Si sentiva la mancanza delle colorite esternazioni di Vittorio Sgarbi per intensificare l’attesa per la prima serata del Festival di Sanremo 2014. Ed invece è arrivato, inserendosi nel salotto de La Vita in diretta per difendere una delle ospiti al teatro Ariston questa sera, Laetitia Casta, attaccata da molti opinionisti per il suo snobismo nei confronti dei giornalisti Rai.
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Festival di Sanremo 2014: per Sgarbi i politici sono pagati per non fare un caxxo
La bella francese aveva infatti rifiutato di fare un saluto ai microfoni degli inviati del programma condotto da Paola Perego e Franco Di Mare, atteggiamento già avuto ieri e che le ha procurato l’appellativo di cafona. Ebbene Sgarbi ha preso le sue difese, dicendo che i maleducati sono i giornalisti che aggrediscono le persone mentre camminano ed ha concluso con un “se mi stai sulle palle non ti saluto. E poi i politici, che vengono pagati per non fare un caxxo, intervistati col gelato (un tipo di microfono, nota diDM) non rispondono mai“.
Festival di Sanremo 2014: Baudo e la non-bellezza della Littizzetto
A parlare invece con i giornalisti “d’assalto”, benché con grande fretta, è stata Raffaella Carrà, l’altra grande ospite della prima serata, che ha minimizzato il clamore nato attorno alla sua presenza. La coach di The Voice, informata del fatto che Luciana Littizzetto si è dichiarata emozionata all’idea di esibirsi con lei, ha detto che la signora di questo Festival in realtà “la sa lunga“. Parole un po’ infelici sulla Littizzetto le ha usate poi Pippo Baudo, affermando che “parlare di festival della bellezza quando c’è la Littizzetto mi sembra una bestemmia“.
Baudo ha anche chiarito le dichiarazioni che circolano nelle ultime ore: quando ha parlato di canzoni brutte non si riferiva a quelle in gara quest’anno, che non ha ancora ascoltato, ma a quelle dell’anno scorso. Intanto, Beppe Grillo a parte, la politica non riesce a restare fuori da questa kermesse: l’onorevole Susy Martini di Forza Italia ha parlato della consultazione europea aperta in merito al problema dei fiori a Sanremo. Pare che infatti l’Olanda faccia concorrenza sleale alla città dei fiori spacciando per europei dei fiori a basso costo coltivati in realtà in Africa.