E’ calato il sipario sul Festival di Sanremo 2014, ma l’orchestra delle polemiche continua a suonare le sue dolenti note. Le critiche, in particolare, riguardano gli ascolti in drastico calo registrati della kermesse, che potrebbero aver innescato un effetto boomerang dannoso per il futuro prossimo della Rai. A conti fatti, la rassegna condotta da Fabio Fazio ha perso per strada 3 milioni di spettatori rispetto all’anno scorso, pari al 28% in meno di ricavi. Secondo La Stampa, questa débâcle potrebbe costare circa 6 milioni di euro al servizio pubblico.
Sanremo 2014, la Rai: i conti sono in attivo
Ma da Viale Mazzini tengono a precisare che i conti del Festival sono in attivo. Dunque, nessun problema (almeno in apparenza). In una nota divulgata ieri dalla Rai si legge:
“A fronte di costi per l’intera manifestazione 2014 pari a € 18 milioni (11 milioni Rai e 7 per il costo della Convenzione con il Comune di Sanremo), i ricavi sono i seguenti: ricavi pubblicitari lordi di € 23.700.000 pari ad un ricavo netto di € 20.140.000. Ricavi netti da vendita biglietti del Teatro Ariston pari a € 600.000. Il totale dei ricavi netti Rai è stato quindi di € 20.740.000. E’ pertanto non veritiero e fuorviante affermare che non vi sia un saldo attivo per questa edizione della manifestazione sanremese, che è stato invece di € 2.740.000″.
L’azienda di Viale Mazzini ha inoltre fatto sapere che non corrisponde a verità che Rai Pubblicità procederà a ad assegnare spazi pubblicitari compensativi ai clienti in relazione agli ascolti del Festival.
“Nel consueto rapporto di mercato tra investitori e concessionaria pubblicitaria non sono infatti previste modalità di recupero dell’investimento compiuto sul Festival” si legge nel comunicato Rai. In realtà, resta il legittimo sospetto che gli sponsor della kermesse (ai quali gli spazi sarebbero stati venduti con una prospettiva media di share al 45%) possano essersi ritenuti insoddisfatti degli ascolti effettivamente totalizzati (media del 39.3%), con evidenti ripercussioni sul futuro.
In termini di mercato, infatti, la débâcle del Festival 2014 potrebbe pesare sulla raccolta pubblicitaria della prossima edizione della kermesse, ma anche su quella dei palinsesti primaverili. Intanto, ad un primo bilancio post sanremese, Fabio Fazio ha riconosciuto come un errore quello di non aver rinnovato la formula dell’anno prima. Allo stesso tempo, però, il conduttore ha rivendicato la qualità delle sue scelte artistiche.
E per il futuro? Mentre il direttore di Rai Giancarlo Leone chiede consigli su Twitter riguardo alla formula migliore per il futuro della kermesse, Fabio Fazio medita. “Se mi dicessero: vuoi fare il Festival per il prossimi 15 anni? Direi sì” ha dichiarato a Che tempo che fa. Sintomi di baudismo per un conduttore (ex) buonista.
1. Luigi ha scritto:
25 febbraio 2014 alle 12:11