Noi lo avevamo detto domenica scorsa, quando l’ex moglie di Zequila ha attentato all’incolumità del caro mutanda cercando di mollargli uno schiaffone nel salotto della bislacca: cara Barbara, il trash è dietro l’angolo e la tele-rissa è sempre molto difficile da evitare.
Ne è la prova quanto accaduto oggi a Pomeriggio Cinque, durante quello che sembrava essere un tranquillo e drammatico momento di talk dedicato ad un tema quanto mai scottante come quello della violenza sulle donne. Ospite in studio, a raccontare la sua drammatica esperienza, una pacatissima Irene Fargo, alla cui calma farà da contraltare qualche minuto più tardi l’esplosione d’ira del famigerato Vittorio Sgarbi. Questi i due fronti della battaglia mediatica consumatasi pochi minuti fa su Canale 5: da un lato Daniela Santanchè e Giampiero Mughini, laureati ad honorem in opinionologia, con le loro poltrone ormai prenotate per l’intera stagione, presenze fisse dello show della Bislacca di Cologno. Dall’altro, solo ma combattivo come sempre, Vittorio Sgarbi, pronto a schierare le armi dell’urlo inesauribile e della ripetizione dell’insulto ipnotizzante che tanti caduti hanno ormai provocato nei salotti tv (ne sa qualcosa Cecchi Paone, vittima di un “capra, capra ignorante, capra, capra” ad libitum).
Tesi del giorno dell’inferocito Sgarbi, l’inutilità di parlare di certi temi delicatissimi, sciorinati in televisione soltanto per compiacere le telespettatrici più pettegole e per riempire di gioia la fetta più voyaur del pubblico, evidentemente a secco di reality da spiare e commentare. La scena è raccapricciante e si consuma in una telerissa a distanza (il caro Vittorio è in collegamento) in cui le voci si accavallano come nella migliore delle tradizioni, e il pubblico si ribella come nella più classica delle rivolte popolari; da registrare l’intervento di una signora del pubblico, novella Masaniello, che essendosi scagliata contro il critico d’arte, è poi rimasta vittima dell’insulto ipnotico di cui sopra “ridicola, ridicola, ridicola, mi fa ridere” ripetuto fino alla nausea.
E così, se la Santanchè chiude auspicando che l’amico Sgarbi non venga confuso con uno dei tanti mariti colpevoli di violenza verso le proprie compagne, Barbara D’Urso ci tiene a ribadire l’importanza di denunciare ogni abuso pubblicamente, così da poter salvare anche una sola donna all’ascolto. “Non sarete voi a salvarla” urla Sgarbi mentre Mughini si alza per abbandonare lo studio (figuriamoci, ha lasciato la poltrona per trenta secondi manco avesse studiato il breviario della corteggiatrice perfetta di Uomini & Donne).
E la televisione chi la salva? Qualcuno se lo chiede?
1. Markos ha scritto:
6 ottobre 2009 alle 19:10