tenera età Paola ha dimostrato un certo interesse per la recitazione e per tutto ciò che era intrattenimento. Questo l’ha portata ad impegnarsi in questo senso, attraverso corsi di recitazione e mimo presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano.

Nel 1986, desiderosa di entrare nel mondo dello spettacolo si è sottoposta ad un provivo che le ha permesso di iniziare la sua carriera di doppiatrice. Era sua la voce di Grinta, interpretato da Giordano Garramone, nel telefilm Love Me Licia.

Da qui in poi la carriera di Paola ha preso il volo. L’attrice è stata infatti arruolata nei telefilm Licia Dolce Licia e Balliamo e Cantiamo con Licia nel ruolo della maestra.

A bussare alla sua porta è arrivato poi Ciao Ciao, programma di intrattenimento per bambini, in onda su Rete 4. Paola ne è diventata la conduttrice nel 1989, affiancata naturalmente dal pupazzo Four.

Continua a leggere l’Amarcord su Paola Tovaglia e guarda il video della sigla di Ciao Ciao :


4
ottobre

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…LE CONDUTTRICI DI…NONSOLOMODA?

NonSoloModa Contemporaneamente @ Davide Maggio .it

Esistono programmi che in maniera garbata e mai invadente ci fanno compagnia ormai da anni. Senza troppi clamori proseguono il loro cammino, mantenendo inalterate le loro caratteristiche. Un’evoluzione, la loro, dettata dalla necessità di portarsi al passo con i tempi, senza per questo rinunciare al proprio appeal.

Pochi tra questi possono essere descritti con queste parole. In alcuni casi si tratta di trasmissioni nate recentemente ed in poche altre dei programmi più longevi della tv italiana: Forum, La Domenica Sportiva ma soprattutto Nonsolomoda.

Un programma che non sempre ha ricevuto l’attenzione che meritava forse per la collocazione oraria infelice e più sicuramente per la sua natura particolare. Non un programma di informazione, nè di intrattenimento. Un magazine dal taglio giornalistico, in cui la moda diventa solamente un pretesto per parlare di molto altro: architettura, arte, viaggi, cinema, pubblicità, motori ed una certa attenzione al sociale.

Il rotocalco di Canale 5 nato da un’idea di Fabrizio Pasquero ed andato in onda per la prima volta nel 1983 era inizialmente condotto da Daniele Sassi, straordinaria voce fuori campo (già voce ufficiale di RDS), ancora oggi presente nel programma.

Successivamente nel tentativo di restituire un’immagine più calda alla trasmissione, la produzione ha pensato di introdurre una conduttrice che con le sue parole facesse da collante ai vari servizi.

La vera e propria rivoluzione però è avvenuta grazie al regista Alessandro Baracco (che oggi cura i collegamenti dall’Honduras per L’Isola dei Famosi), che grazie alla direzione di Target ha offerto a Nonsolomoda validi spunti per rivoluzionare il suo impianto.

A questo ha fatto seguito più recentemente una piccola modifica del titolo del programma che è diventato: Nonsolomoda E’ Contemporaneamente. Giusto per rimarcare il carattere di un programma all’avanguardia sia nella forma che nel contenuto.

E non è tutto. Perchè Nonsolomoda ha avuto anche il merito di dare una svolta alla carriera di tutte coloro che lo hanno condotto. Tutte, nessuna esclusa, dopo aver partecipato al programma hanno visto le loro quotazioni salire, talvolta riuscendo ad ottenere risultati sorprendenti ed inaspettati.

Vediamo quindi che fine hanno alcune di loro.

AFEF JNIFEN

Afef @ Davide Maggio .it

Figlia di un politico e dal carattere piuttosto irruento, a soli 14 anni ha sposato il suo vicino di casa, per ripicca nei confronti dei genitori. Ha intrapreso gli studi a Parigi dove ha iniziato a lavorare come modella, lanciata da Jean Paul Goude. Quest’attività l’ha portata in Italia. Negli anni 90 ha sposato l’avvocato Marco Squattriti: da quest’unione è nato Samy. Qualche tempo dopo ha iniziato a farsi notare grazie alla sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show. Nel 1996 fresca di separazione, ha conosciuto Marco Tronchetti Provera (che ha sposato nel 2001), proprio nel corso di un’intervista rilasciata a Nonsolomoda, che ha condotto a partire dall’anno successivo, per due stagioni (1997/1999). L’anno dopo è stata la volta del programma Scomettiamo che? al fianco di Fabrizio Frizzi ma anche di eventi come La Partita del Cuore per la Pace, Montecarlo Night Hit ed il Gran Galà di Montecarlo. E’ stata nominata Ambasciatrice per la Pace dalla Croce Rossa Italiana e ha collaborato per un lungo periodo con il Telefono Azzurro. Ancora oggi fa parte del comitato Fondazione Enfants en danger patrocinato dall’UNESCO. L’anno scorso ha affiancato Gene Gnocchi nel programma La Grande Notte. A breve compirà 44 anni.

Scopri le altre conduttrici di Nonsolomoda e il bellissimo video della sigla del programma del 1984 :





27
settembre

AMARCORD: Che Fine Hanno Fatto…GLI INTERPRETI DI VITA DA STREGA?

Vita da Strega @ Davide Maggio .it

C’era un tempo in cui la televisione amava proporre storie dal forte spirito conservatore senza per questo rinunciare ad un tocco di stravaganza. Un mix che ha premiato decine di prodotti televisivi negli anni 70 e 80, permettendo a questi di entrare di diritto nella storia della televisione.

Risponde a questi requisiti uno dei telefilm più amati di quel periodo, diventato in brevissimo un vero cult e più precisamente il simbolo di un modo di fare e di intendere la tv  che ormai sembra quasi preistorico, purtroppo : Vita da Strega.

La serie andata in onda in America dal 1964 al 1972 (8 stagioni) e in Italia a partire dal 1979 ha avuto nel nostro Paese un successo strepitoso che ancora oggi non stenta a diminuire. Anche all’ennesima messa in onda il telefilm riscuote ancora risultati ragguardevoli.

Vediamo ora che fine hanno fatto i protagonisti.

ELISABETH MONTGOMERY – SAMANTHA STEPHENS

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Figlia dell’attore Robert, ha debuttato proprio recitando insieme al padre. Il suo talento le ha permesso presto di allontanarsi dalla figura paterna, lavorando tra gli altri con Marlon Brando nel film On The Waterfront e con Alfred Hitchcock. La grande popolarità è arrivata in un secondo tempo proprio grazie a questa serie che l’ha resa  una delle attrici televisive più amate. Dopo la fine del telefilm ha continuato a lavorare, anche per il cinema. Al contempo si è fatta notare in qualità di portavoce di importanti battaglie sociali. Attività che l’ha assorbita completamente negli ultimi anni della sua vita. Si è spenta nel 1995 a causa di un male incurabile. Aveva 64 anni.

DICK YORK – DARRIN STEPHENS

Dick York

Attore soprattutto teatrale è diventato popolare recitando in radio. In teatro così come al cinema ha avuto modo di affiancare veri e propri mostri sacri del cinema come Gary Cooper, Jack Lemmon e Joanne Woodward solo per citarne alcuni. Come la collega è stato diretto da Hitchcock. Ha dovuto abbandonare la serie nel corso della quinta stagione a causa di problemi alla schiena: è stato sostituito dal quasi sosia e omonimo Dick Sargent.  Dopo essersi ristabilito ha ripreso a recitare per la tv, comparendo in molti telefilm di successo tra i quali ricordiamo Simon&Simon e Fantasilandia.  E’ morto nel 1992, aveva 63 anni.

ERIN MURPHY – TABATHA STEPHENS

Erin Murphy


21
settembre

AMARCORD : C’ERAVAMO TANTO AMATI

C’eravamo Tanto Amati (Luca Barbareschi) @ Davide Maggio .it

In più occasioni ci siamo trovati a parlare degli albori del trash. Ovvero delle modalità attraverso le quali la tv urlata ha preso piede in Italia. Lo abbiamo fatto, parlando di Indietro Tutta, varietà nel corso del quale un lungimirante Renzo Arbore si prendeva gioco della piega che stava prendendo la televisione anche grazie all’avvento della tv commerciale. E ancora ne abbiamo parlato, rievocando i tempi in cui Marta Flavi era la regina del pomeriggio di Canale 5.

Il momento in cui la televisione ha fatto il grande salto verso quello che sarebbe diventato il trash è però indiscutibilmente rappresentato da un programma oggi diventato un cult, non sempre in senso positivo : C’eravamo tanto amati.

Un programma andato in onda su Rete 4 – quando ancora non era considerata il “deposito” di Mediaset – dal 1989 al 1994 nella fascia preserale ottenendo un successo innimaginabile sia per quanto riguarda il target di riferimento che per l’idea azzardata, tratta da un format italiano sviluppato dal mitico Tullio Ortolani.

Un progetto partito da un’idea molto semplice in realtà ed in linea con un certa sanguigna italianità. Nel corso di ogni puntata veniva invitata in studio una coppia alle prese con problemi coniugali più o meno seri. I due avevano la possibilità di esporre al pubblico il loro problema che a sua volta era invitato ad intervenire per dare un’opinione. Marito e moglie erano ad ogni modo supportati da un “testimone a testa” : un amico o un parente dalla parte del’uno o dell’altra che poteva prendere la parola in difesa del suo assistito.

Il presupposto dichiarato era la chiarificazione, il risultato subdolamente provocato era la lite. Provocato non tanto dal conduttore e nemmeno dalla situazione ma da un vero e proprio copione che gli ospiti del giorno, erano chiamati ad interpretare. I protagonisti della puntata erano infatti attori più o meno professionisti che attraverso il loro mestiere cercavano di rendere la puntata a dir poco fulminante.

Tant’è vero che le storie più interessanti non si esaurivano in una sola puntata ma potevano durare anche un’intera settimana. Tutto dipendeva dalle capacità della attori in scena ma anche dalla durata ridotta del programma, mezz’ora.

Luca Barbareschi @ Davide Maggio .itUn mix esplosivo che ha saputo dare grandi frutti alla rete. C’eravamo tanto amati era infatti seguito da più di due milioni di telespettatori ogni sera e totalizzava spesso uno share piuttosto alto (più del 25%). Numeri che hanno convito chi di dovere a promuovere il programma in prima serata: puntate speciali di due ore che non hanno deluso le aspettative del pubblico e degli addetti ai lavori orchestrate dal conduttore, una vera rivelazione per quegli anni, Luca Barbareschi.

Fino ad allora un attore certamente apprezzato grazie a lavori come Piazza Navona e Bye Bye Baby e programmi come Quo Vadiz (dove ha debuttato) ma poco conosciuto dal grande pubblico, Barbareschi grazie a C’eravamo Tanto Amati, ha ricevuto la sua consacrazione, diventando uno dei volti televisivi più amati di quel periodo.

Un successo strabordante il suo, accompagnato da un caso unico nel suo genere. Il format della trasmissione è stato venduto infatti in America con il titolo di That’s Amore, mantenendo inalterata la sua struttura e la conduzione. Barbareschi ha quindi avuto la possibilità di farsi conoscere anche dal pubblico americano, nel corso delle centocinquanta puntate della versione americana dalle trasmissione.

La chiusura del programma, avvenuta nel 1994 e dettata semplicemente dalla voglia di sperimentare nuovi generi, ha chiuso un capitolo importante della carriera del condu-attore che ha ripreso quasi immediatamente la sua attività teatrale e cinematrografica che in vero non aveva mai del tutto abbandonato.

Per lui fiction come Trenta righe per un delitto, Cronaca Nera e lo sfortunato Giorni da Leone, molto teatro impegnato e altrettanto cinema, qualche partecipazione a produzioni internazionali (soprattutto tedesche) e ancora televisione.

Programmi che giocavano sul suo talento di attore poliedrico e sul suo gusto per la polemica, molte volte azzecccato, altre decisamente fuori luogo. Programmi a loro modo cult come Il grande Bluff, I GuastaFeste, lo sfortunato quiz Greed e l’altrettanto infelice Proposta Indecente.

E proprio di recente è tornato a far discutere per alcune sue dichiarazioni polemiche riguardo al cinema, un sistema malato che sembra non volerlo chiamare più.

Si è così dedicato alla televisione girando una fiction per la tv commerciale tedesca e naturalmente alle tournée teatrali. E non è tutto. In pieno stile con il suo lato da “telepredicatore” ed in assenza di un programma televisivo che gli permettesse di potersi togliere qualche sassolino dalla scarpa,  Luca Barbareschi ha fondato al LB TV, visibile accedendo al suo sito ufficiale. Una serie di video attraverso i quali l’attore spiega il suo punto di vista, su questioni più o meno importanti e delicate.

Del resto lui ha ricevuto il suo battesimo di fuoco, proprio dribblando le polemiche relative a C’eravamo Tanto Amati, colpevole secondo una parte della critica e del pubblico, di aver traghettato la lite in tv, promuovendola, diffondendola e facendola diventare colonna portante della tv di oggi.

E probabilmente è così anche se il dubbio rimane a far compagnia al ricordo di C’eravamo Tanto Amati, piaccia o non piaccia, uno dei programmi cult della televisione italiana.

Per chiudere… un telecimelio su DM TV (il video è tratto dal sito ufficiale di Luca Barbareschi).





13
settembre

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…GLI INTERPRETI DI EDERA?

Soap Edera @ Davide Maggio .it

Se negli anni 80 la parola d’ordine era sperimentazione, anche nel decennio successivo qualche tentativo è stato fatto in questo senso. Soprattutto, la tv commerciale, resasi conto del grande impatto che le telenovelas potevano avere sul grande pubblico ha deciso di lanciarsi nella “produzione propria” di questo genere. Esempio eclatante di questo fenomeno è stato sicuramente rappresentato da Edera (1 stagione – 22 puntate)  andata in onda nel 1992 su Canale 5.

Il primo esperimento europeo di teleromanzo lungo, nato in realtà per colmare il vuoto lasciato da Dallas che, essendo precipitato a livelli di dati d’ascolto, era stato spostato su Rete 4.

In realtà più una telenovela che una soap opera per la sua stessa struttura narrativa.

Lo sceneggiato partito in sordina, ha avuto un successo inaspettato diventando di fatto un piccolo cult. Proprio per questo motivo, ancora oggi, Edera viene ricordata come la prima soap opera tutta italiana, anche se ad onor del vero un primo tentativo in questo senso era stato posto in essere dall’emittente privata Rete A, famosa per la sua programmazione in rosa, che nel 1985 ha prodotto e lanciato Felicità dove sei?, remake di una telenovela messicana interpretata da una giovanissima Veronica Castro.

Le reti Fininvest ci hanno poi riprovato qualche mese più tardi con la soap Senza Fine (accreditata anche come Camilla, parlami d’amore) interpretata tra gli altri da Vanessa Gravina, Fabio Galli, Nathalie Caldonazzo (tutti e tre visti in CentoVetrine) e Gaia De Laurentis .

Vediamo ora che fine hanno fatto i protagonisti di Edera.

AGNESE NANO – EDERA GIGLI

Agnese Nano


6
settembre

AMARCORD : CIAO GIGI!

Amarcord Gigi Sabani @ Davide Maggio .it

Avanguard perdonerà questa mia intromissione ma non potevo non esprimere un piccolo pensiero nei confronti di un personaggio che in silenzio e senza dar fastidio a nessuno ha saputo contribuire a scrivere un pezzo della storia della nostra televisione dedicandosi con grinta, dedizione e passione al suo lavoro. Un personaggio che sapeva fare il suo mestiere e che, per tante vicende avverse, non ha potuto continuare serenamente quella che poteva essere una carriera ancora più straordinaria di quanto non lo sia stata.

Prima di lasciarvi all’ottimo Amarcord, mi congedo con due particolari della vita di Gigi.

Il primo riguarda le sue eccellenti qualità non solo di comico ma di presentatore che colpirono colui che, tutt’oggi, rimane a mio parere uno dei più grandi intenditori di televisione. Le prime apparizioni in video di Sabani, infatti, fecero “perdere la testa” a Silvio Berlusconi che lo volle a tutti i costi nell’allora Fininvest. Per convincerlo a passare alla concorrenza, Berlusconi fece trovare sotto casa di Sabani una Ferrari infiocchettata a dovere e consegnandogli le chiavi gli disse “Questa sarà l’auto che ti condurrà in Fininvest“.

L’ultimo episodio, invece, riguarda il varietà estivo Stasera Mi Butto (storicamente condotto da Sabani) che Gigi avrebbe voluto condurre con tutto se stesso ma che ha dovuto guardare, quest’anno, come spettatore. L’ultimo affronto di quella Rai che ieri sera, ipocritamente o sinceramente non si sa, ha mandato in onda, tra un programma e l’altro, un bumper con scritto “Ciao, Gigi”. Penso che quest’ultimo episodio ben si colleghi alla prima frase dell’Amarcord al quale vi lascio.

Paese strano l’Italia. Un artista per guadagnarsi l’attenzione dei media deve necessariamente morire. E’ successo ieri a Gigi Sabani, uno degli artisti e conduttori che hanno fatto la storia della tv e che negli ultimi anni era stato letteralmente accantonato dal mezzo che lo aveva reso tanto popolare, meritatamente.

Ed è proprio di questi suoi meriti che questo post vuol parlare. Non della sua scomparsa, dei problemi giudiziari o degli ultimi anni della sua carriera, decisamente difficili.

Gigi Sabani: non un comico, un semplice imitatore, un bravo presentatore ma molto di più: un artista in grado di dare un tocco unico e coinvolgente ad ogni suo performance.

Una dote innata la sua: fin da bambino, infatti, si aggirava nel suo quartiere intento a riprodurre il rumore della circolare rossa Prenestina, un tram molto noto a Roma in quel periodo.

E proprio questo suo spirito goliardico e giocherellone lo ha portato qualche anno più tardi, a partecipare alla versione radiofonica de La Corrida, nel corso della quale si è cimentato nell’imitazione di personaggi già molto amati all’epoca come Gianni Morandi, Mino Reitano, Claudio Baglioni e tanti altri.

Un’esperienza che gli ha permesso di entrare in contatto con Gianni Ravera, che entusiasmato dal suo talento lo ha invitato al Festival di Castrocaro. Ed in questo modo assolutamente meritocratico, è iniziata la lunga carriera di Gigi Sabani.

La vera occasione però è arrivata nel 1979. Gigi ha infatti partecipato al programma La  Gondola D’oro, manifestazione in diretta da Venezia che lo ha portato ad approdare alla Domenica In di Pippo Baudo.

A questo hanno fatto seguito trasmissioni di grande importanza come Fantastico e Premiatissima, lo show del sabato sera di Canale 5, nel corso del quale Sabani ha portato al successo il brano A me mi torna in mente una canzone.

Grazie al successo ottenuto con Premiatissima, Silvio Berlusconi si è reso conto delle capacità di enterteiner di Sabani e per questo lo ha scelto per condurre il nuovo quiz di Italia 1 di importazione americana: Ok, Il Prezzo è Giusto.


30
agosto

AMARCORD, Che Fine Hanno Fatto…LE VINCITRICI DI MISS ITALIA?

Miss Italia @ Davide Maggio .it 

C’era un tempo in Italia, in cui le stagioni erano scandite da una serie di eventi, per così dire nazional-popolari. Quel tempo che oggi sembra così lontano era caratterizzato anche da Miss Italia, concorso fortemente voluto creato da Dino Villani nel lontano 1939.

Una competizione ben diversa da quella a cui siamo abituati oggi, priva di bagarre mediatiche, di toto-conduttori e di ansie da share. Il suo nome originario, Miss Sorriso, nascondeva un preciso secondo fine ovvero la sponsorizzazione di una marca di dentifricio.

Nessuna passerella ma una “sfida fotografica”. Le partecipanti erano infatti invitate ad inviare le loro foto ed una giuria avrebbe in un secondo momento decretato la “più bella tra le belle”.

L’ideatore non aveva però fatto i conti con la prima Miss Sorriso, la quattordicenne Isabella Vernay, che in breve tempo scatenò una sorta di piccola putiferio mediatico, purtroppo interrotto dall’avvento della Seconda Guerra Mondiale.

La fine della guerra e una nuova consapevolezza tutta italiana, hanno portato il concorso a diventare ufficialmente Miss Italia. E da quel momento in poi nulla è stato più lo stesso.

Un concorso che più di tutti, ha influenzato il mondo dello spettacolo ma in qualche anche la società. Una sorta di cartina di tornasole che ha saputo raccontare gli umori ma soprattutto i malumori dell’Italia intera e di molte generazioni.

E che ha avuto il merito (e in taluni casi demerito) di lanciare personaggi entrati di diritto nella storia della televisione e dello spettacolo.

Showgirl, attrici, conduttrici, annunciatrici e naturalmente meteore. Partecipanti o vincitrici che fossero, Miss Italia ha costituito per loro un vero e proprio trampolino di lancio.

Vediamo quindi che fine hanno fatto alcune delle vincitrici di Miss Italia.

LUCIA BOSE’

Miss Italia 1947lucia-bose.jpg

Miss Italia 1947. Lucia Bosè (Lucia Borlani), ex commessa di una pasticceria milanese  (la quinta a vincere il concorso), vanta due primati: è stata infatti la prima vincitrice del concorso a diventare una star, non della televisione ma del cinema e conseguentemente è diventata la prima maggiorata del grande schermo, insieme a Gina Lollobrigida. Tante le pellicole di successo e di grande spessore alle quali ha partecipato. Tra queste ricordiamo Cronaca di un amore del compianto Maestro Antonioni, Roma Ore 11 e Tradita, due fantastici esempio di cinema neorealista e Cronaca di una morte annunciata, film che l’ha eletta definitivamente diva. Ha partecipato anche a classici del cinema italiano come L’avaro ma anche al film tratto dal romanzo di Lara Cardella Volevo i pantaloni. E’ stata sposata con il torero  Luis Miguel Dominguin. Dalla loro unione è nato Miguel Bosè. Nel 2008 la vedremo nell’attesa fiction Rai I viceré. Ha 76 anni.

ANNA KANAKIS

Miss Italia 1977Anna Kanakis

Miss Italia 1977. Anna Kanakis fa parte di quella categoria di Miss più interessate al cinema che alla televisione. Ha sfruttato quest’occasione per studiare recitazione e già nel 1980 ha debuttato nel film Zucchero, Miele e Peperoncino. A questo hanno fatto seguito commedie tipicamente anni 80 come Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio e Segni particolari: bellissimo ma anche film di maggior spessore come L’avaro. Ha partecipato a numerose fiction tra le quali ricordiamo La famiglia Ricordi, Il Maresciallo Rocca e Vento di Ponente. Tante le sue esperienze anche all’estero. Ha alternato la presenza sul piccolo schermo all’attività teatrale. E’ stata sposata con Claudio Simonetti. Fra pochi mesi la vedremo nella fiction Rai La Terza Madre. Ha 45 anni.