Renato Brunetta non poteva che scegliere l’invettiva, un genere di per sé molto letterario e dunque adatto a bacchettare Masterpiece. Il capogruppo di Forza Italia alla Camera se l’è presa con il talent show di Rai3 sulla scrittura lamentando un nuovo presunto spreco di denaro da parte del servizio pubblico. L’esponente forzista, in particolare, ha presentato un’interrogazione sul programma al Presidente della commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico.
Brunetta vs Masterpiece: costa più di Che tempo che fa
Partendo dalla considerazione che gli ascolti delle prime due puntate siano stati rispettivamente del 5,14% di share (690 mila telespettatori) e del 3,91% (633mila telespettatori), Brunetta ha attaccato:
“Secondo notizie di stampa ogni puntata di ‘Masterpiece’ avrebbe un costo molto alto che si aggirerebbe intorno ai 180 mila euro, mentre, ad esempio, il costo di una puntata di ‘Che tempo che fa’, programma di prima serata di Rai3, sarebbe pari a circa 150 mila euro. La trasmissione condotta da Fabio Fazio presenta però caratteristiche differenti, poiché, innanzitutto, viene trasmessa in prima serata e registra ascolti più significativi, che si attestano tra l’11-13% di share“
Renato Brunetta contro la produzione esterna di Masterpiece
Un’accusa molto precisa, rivolta ai costi di produzione, che fa ancora più effetto per quel paragone con Che tempo che fa, programma già attenzionato da Brunetta per lo stipendio d’oro attribuito al conduttore Fazio. E, riferendosi di nuovo al tema della produzione (tanto caro al Presidente della Vigilanza, il grillino Fico), l’ex ministro ha commentato:
“In occasione della conferenza stampa di presentazione della trasmissione ‘Masterpiece’ e’ stato affermato che il programma nasce su impulso del direttore di Rai Tre Andrea Vianello. A questo proposito, non si comprende la scelta di attribuirlo ad una casa di produzione esterna, nello specifico la ‘Fremantle’ di Lorenzo Mieli.”
Nell’interrogazione da lui stesso presentata, Brunetta si è chiesto se il presidente della Rai Anna Maria Tarantola e il DG Luigi Gubitosi non ritengano opportuno fare piena luce “in merito alle notizie di stampa relative al costo del programma, sia in rapporto agli ascolti che si stanno registrando, sia rispetto al costo di altre trasmissioni di Rai Tre che segnano ascolti più significativi, con costi inferiori per la Rai“.
Al contempo, il capogruppo di Forza Italia alla Camera ha domandato se i vertici Rai intendano chiarire i criteri per cui si è deciso di assegnare la produzione dello show alla Fremantle “facente capo a Lorenzo Mieli“, e far luce sulla scelta di affidare la pubblicazione del romanzo vincitore alla Bompiani, “del gruppo Rcs Libri, il cui presidente Paolo Mieli è il padre dello stesso Lorenzo Mieli“.
1. tinina ha scritto:
8 dicembre 2013 alle 11:20