Real Time ha deciso di sdoganare un altro tabù, e lo fa con un nuovo programma importato direttamente dalla TLC americana. Ma se pensavate che nulla potesse infastidirvi o impressionarvi più della bevitrice di sangue di Io e la mia ossessione, della donna barbuta di Segreti di famiglia o delle stanze luride di Sepolti in casa, vi sbagliavate. Perché adesso si vanno a toccare i sentimenti e contro quelli non c’è partita.
Io e le mie mogli: su Real Time la vita di un uomo e delle sue quattro mogli
E’ in onda da ieri alle ore 10:00 Io e le mie mogli, reality show in onda dal lunedì al venerdì ed incentrato sulle vicende dei Brown, una famiglia super allargata. Solo che a fare numero non sono i secondi matrimoni dei genitori divorziati e l’arrivo di fratellastri, ma il fatto che il patriarca Kody di donne ne ha ben quattro: tre mogli ed una fidanzata che da poco si è trasferita nello Utah e che presto entrerà ufficialmente a far parte della famiglia.
Meri è con Kody da vent’anni e i due hanno una figlia; diciassette anni fa è arrivata Janelle e con lei Kody ha avuto altri sei bambini, più uno in arrivo; da sedici anni si è unita al gruppo Christine, che di figli ne ha partoriti altri sei ed infine c’è la new entry Robin, che di figli ne ha già tre, nati da un precedente matrimonio, ma sicuramente ne darà alla luce uno suo e del protagonista. Tutti apparentemente convinti della loro scelta e spesso provenienti da famiglie in cui già si praticava la poligamia. La prima moglie Meri ha addirittura presentato Robin al marito proprio con la speranza che lui la corteggiasse. Tutti felici, insomma… ma è davvero così?
Io e le mie mogli: le lacrime delle mogli, il rifiuto dei figli
Non proprio. Benché le quattro “mogli” si professino appagate e sicure della propria scelta, nel raccontare la loro quotidianità le lacrime scendono copiose sui loro volti: dividere il proprio marito con altre donne è doloroso per loro, l’arrivo di una nuova fidanzata le rende insicure, non sopportano che lui passi più tempo con lei perché “curioso”. E i loro figli, cresciuti in questa realtà, non sembrano del tutto a loro agio visto che, intervistati, affermano di non voler praticare a loro volta la poligamia. Allora perché vivere così, se non sono tutte rose e fiori?
Forse per non perdere l’uomo di cui si sono innamorate o perché amano le famiglie numerose in cui “tutti aiutano tutti“. Il titolo originale della serie, Sister Wives, racconta come queste donne, nonostante il dolore e la diffidenza iniziali, col tempo diventino addirittura come sorelle, vivendo sotto lo stesso tetto ed amando ognuna i figli delle altre. Mentre l’uomo, dal canto suo, ha il solo problema di trovare il tempo per tutte loro e per ognuno dei suoi figli. E qui la domanda sorge spontanea: il tempo per lavorare e mantenere una tale comitiva, poi dove lo trova?
1. Elenina ha scritto:
4 marzo 2014 alle 12:51