19
febbraio

LE PAGELLE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2014, PRIMA SERATA. PROMOSSI CARRA’ E FERRERI, BOCCIATI GRILLO E FAZIO IN CONFERENZA

pagelle prima serata festival di sanremo 2014

Raffaella Carrà

9 a Yusuf Cat Stevens. Complice un’astuta scelta dei brani e – ça va sans dire – uno straordinario talento l’artista londinese ha emozionato la platea rinverdendo la fama di leggenda della musica.

8 a Raffaella Carrà. Ha scritto la storia della televisione ed è ancora incredibilmente attuale. A 70 anni suonati, il caschetto biondo più celebre della tv canta, balla e non perde il suo senso dell’umorismo. Peccato che il suo momento sia stato troppo lungo. Evitabili la chiacchierata con Fabio Fazio e il mega medley “markettone” tratto dall’ultimo e non irresistibile album. Speriamo che almeno la Rai abbia barattato la promozione di Replay con uno sconto sul cachet.

7 a Giusy Ferreri. Aria di rivincita per l’ex stella di X Factor che, superato il problema alle corde vocali, si presenta sul palco con due canzoni competitive.

7 ai Perturbazione. Dagli “sconosciuti” del Festival è arrivata una delle poche botte di vita della prima serata della kermesse.

6 a Laetitia Casta. La modella francese – trattata come una superstar non si sa per quale motivo  – sta al gioco e la sua presenza incuriosisce. Come nel caso della Carrà, l’intervento è troppo lungo (alla faccia della musica che doveva farla da padrone al Festival) e non si è capito come e perchè si sia passati dalla gag sul Fazio esistenzialista allo (pseudo) omaggio a Monica Vitti e Alberto Sordi.

6 alla gestione da parte di Fabio Fazio della turbolenta apertura. Il conduttore radical chic appare quasi infastidito, come se giudicasse quel tentato suicidio un tentativo di attirare l’attenzione fine a se stesso o alla notorietà. Giusto non marciarci ma un fare un tantino più empatico non sarebbe guastato. PS. Ma con tutta la sicurezza che c’è all’Ariston e con il costo dei biglietti alle stelle, come hanno fatto i due lavoratori ad intrufolarsi?

5 alla prima serata del Festival di Sanremo. Fazio e Littizzetto confermano il loro affiatamento senza tuttavia offrire nulla di nuovo. Cantanti e canzoni passate inosservate (o quasi), schiacciate tra la marea di break pubblicitari e i maxi siparietti con gli ospiti che tuttavia non riescono a coinvolgere quanto l’imprevisto iniziale. Non lasciano il segno nemmeno i presenter.

5 all’omaggio a Fabrizio De Andrè. Non che sia sbagliato ricordare il grande cantautore genovese, ma quello che ci lascia un tantino perplessi è che avvenga malgrado la presenza del figlio in gara e il fatto che anche venerdì nel corso di Sanremo club ci sarà un altro omaggio (proprio da parte del figlio).

4 a Beppe Grillo. Deluso chi si aspettava una piazzata nel bel mezzo del Festival, il leader del movimento Cinque Stelle si “accontenta” di un comizio fuori dall’Ariston. Più che all’Italia o al suo movimento, il favore, però, l’ha fatto a Fazio che ha potuto contare su un formidabile traino. Da sottolineare comunque che il suo discorso sugli sprechi Rai era condivisibile in più di un aspetto.

3 al regolamento immutato rispetto allo scorso anno, quando la sala stampa eliminò il brano che poi avrebbe vinto il Festival (L’essenziale di Marco Mengoni).

2 a Fabio Fazio che appena arrivato in conferenza stampa chiede già di andar via per fare le prove. Tanto vale non incontrare affatto i giornalisti.

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5 Commenti dei lettori »

1. Marco89 ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 18:33

Concordo in parte con la pagella. Ok per Giusy e per la Carrà che si è dimostrata ancora una volta una grande dando uno scossone alla serata nel momento giusto.
La Casta però andrebbe bocciata: cosa c’era da salvare del suo intervento? Sono stati momenti di una tristezza infinita, meno male che c’era il live su DM sennò avrei forse anche smesso a quel punto lì.
La serata in generale inoltre meriterebbe meno di 5, troppo generoso come voto. Avrei bocciato inoltre la Ruggiero che mi ha deluso moltissimo e tutti i presenter, idea che speravo non avessero riconfermato quest’anno.



2. lordchaotic ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 18:47

l’ultimo album della carrà è favoloso, basta canne prima di scrivere gli articoli!!!!!!!! e sarebbe dovuto esser più lungo visto la pena di questo festival. La casta assolutamente evitabile con il siparietto stupido con fazio -.-’



3. Giacomo ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 19:27

D’accordissimo su Cat Stevens. Ho letto che sul sito della rai tra i commenti una signora lo ha definito “filo-terrorista islamico”. Mi domando perché la gente parla quando non sa nemmeno di cosa sta parlando. Cat è uno che ha vinto il premio “uomo per la pace” ed è riconosciuto a livello mondiale per il suo attivismo. Faccio questa riflessione per sollevare un quesito: cosa accadrà stasera con Rufus Wainwright? Salirà sul palco il direttore di famiglia cristiana aizzando il pubblico contro Rufus al grido di “censurate il blasfemo!”?



4. Andrew ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 20:29

Concordo sui voti da 9 a 7!
Il 6 alla Casta è secondo me anche troppo generoso… Ho trovato il siparietto con Fazio di una bruttezza inaudita. Se dovevano movimentare lo show non gli è riuscita questa cosa.
Inoltre alla prima serata avrei dato al massimo un 4 di incoraggiamento. A parte un po’ di movimento e qualche risata dalla solita Littizzetto, per il resto l’ho trovato di una monotonia assurda. A questo contribuiscono pure alcune canzoni, che erano sul filo depressivo.



5. kalinda ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 22:38

ma quanto è brutta la Casta con faccia piena di botox?



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