24
febbraio

NON E’ MAI TROPPO TARDI: ANTICIPAZIONI SECONDA PUNTATA

Non è mai troppo tardi

Ha preso il via questa sera su Rai1 la miniserie Non è Mai troppo tardi, con Claudio Santamaria nei panni del Maestro Alberto Manzi. La fiction, inserita all’interno dei festeggiamenti per il sessantesimo compleanno della Rai, è diretta da Giacomo Campiotti e vede nel cast anche Nicole Grimaudo e Emanuela Grimalda. La storia è partita dal 1946, anno in cui Manzi, appena tornato dalla guerra, cerca un lavoro come maestro, ma per lui, aspirante docente senza raccomandazioni, non ci sono cattedre. Gli viene dato il posto che nessuno vuole. Maestro al carcere minorile di Roma, Aristide Gabelli. Novanta ragazzi dai nove ai diciassette anni. A loro la scuola non interessa, hanno già fatto scappare altri quattro insegnanti. Manzi non si arrende. Chiede di fare lezione senza le guardie, e sfida le regole del carcere che gli vietano di portare ai suoi alunni penne e libri.

Il direttore lo scopre. Rischia di perdere il posto, ma si conquista la fiducia dei ragazzi. Cominciano a seguire le sue lezioni. Per loro leggere e scrivere diventa il modo per scoprire una parte di sé, le proprie emozioni, i propri sentimenti, per cercare una vita diversa. Insieme al loro maestro danno vita alla “Tradotta”, il primo giornalino che sia mai stato stampato in un carcere minorile italiano. Anche il direttore alla fine si lascia trascinare dall’entusiasmo di quel giovane maestro e dai suoi metodi così poco ortodossi, e concede persino ai ragazzi e al loro insegnante una gita ad Ostia. L’anno scolastico è finito, Manzi riceve dal professor Volpicelli della facoltà di pedagogia un incarico che non può rifiutare. La cosa difficile, adesso, è dirlo ai ragazzi.

Non è mai troppo tardi – anticipazioni seconda puntata – 25 febbraio 2014

La storia riprende dal 1960, Alberto Manzi non è riuscito a restare all’Università, per lui la ricerca in pedagogia si può fare solo mentre s’insegna. Ormai da qualche anno lavora in una normale scuola elementare, dove si scontra ogni giorno con un’istituzione scolastica a suo avviso arretrata e poco motivata, preoccupata più di giudicare e di compilare registri che d’insegnare a pensare. Come già aveva fatto al Gabelli, non disdegna la disubbidienza intelligente. Fa lezione in terrazza, si rifiuta di adottare libri di testo e, soprattutto, di dare i voti.

Non è mai troppo tardi – foto

Per tutti i suoi bambini c’è lo stesso giudizio: “fa quel che può, quel che non può non fa”. La direttrice, esasperata, avvisa il provveditorato e per liberarsi di Manzi in modo definitivo, lo invita a partecipare a un provino per la Rai. La televisione sta cercando un maestro per una trasmissione che aiuti a sconfiggere l’analfabetismo. Manzi, dopo qualche perplessità, accetta.

Nasce Non è mai troppo tardi, una trasmissione rivoluzionaria che farà uscire dall’analfabetismo un milione e mezzo d’italiani. Ma mentre diventa il maestro di un’intera nazione, insegnando a scrivere ad anziani e bambini, Manzi si prepara ad affrontare il consiglio disciplinare che potrebbe allontanarlo dall’insegnamento per sempre.



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1 Commento dei lettori »

1. tinina ha scritto:

25 febbraio 2014 alle 08:23

Molto bella questa fiction. Adoro Nicole Grimaudo, è la ragazza uscita da Non è la Rai che mi piace di più in assoluto.



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