Amarcord


13
agosto

LA TV CHE APRIVA PER FERIE: IL GRANDE GIOCO DELL’OCA

Il Grande Gioco dell'Oca

Sono le 20.40 di venerdì 11 giugno 1993 quando in diretta su Rai2, con la conduzione di Gigi Sabani Simona Tagli e Jo Squillo, prende il via la prima edizione de Il Grande Gioco dell’Oca. La trasmissione, ideata da Jocelyn, ha come sottotitolo Stasera mi butto 1993; in questo caso però i protagonisti della serata non sono giovani comici e imitatori ma quattro concorrenti pronti a sfidarsi in una gara ispirata al classico gioco da tavolo.

La scenografia del programma riproduce un enorme tabellone composto di 63 caselle che si snodano per circa due km all’interno dei Teatri di Cinecittà. A turno, lanciando dei dadi virtuali azionati con un telecomando puntato verso la telecamera, i concorrenti avanzano del numero di caselle pari alla somma ottenuta. Ogni punto aumenta il montepremi del concorrente di 100.000 lire. Se si raggiungono le speciali caselle “Oca” il punteggio viene raddoppiato.

A buona parte delle caselle del tabellone è associata una prova da affrontare o una penitenza da subire. Si tratta di prove spettacolari, in alcuni casi realizzate appositamente per la serata, in altri, fisse in ogni puntata. Nella casella associata alla Lotta nel fango, il concorrente deve entrare in una vasca piena di fango e scontrarsi con due lottatrici; nel tunnel dei serpenti bisogna attraversare un cunicolo pieno di rettili, con il compito di recuperare tra le chiavi presenti quella che apre l’uscita del tunnel. Nella Prigione, invece, il concorrente deve recuperare la chiave legata al corpo della muscolosa guardiana Simona Pini.




6
agosto

LA TV CHE APRIVA PER FERIE: LA PISCINA

La Piscina, Alba Parietti

Nell’estate del 1991, reduce dal successo ottenuto dalla trasmissione sportiva Galagoal, Alba Parietti abbandona Telemontecarlo per approdare in Rai. Dal 10 luglio è l’indiscussa padrona di casa de La Piscina, una trasmissione a metà tra il varietà e il talk show, in onda per 8 mercoledì  in prima serata su Rai3. Il programma diretto da Eros Macchi e firmato da Arnaldo Bagnasco, Luigi Albertelli, Pietro Galeotti, Felice Rossello, Bruno Voglino e Toni Garrani, offre una Parietti a 360 gradi, impegnata a condurre, intervistare ospiti, fare da spalla ai comici di turno, ballare e cantare.

Al fianco della conduttrice, in uno studio trasformato in un attico romano con piscina, l’attore Oreste Lionello, impegnato a vestire i panni di un vicino simpaticamente invadente. Tra i tanti protagonisti del programma anche i comici Benito Urgu e Stefano Nosei, l’ex miss Italia Nadia Bengala e l’attrice Carmela Vincenti. In ogni puntata spazio alle stravaganze dell’estate con i collegamenti in giro per le principali mete turistiche dell’inviata Monica Nannini, e le immancabili candid camera curate da Alessandro Ippolito.

Tra i momenti musicali offerti nel corso de La Piscina, particolare successo, complice una quotidiana riproposizione all’interno di Blob, ottenne la provocante interpretazione del brano Etienne, cantato originariamente da Guesh Patti, e diventato in seguito un vero e proprio cavallo di battaglia della Parietti.


26
luglio

DA PREMIATISSIMA A IO CANTO, L’ETERNA GUERRA DEI CLONI IN TV

Cloni in tv

Che in tv nulla si crei e nulla si distrugga è ormai risaputo. Complice la mancanza d’idee e la costante necessità di conquistare il maggior numero di spettatori, in tanti, in maniera più o meno lecita, si sono spesso ritrovati a prendere ispirazione da format di successo, in onda sui canali concorrenti. Una guerra a colpi di programmi fotocopia, condita da accuse di plagio che ciclicamente invadono il piccolo schermo.

Se in questi giorni a tenere banco è la presa di posizione di Milly Carlucci, pronta a portare in tribunale il nuovo show di Canale 5 Baila! (in onda in autunno), apparentemente simile a Ballando con le stelle, in passato tanti altri personaggi hanno avuto a che fare con casi di clonazione catodica. La stessa Milly Carlucci nell’estate del 1989 non si fece particolari problemi nell’accettare la conduzione di Bellezze al bagno, show di Canale 5 palesemente ispirato al celebre Giochi senza Frontiere della Rai. Trasmissione peraltro condotta proprio dalla Carlucci dal 1978 al 1981.

I cloni veri o presunti nella tv italiana sono sempre stati numerosi. Nel 1982 la neonata Canale 5 riuscì a portare a casa per la prima volta degli ascolti record grazie a Premiatissima, show canoro del venerdì sera (in seguito promosso al sabato) ispirato sin dal titolo alla storica Canzonissima andata in onda per anni sulla tv di Stato. Era invece il 1985, quando sugli schermi di Canale 5 fece la sua prima comparsa all’interno di Pentatlon, quiz condotto da Mike Bongiorno, una versione embrionale de La Ruota della Fortuna. Lo stesso gioco, chiaramente ispirato al celebre format americano The Wheel of fortune, venne in seguito ripreso con alcune varianti nel 1987 dallo stesso Bongiorno per il quiz Parole d’oro. Nello stesso anno, dopo tanti scoppiazzamenti piuttosto maldestri, partì la versione ufficiale con tutti i diritti regolarmente pagati ai detentori del format originario sul network Odeon Tv. La “Ruota” di Odeon ebbe però vita breve. Mike, innamoratosi del format, fece di tutto perchè fosse l’allora Fininvest ad accaparrarsi dalla primavera del 1989 i diritti per una trasposizione tutta italiana.





24
luglio

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: MARITI IN CITTA’

Mariti in Città

Nell’estate del 1993, dopo anni di fedeltà alla tv di stato, Giancarlo Magalli “tradisce” la Rai per passare a Telemontecarlo. Dal mese di giugno sino a metà agosto, il popolare conduttore presenta Mariti in città, un game show il cui titolo riprende la celebre canzone di Domenico Modugno. Ad affiancarlo in questa nuova avventura c’è la bella Dong Mei, modella di origini cinesi già nota al pubblico italiano per le sue numerose partecipazioni al Maurizio Costanzo Show.

Il gioco, in onda dal lunedì al venerdì alle 20,45, vede ogni settimana tre uomini impegnati a dimostrare di sapersela cavare in prove prettamente femminili e casalinghe. Giudicati da una giuria composta di sole donne, i concorrenti si cimentano nell’organizzazione di una cena piuttosto che nella preparazione di una frittata; curano fiori e piante, rammendano calzini, piegano i panni, stirano camicie, decorano una torta o lucidano un pavimento. Nella puntata finale del venerdì, a cui partecipano anche le rispettive consorti, soltanto colui che ha ottenuto il miglior punteggio riesce ad aggiudicarsi il premio in denaro posto in palio.

Il programma prodotto da Telesia prevede in ogni puntata la partecipazione di vari ospiti, pronti a raccontare aneddoti e ricordi delle loro estati in città. Nel corso dei 40 appuntamenti, inoltre, alcuni tra i più popolari cantanti italiani degli anni 60 e 70 intrattengono il pubblico in studio e a casa con dei medley dei loro successi estivi. A deliziare i telespettatori, tra una prova e l’altra, troviamo anche le performance canore di Dong Mei, impegnata a cantare in cinese, sotto lo sguardo impietoso di Giancarlo Magalli, alcune delle più celebri canzoni italiane.


9
luglio

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: LINGO

Lingo

Continua il nostro viaggio nella tv estiva del passato. E’ il giugno del 1992 quando al sabato pomeriggio alle 14.00 su Canale 5 prende il via il game show Lingo. La trasmissione, che ricorda in qualche modo il noto gioco da tavolo Mastermind, si ispira al celebre programma francese Motus ed è condotta da un giovane Tiberio Timperi, all’epoca mezzobusto del neonato Tg4.

Lingo vede in ogni puntata due coppie di concorrenti pronte a sfidarsi in diverse manche di un gioco legato alla lingua italiana. Su uno schermo suddiviso in caselle viene data l’iniziale di una parola di 5 lettere. Ai concorrenti il compito di individuare la parola in questione nel minor tempo possibile. Nel corso dei vari tentativi, la grafica viene incontro agli sfidanti indicando con colori differenti le lettere presenti nella parola a seconda che queste si trovino nella giusta posizione o che compaiano in un altro ordine.

Un quiz dal meccanismo semplice ma allo stesso tempo accattivante e in grado come buona parte dei giochi incentrati sulla lingua italiana, di coinvolgere con successo il pubblico da casa. A differenza della Francia in cui il gioco è tuttora trasmesso con successo dal canale France 2 (si è arrivati a  giocare con parole di 8, 9 e 10 lettere), in Italia il programma si è fermato alla prima edizione, andata in onda per tutta l’estate e proseguita con alcune nuove puntate per parte dell’autunno.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,





1
luglio

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: AZZURRO

Azzurro (Milly Carlucci e Gerry Scotti)

Dal Cantagiro a Un disco per l’estate, passando per il celebre Festivalbar, l’estate in tv è stata per molti anni caratterizzata dalla presenza in palinsesto di numerosi spettacoli musicali. Tra i tanti appuntamenti, particolare successo riscosse Azzurro.

La kermesse nata da un’idea di Vittorio Salvetti prese il via nel 1982, a pochi giorni dal debutto della nazionale italiana ai Mondiali di Spagna. Fu proprio il mondiale di calcio a ispirare allo storico patron del Festivalbar, l’idea di realizzare uno show musicale che sin dal nome rappresentasse un augurio agli azzurri.

Il meccanismo della manifestazione consisteva principalmente in una gara tra squadre di cantanti. La vittoria era decretata da una giuria demoscopica composta da 100 persone e da una commissione di giornalisti,  in seguito sostituiti dal televoto del pubblico da casa. Complice la messa in onda tra la fine di maggio e il mese di giugno, Azzurro rappresentò per molti anni una sorta di prologo del Festivalbar, kermesse con la quale condividerà, oltre al patron, anche i conduttori.


27
giugno

AMARCORD, LA TV CHE APRIVA PER FERIE: SI O NO

Si o No

C’era una volta, neppure tanto tempo fa, una tv che d’estate apriva per ferie, una tv che non andava in letargo, ma al contrario teneva compagnia al suo pubblico anche in pieno agosto, con varietà, quiz e talk show. Riprende su DM il viaggio nel passato del piccolo schermo, attraverso il ricordo di alcuni tra gli appuntamenti estivi più amati e seguiti dal pubblico.

Partiamo facendo un tuffo indietro di 18 anni, sono le 12.00 in punto di lunedì 28 giugno 1993 e sugli schermi di Canale 5 prende il via la prima edizione di Si o No, il nuovo gioco a quiz ideato da Corrado e dal suo storico gruppo autorale composto da Stefano Jurgens, Stefano Santucci e Corima (pseudonimo usato dallo stesso Corrado per indicare la coppia autorale formata insieme al fratello Riccardo). Archiviato definitivamente Il pranzo è servito, Corrado continua a presidiare (seppur solo come autore) la fascia del mezzogiorno, con un nuovo gioco, la cui realizzazione ricorda non poco lo spirito e le atmosfere del celebre “Pranzo”.

Ulteriore anello di congiunzione tra i due quiz è la conduzione di Claudio Lippi, di ritorno in tv a distanza di un anno. Al suo fianco due giovani e procaci vallette: la debuttante Stefania Orlando e Rossella Zito, già vista in tv nel ruolo di ragazza coccodè ad Indietro tutta. La trasmissione sviluppata su un’idea in parte sperimentata nella primavera dello stesso anno all’interno de La Corrida, vede in ogni puntata 2 concorrenti sfidarsi in una serie di giochi in cui la bravura e l’abilità devono spesso fare i conti con il caso e la fortuna.


15
ottobre

LA ZINGARA TORNA SU DM, CLORIS BROSCA: “TORNEREI A FARE LE CARTE. NON HO SAPUTO CAVALCARE L’ONDA MEDIATICA”

Cloris Brosca

Ogni tanto una vena amarcord pervade anche DM.  Chi, ad esempio, non ha mai cercato di rispondere a uno degli indovinelli della Zingara? Proprio per questo abbiamo pensato di “portare” Cloris Brosca su davidemaggio.it per saperne di più sugli sviluppi post-Luna Park. Contrariamente alle aspettative, e nonostante un curriculum teatrale attivissimo, Cloris non rinnega nulla del suo passato e si è dichiarata disponibile qualora qualcuno volesse rispolverare la Luna Nera.  Leggete la nostra chiacchierata.

Cloris, anni fa dicevi che dalle carte dipende la sorte. La sorte cosa ti ha riservato?

Credo alla sorte fino a un certo punto, noi siamo fautori del nostro destino . Sono ritornata a fare teatro in maniera continuativa . In questo periodo sto facendo le prove di uno spettacolo  molto interessante (La Spallata di Gianni Clementi) e sono anche diventata autrice di vari testi. Mi sono anche sposata nel 2000 con un cardiologo.  

Come arriva un’ attrice teatrale “impegnata” a interpretare la Zingara di Raiuno?

Molto casualmente. Sono andata alla Rai di Napoli ad ascoltare il concerto di Antonio Fraioli e nei corridoi ho incontrato Aurelio Castelfranchi, produttore di Luna Park; l’avevo conosciuto in uno speciale sull’Accademia di Arte Drammatica dalla quale provengo, mi riconobbe e mi disse che ci sarebbero stati i provini per il primo preserale che la Rai stava organizzando per contrastare La Ruota della Fortuna. Io pensavo fosse un gioco per ragazzi e ho detto: ”figurati se scelgono me”. Ero però in un momento in cui cercavo di superare ed affrontare i punti deboli del mio carattere tra i quali la timidezza. Quindi sono andata.

Su Facebook esistono diversi gruppi che si chiedono che fine abbia fatto Cloris Brosca. A te dispiace o fa piacere essere ricordata essenzialmente per un personaggio?

All’inizio avevo un pò di pudore, venendo dal teatro avevo paura delle critiche dei miei colleghi. Ho cercato di fare la Zingara professionalmente  studiando a memoria le battute e il modo in cui dovevano essere dette. Ovviamente non è solo per la mia bravura che viene ricordata, era proprio il gioco ad essere indovinato, con la Luna Nera diventata un’icona. Anche i duetti con Pippo Baudo sono rimasti nell’immaginario delle persone. A me ovviamente fa piacere essere ricordata per la Zingara  ma all’epoca non mi rendevo conto della fama che avevo. Ho lavorato come un bravo soldatino e il successo mediatico non l’ho cavalcato per niente.

Come mai?

La Zingara era abbastanza lontana dalle cose che faccio di solito. Non sapevo come sfruttare quel tipo di notorietà, non ho avuto a fianco a me le persone che me lo facessero capire. Un pò ho provato a chiedere in giro però dopo qualche “no” ricevuto non ho insistito.

In una tv generalista che spesso resuscita antichi filoni, la domanda è automatica: torneresti a fare la Zingara?