Dopo l’eliminazione di Marco e il ripescaggio di Beatrice cambiano gli assetti all’interno della cucina di Masterchef 3. Nel nuovo appuntamento del talent show, in onda oggi, giovedì 6 febbraio su Sky Uno dalle ore 21.10, per andare avanti e conquistare la finale, gli aspiranti chef dovranno mettere in campo tutta la loro creatività culinaria e strategia di gioco.
Masterchef 3: ospite Philippe Léveillé
Nel quindicesimo episodio i concorrenti si confronteranno con una Mystery Box del tutto inaspettata, che li toccherà e li emozionerà molto da vicino. A seguire i giudici Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich accoglieranno all’interno della cucina di MasterChef, lo chef d’oltralpe Philippe Léveillé (leggi sotto la sua biografia) che ha il merito di aver rivisitato in chiave francese la cucina bresciana. Sarà lui, infatti, l’ospite d’onore dell’Invention Test, durante il quale gli aspiranti chef dovranno vedersela con ingredienti decisamente insoliti.
Masterchef 3: esterna a Comacchio
Per la prova in esterna della sedicesima puntata i concorrenti saranno a Comacchio e si dovranno destreggiare con la tradizione culinaria del luogo. Si cucinerà, infatti, l’anguilla. E, ad essere chiamati in qualità di giudici della prova, saranno proprio gli stessi cittadini della città emiliana, che eleggeranno la squadra vincitrice. Chi sarà eliminato? Ma soprattutto: ce la farà Rachida a salvarsi anche stavolta?
Chi è Philippe Léveillé
Nato a Nantes nel 1963, Philippe ha frequentato l’alberghiero di Saomure prima di avviare una girandola di peregrinazioni in giro per il mondo, spezzate solo dal servizio umanitario nazionale prestato in Somalia, Etiopia e Yemen per la croce rossa nel biennio 1981- 82. Dall’esordio parigino presso l’Hotel Winsor Clovis, lo hanno portato all’Hotel Helton Kennedy di New York, al ristorante Boucairre Meridiane in Martinica, fino al Vis Palace Grand Corniche a Montecarlo. Il cuoco volante non pensa certo di poggiare la toque quando il vento lo spinge alle Maschere di Iseo, dal 1987 al 1991. Dopo un anno all’antico ristorante Ponte di Briolo, invece, il 25 ottobre 1992 approda al Miramonti di Caino presso la famiglia Piscini, che nel 1994 seguirà nella nuova e definitiva stazione del Miramonti l’altro: fine corsa a Concesio.
Qui la grande tecnica di Philippe, che padroneggia l’accademia, si incontra umilmente con il savoir-faire insuperabile di Mary Piscini, che gli trasmette i segreti di piatti cult come il risotto ai funghi e formaggio dolce di montagna, prima di lasciargli definitivamente i fornelli. Philippe, che si dichiara italiano (ma forse capisce bene l’opulenza bresciana proprio perché bretone, insinua Paolo Marchi), non perde occasione per omaggiarla, rivendicando un maggiore riconoscimento per il ruolo delle donne ai fornelli. Con il migliore degli happy end, il matrimonio d’amore si concretizza nella fede che cinge l’anulare suo e della bella Daniela, elegante padrona di casa insieme al fratello Mauro Piscini (biografia da pagina facebook). Ha aperto un ristorante anche ad Hong Kong che a soli due mesi dall’apertura è stato insignito di una stella Michelin.
[MASTERCHEF 3: RACHIDA CI E' O CI FA?]