La prostituzione come viatico per scampare alla povertà materiale, ma non a quella dell’anima; il traffico di droga e la violenza per ottenere un riscatto, che però è solo apparente; l’innocenza perduta, impossibile da riacquistare; tutti questi elementi a intessere un’appassionante storia d’amore tra due giovani. Una passione maledetta da tutto e tutti, quella che trafigge Catalina, ragazza acqua e sapone, di umili origini, e Rafa, per tutti El Duque, narcotrafficante di fama.
Questa volta dobbiamo proprio sbilanciarci. Siamo letteralmente entusiasti. Dopo anni di attesa la versione spagnola di Sin tetas no hay paraiso avrà la sua versione italiana e proprio noi, per primi, avevamo parlato dello scandaloso originale colombiano (clicca qui) auspicandone un remake in salsa nostrana, non lesinando critiche all’italico piattume in materia di fiction. Non possiamo, dunque, che accogliere con piacere la notizia rimbalzata dal blog tvblog, e pare confermata da Grundy Italia, società produttrice della serie. Sì, perchè Sin Tetas è una serie innovativa, tristemente attuale, e capace di “parlare” a target diversi e giovani. In Sin tetas Spagna nulla è bianco e nero: gli opposti non solo si attraggono ma si fondono e confondono. Così il boss della malavita è giovane e attraente, non si sottrae dinanzi a omicidi ed efferatezze ma allo stesso tempo è capace dei più gentili gesti verso la ragazza della porta accanto, la quale, accecata dall’amore, rimarrà immischiata in un “mondo sporco” da cui sarà impossibile uscirne.
Sin tetas, le cui riprese dovrebbero iniziare l’1 febbraio prossimo, vedrà la luce nell’autunno 2010 e sarà composta da 6 puntate (contro le 12 spagnole di 70 minuti, magistralmente prodotte e lanciate dalla stessa Grundy Italia per Telecinco). La serie, a dispetto dell’iniziale interessamento di RaiDue, a quanto pare sempre meno propensa a investire su programmi che svecchino il brand, andrà probabilmente in onda su Canale 5, decisa ad abbracciare il progetto sulla scia del successo del Garko mafioso ne L’Onore e il Rispetto.
A contribuire al successo della serie, in terra di Spagna, la bravura e la bellezza dei protagonisti Amaia Salamanca e Miguel Angel Silvestre, divenuto una vera e propria star in patria e che, a breve, vedremo sul grande schermo italiano nel film “L’imbroglio nel Lenzuolo” prodotto e interpretato da Maria Grazia Cucinotta (la stampa scandalistica spagnola aveva persino ventilato un loro flirt, ndDM).
A vestire i panni del protagonista in Senza tette non c’è Paradiso (titolo che probabilmente sarà cambiato) ci sarà Daniele Liotti. Una scelta, questa, che lascia un pò perplessi per l’età e per l’essere poco glamour dell’attore. Per quanto riguarda la protagonista femminile sarebbero in corso dei casting. In tal caso, al contrario, la mossa di puntare su un volto “televisivamente vergine” potrebbe essere azzeccata; alternativamente, se si volesse puntare su un nome già noto, Martina Stella, che con Liotti ha già recitato nella miniserie L’Amore e la Guerra, o Alessandra Mastronardi potrebbero essere delle buone opzioni.
Ad ogni modo, rispetto alla versione spagnola, quella italiana dovrebbe porre maggiormente l’accento sul tema dell’oggettificazione della donna, da sempre molto dibattutto (e ora più che mai attuale in Italia); d’altronde eravamo stati i primi a fare un parallelismo tra vallettopoli e la vita di Catalina colombiana.
Proprio quest’ultimo punto lascerebbe, altresì, sperare a un rifacimento più vicino all’originale, vero e proprio capolavoro del piccolo schermo, la cui trama è emblema di come la pericolosa commistione tra povertà, ignoranza e ambizione possa condurre all’annientamento di sè stessi. Se, infatti, la versione iberica si distingue per una certa patina e per una progressiva moralizzazione delle vicende, quella colombiana offre un ritratto decisamente più crudo e realistico della società, a cominciare dall’antieroismo della protagonista, per cui è quasi normale prostituirsi. Ma, per una tale sofisticatezza del racconto, il pubblico italiano non sarebbe pronto. Accontentiamoci, si fa per dire, di Sin Tetas no hay paraiso made in Spain che, tra Don Mattei e Coccodrilli per Amici vari, è un gran passo avanti. Vedere per credere.
1. Alessandro P ha scritto:
5 ottobre 2009 alle 13:33