Venticinquesima edizione per Ciak Junior, la manifestazione dedicata al cinema che vede i ragazzi trasformarsi da semplici spettatori a veri e propri protagonisti. L’appuntamento torna per il 15° anno consecutivo su Canale5, da quest’oggi – 18 maggio 2014 – per quattro domeniche alle 10.00. Anche in questa edizione migliaia di giovani studenti di tutte le nazionalità, dai 10 ai 15 anni, si sono messi in gioco proponendo le loro storie e offrendo un interessante spaccato della società odierna vista dall’originale punto di vista dei giovanissimi.
Ideato da Gruppo Alcuni e realizzato in collaborazione con l’Unesco, Venice Office, Ciak Junior è un modo pratico e diretto per spiegare ai ragazzi come nasce e si sviluppa un prodotto audiovisivo, dalla stesura del soggetto fino alla realizzazione delle riprese, e allo stesso tempo per dar voce alle loro speranze, ai loro sogni, alle loro paure. I tre cortometraggi parteciperanno alla finale del Festival Internazionale Ciak Junior che avrà luogo a Cortina d’Ampezzo e sarà trasmessa da Canale5 domenica 8 giugno.
Il primo appuntamento, in onda oggi, è con War no more, realizzato dagli studenti della scuola media “Don Milani” di Maserada (TV). Il cortometraggio racconta in 10 minuti la storia di una classe di ragazzini di scuola media divisa in due bande rivali che decidono, con il pretesto di una visita scolastica al Museo Storico della Grande Guerra, di organizzare uno scherzo all’altro gruppo. Le bande rivali penetrano nel museo nella notte, dove vengono chiusi dentro dal custode ignaro.
Quando si accorgono dell’accaduto cercano insieme di uscire dalla sala, ma accade che una candela si accende da sola e appare Spartaco Landini, un giovane sottotenente di artiglieria, che esclama: “Che mi importa di essere diventato eroe, se non mi hanno lasciato neppure il tempo di diventare un uomo!”. Poi appare Caterina Nave, madre di 3 figli e vedova di un uomo che si è impiccato per la disperazione di vedere la propria famiglia in miseria a causa della guerra. Il film si chiude con la riappacificazione dei due gruppi di studenti e le loro riflessioni sulla guerra.
I frammenti delle lettere di queste due persone, che realmente sono custodite nel Museo Storico della Grande Guerra di Maserada, permettono di raccontare in modo molto emozionante e commovente un frammento di vita di due tra le tante vittime della guerra. I ragazzi saranno anche i protagonisti di divertenti backstage realizzati durante le riprese, in cui, oltre a riflettere sull’inutilità della guerra, si caleranno nei panni di guide turistiche alla scoperta dei monumenti tipici di Maserada e Treviso.