In tempo di campagna elettorale, l’usato sicuro è tornato clamorosamente in auge e nei programmi d’approfondimento è riapparso lui, Silvio Berlusconi. Acciaccato ma non sconfitto, l’ex Cavaliere è risorto dalle proprie ceneri e a 77 anni suonati si è lanciato in una nuova maratona mediatica in vista delle ormai prossime consultazioni europee.
Anche stavolta il tour elettorale è stato inaugurato a Porta a Porta e prima ancora al Tg5, come da tradizione. Poi, nel giro di una settimana, Berlusconi è apparso a Domenica Live, ha rilasciato un’intervista a Piazza Pulita e si è accomodato nello studio di Mattino Cinque. Non è finita: ieri sera, 2 maggio, il leader di Forza Italia si è concesso alle telecamere di Virus, mentre oggi interverrà al Tg2, nell’edizione delle 13. Domenica 4 maggio, invece, lo vedremo a In Mezz’Ora di Lucia Annunziata. L’elenco è destinato ad essere aggiornato, anche perché l’appuntamento elettorale sarà tra due settimane abbondanti. E hai voglia…
A volerci ragionare, sorprende non tanto la legittima offensiva sferrata da Berlusconi, quanto l’ampio spazio che i media hanno riservato ad essa. Se il numero uno di Forza Italia – secondo i sondaggi in calo di consensi – è tornato sulla cresta dell’onda lo si deve innanzitutto al piccolo schermo, che ne ha riaffermato e rilanciato la leadership. E attenzione: ad ospitare Silvio non sono soltanto i programmi ritenuti a lui più vicini, ma anche e soprattutto quelli critici nei suoi confronti, gli stessi che fino all’altro ieri gli intonavano il requiem politico. L’ex Cavaliere l’hanno risuscitato loro, rischiando pure in termini di share.
Perché sì, dati alla mano, Silvio in tv non tira più come una volta. Quest’anno, ad esempio, la sua ospitata a Porta a Porta ha ottenuto il 12.41% di share, mentre l’intervista a Piazza Pulita si è fermata al 4,3%, e l’apparizione a Domenica Live è stata superata dalla concorrenza di Rai1 con Mara Venier e Maurizio Costanzo ospite. Ma poco importa: l’ex Cavaliere suscita ancora una forte attrattiva nei confronti dei talk show, perché in genere le sue dichiarazioni fanno notizia.
E così, anche dopo una condanna che ne ha comportato l’incandidabilità, Berlusconi è riapparso davanti alle telecamere con un blitz mediatico dei suoi. Matteo Renzi, quello che voleva rinnovare la politica, ha fatto altrettanto: del resto, in tempo di campagna elettorale, certe abitudini televisive sono assai comuni. Davanti alle telecamere, si sa, così fan tutti…
1. Hotel P ha scritto:
3 maggio 2014 alle 12:15