Non c’è finto Tsunami nè servizio tarocco che tengano, Studio Aperto piace e continua a crescere. Nonostante tutto.
I dati parlano chiaro, in barba a tutte le polemiche che lo vorrebbero più magazine che telegiornale, Studio Aperto incontra il gusto di una sempre più vasta platea, confermandosi come appuntamento irrinunciabile per una fetta di pubblico numerosissima. Lo speciale “Live” di domenica sera ha raccolto, infatti, l’11.88% di share sul target commerciale pari a 521.000 telespettatori e il dato medio relativo al Tg di Mario Giordano, tornato a dirigere Studio Aperto succedendo a Giorgio Mulè, è in decisa crescita. A settembre lo share medio registrato è stato del 28.96% (2.811.471 spettatori), rispetto al 27.2% di share ottenuto dal 1 gennaio 2009. E l’incremento non è da attribuirsi soltanto all’edizione delle 12:25. Anche quella pomeridiana, in onda alle 18:30, segna una crescita superiore ad un punto percentuale sul target commerciale, passando dal 14% medio ottenuto dall’inizio dell’anno, al 15,80% di Settembre.
L’analisi di questo successo non può non partire proprio dall’ultimo servizio “tarocco“ sul quale ci hanno fatto sorridere e riflettere Greggio e Iacchetti dal bancone del tg satirico di Striscia la Notizia: la tromba d’aria che il 15 giugno 2007 ha investito l’”Heineken Jammin Festival” di Mestre scambiata per l’onda anomala di Samoa, con tanto di cronaca sentita ed appassionata di quanto accadeva nel parco agli spettatori del concerto, diventati per l’occasione dei turisti che tentano la fuga già alla prima pioggia torrenziale. Ma la finta Samoa non è che l’ultimo dei punti prontamente sciorinati dai detrattori del Tg di Italia Uno, che vedono nel gossip e nelle notizie che non fanno notizia, il principale problema di un telegiornale che si dichiara tale.
Dietro il bancone del tg, infatti, c’è spazio per la cronaca ma non solo. Curiosità, notizie assurde dal mondo, record documentati con improbabili montaggi che ricordano i tempi di Target, e occhio sempre puntato sulla rete, con quei fenomeni che fanno parlare facebook e youtube e che a Studio Aperto si traducono in notizie facili e veloci da mostrare al telespettatore. Ma chi sono i più fedeli appassionati del tg di Mario Giordano?
Come è facile immaginare è proprio il pubblico più giovane che Studio Aperto è riuscito a fidelizzare nel corso negli anni, anche grazie ai vari speciali che oggi vanno sotto il titolo di “Live” e che in passato hanno avuto le fattezze di programmi diventati dei piccoli casi, cult imitati (e anche molto parodiati) come Lucignolo e Tutto in una Notte, in cui il confine fra informazione, gossip ed infotainment è decisamente labile e difficilmente tracciabile. A questa fascia di spettatori, evidentemente, poco importa che si tratti di un tg o di un rotocalco e, dati alla mano, quelli che gradiscono Studio Aperto sono forse di più dei detrattori che popolano la rete e che contro il tg si schierano decisi sui social network.
Certo siamo ormai lontani dal record segnato l’11 luglio 2006, quando sull’informazione di Italia Uno si sintonizzarono 4.276.000 di spettatori totali con il 42.65% di share nel target commerciale, ma la crescita di Studio Aperto è veloce e costante e l’incremento registrato attualmente è ancor più notevole di quello registrato nel 2007, quando lo share medio crebbe di quasi un punto rispetto all’anno precedente.
Di questo passo c’è da giurare che Studio Aperto avrà lunga vita, e con lui il gossip, le avvincenti vicende vip in stile Clooney-Canalis, i record del fantastico mondo degli animali, i video più cliccati della rete… Nonostante le critiche, e con la benedizione dell’auditel.
1. BIG SISTER ha scritto:
7 ottobre 2009 alle 12:17