14
novembre

AUGUSTO MINZOLINI RINVIATO A GIUDIZIO PER LA VICENDA FERRARIO: “SONO ALLIBITO”

Tiziana Ferrario e Augusto Minzolini

Tiziana Ferrara e Augusto Minzolini

(TM NEWS) Abuso in atti d’ufficio. Per questa accusa il gup del tribunale di Roma ha rinviato a giudizio l’ex direttore del Tg1 e attuale senatore del Pdl, Augusto Minzolini. Il procedimento riguarda proprio il periodo in cui il giornalista era alla guida del telegiornale dell’ammiraglia Rai, l’aver deciso di spostare dalla conduzione Tiziana Ferrario e non averla ricollocata per un determinato periodo di tempo. Gli accertamenti sono stati coordinati dal pm Sergio Colaiocco. La decisione di oggi è del giudice Rosalba Liso.

Augusto Minzolini rinviato a giudizio: ho una sensazione di persecuzione

Il caso è stato sollevato dalla stessa Ferrario che tramite i suoi legali presentò una denuncia. Per questa vicenda nel marzo scorso Minzolini era stato ascoltato dagli inquirenti negli uffici di piazzale Clodio. In quell’occasione aveva sostenuto che le “scelte effettuate nei cambi di conduzione furono fatte in base ad un fisiologico turn over”. Il 14 febbraio 2013 Minzolini è stato assolto, sempre a Roma, dall’accusa di peculato per il presunto utilizzo improprio delle carte di credito aziendali a lui affidate. Il processo a carico di Minzolini comincerà l’8 aprile prossimo, davanti ai giudici della IV sezione. Il suo difensore, l’avvocato Fabrizio Siggia, ha spiegato: “Rimaniamo convinti della validità delle nostre ragioni. Dimostreremo in dibattimento la validità di quanto sosteniamo”.

“Sono allibito, questa decisione di rinviarmi a giudizio non posso dire che non me l’aspettavo, ma mi lascia una sensazione di persecuzione per quanto ho fatto al Tg1″.

Così ha detto l’ex direttore della testata Rai e senatore Pdl, Augusto Minzolini, dopo la pronuncia del gup Liso del tribunale di Roma.

La realtà è che in questo Paese diventa penalmente rilevante se uno punta al rinnovamento e decide di fare largo ai giovani – ha proseguito – Io quando sono arrivato al Tg1 ho assunto 18 precari senza tener conto del loro orientamento politico. Non li avevo certo messi io, ma i direttori che mi avevano preceduto”.

Rispetto alla vicenda oggetto del processo, Minzolini ha sottolineato:

“Tiziana Ferrario da 28 anni, cioè quattro generazioni di giornalisti, erano in video e voleva continuare a starci. Vorrei sapere, alla luce di questo rinvio a giudizio per abuso d’ufficio, quali sono i diritti e i doveri di un direttore. Qualcuno me lo spieghi”.

L’ex direttore ha poi spiegato:

“Tornassi indietro rifarei tutto quanto ma la realtà è che in questo Paese espressioni del tipo ‘largo ai giovani o diamo una chance ai giovani’ non hanno senso e fondamento. Prima di me e dopo di me, mai nessun direttore era finito a giudizio per aver cambiato qualcosa nelle conduzione di un telegiornale. Avrei potuto arrivare in Rai e fare il passacarte”.

Augusto Minzolini rinviato a giudizio: le dichiarazioni della Ferrario

La Ferrario che è restata distante da Minzolini fuori dall’aula e con cui non ha scambiato nemmeno un saluto, ha detto:

Spero che questa decisione serva a tutti i colleghi della Rai. Quanto è accaduto al Tg1 non deve ripetersi. Un tg del servizio pubblico ha il dovere di informare rispettando il pluralismo e tutte le notizie devono essere date in maniera completa”.



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19 Commenti dei lettori »

1. Nina ha scritto:

14 novembre 2013 alle 13:35

Cose da pazzi, ma d’altronde si sa, siamo in Italia.



2. pig ha scritto:

14 novembre 2013 alle 14:53

E’ una chiara persecuzione. Se ora un direttore non può cambiare neppure i volti del tg. Siamo al ridicolo veramente



3. comare ha scritto:

14 novembre 2013 alle 15:06

In effetti solo in Italia certa gente sta in Parlamento piuttosto che in luoghi più consoni. Proporrei un’isola privata per tutti i poveri perseguitati d’Italia. Solidarietà e tanti cuori.



4. Nina ha scritto:

14 novembre 2013 alle 15:16

beh, ci mancava donna Prassede…



5. comare ha scritto:

14 novembre 2013 alle 15:21

Mandi Nina! :D



6. marcko ha scritto:

14 novembre 2013 alle 15:26

una delle tante assurdità della legge italiana….



7. Nina ha scritto:

14 novembre 2013 alle 16:11

Mandi comare! Se è così cortese mi spiega dove e perchè dovrebbe stare Minzolini.



8. Fafo1970 ha scritto:

14 novembre 2013 alle 17:18

forse Minzolini il cui impegno maggiore è stato quello di sperperare le carte di credito aziendali con cene e amenità varie, non sa che il turn over si effettua in caso di pensionamento …purtroppo non esiste piu’ in questo paese il senso del reato e si fanno passare per perseguitati dei balordi….



9. comare ha scritto:

14 novembre 2013 alle 18:21

Appunto, Fafo. Vaglielo a spiegare a questi eroici protettori dei perseguitati e martoriati. Tutte vittime sono. Ormai seguire le regole e rispettare la legge è un vezzo per pochi perbenisti, pare.



10. Nina ha scritto:

14 novembre 2013 alle 18:30

Tempo fa si commentava la notizia dell’assoluzione di Minzolini riguardo alle carte di credito. C’era chi minimizzava dicendo che in fondo non era un problema lo screditamento effettuato, in fondo era assolto e riabilitato. Col cavolo! Basta leggere l’ultimo messaggio per capire i danni che si ricevono da queste cose. Non parliamo poi del fatto che ci lascia anche andare a supposizioni sulle leggi pur non essendo dei giuristi.



11. Nina ha scritto:

14 novembre 2013 alle 19:00

donna Prassede sa sempre quali sono le regole.



12. hotboy ha scritto:

14 novembre 2013 alle 19:37

Se consideriamo dove siede oggi Minzolini, forse chi gli contestava un TG estremamente fazioso non aveva tutti i torti.



13. comare ha scritto:

14 novembre 2013 alle 23:37

Andiamoci tutti a leggere le motivazioni dell’assoluzione e facciamoci due risate. Il suo non è stato considerato peculato perchè la Rai non è stata considerata azienda pubblica in quella sentenza. Un’azienda che chiede il canone ai cittadini e che fa servizio pubblico improvvisamente, solo in quel caso, non è più pubblica. Giuro che ho riso per tre giorni. Senza contare che i soldi spesi sono stati prontamemte restituiti. Altro segno di innocenza, chiaro a tutti eh.
Come quelli che dicono che Berlusconi è sempre stato assolto tacendo su prescrizioni e leggi ad personam.
L’ho detto. Mi cadete sui fondamentali e non c’è nemmeno gusto a discutere. Che pazienza….



14. Nina ha scritto:

15 novembre 2013 alle 10:17

comare: sono allibita. Non ho mai letto tante castronerie in quattro righe accompagnate oltrettutto da immotivato orgoglio. Ma credi davvero ciò che scrivi? Sei davvero davvero convinta?



15. Fafo1970 ha scritto:

15 novembre 2013 alle 10:40

d’altronde solo in Italia gli scranni del parlamento sono pieni di condannati…



16. comare ha scritto:

15 novembre 2013 alle 11:13

Fafo, questo perchè soprattutto negli ultimi 20 anni essere eletto deputato o senatore viene considerato un premio o una moneta di scambio per favori eccellenti o mercimonio (trad. regalo l’immunità e permetto di vivere al di sopra della legge a collaboratori, lecchini, escort e dementi senza quid). La cosa peggiore è vedere gli italiani quasi anestetizzati e abituati, come se fosse normale.
Nina, ok. Tu rimani allibita ma stai serena. Hai ragione tu, sempre (assecondiamoli).



17. Nina ha scritto:

15 novembre 2013 alle 11:20

comare: veramente sei tu quella che ormai ha perso ogni capacità di giudizio.



18. Fafo1970 ha scritto:

15 novembre 2013 alle 12:30

e c’è chi ancora difende questi cialtroni…



19. Nina ha scritto:

15 novembre 2013 alle 13:44

comare: tralaltro non so nemmeno dove tu abbia letto le motivazioni, ma ti comunico che sono inesatte. Hai fatto un minestrone con altre cose che riguardano il reintegro.

Per chiarire, per quelli come te che si sentono tanto furbi.
E allora – e non è la prima volta – chiedono: oooh, oooh, oooh, ma perché Minzolini ha restituito i soldi?
Urca, che domandona!

Facciamo conto che tu, comare, mi consegni la tua carta di credito perché devo fare una commissione per te, e dunque la utilizzerò per pagare le spese della mia trasferta, che abbiamo calcolato in 200 euro. Mettiamo che io ne spendo 800.
Tu ovviamente ricevi l’estratto conto della tua carta, e non mi dici niente per 2 anni, dopodiché mi chiedi la restituzione dei 600 euro. Il che faccio senza batter ciglio.

lo spiega lo stesso minzolini:

«La carta mi era stata data come compensazione per interrompere la mia collaborazione con Panorama.
Dopo 18 mesi, alla vigilia del 14 dicembre, ovvero del voto che nella testa dell’opposizione doveva mandare sotto il governo, qualcuno si accorge che la cosa non è compatibile con la politica aziendale. Ma è una carta di credito: OGNI MESE ALLA RAI ARRIVAVA IL RESOCONTO.
E tra l’altro il problema era di procedura, perché con quella carta io ci ho pagato solo pranzi e cene, ma non avevo segnalato i nomi delle persone con cui ho mangiato.
Insomma, ALLA FINE MI CHIEDONO DI RIDARE I SOLDI.
IO RESTITUISCO I SOLDI, quindi la Rai non avvia neanche l’inchiesta disciplinare.
Anche la Corte dei conti rinuncia.
INVECE L’ITALIA DEI VALORI, UN PARTITO POLITICO, FA UN ESPOSTO IN PROCURA A ROMA. Ecco perché parte l’indagine. E il bello è che qualcuno, prendendo l’esposto dell’Idv da cui discende l’avviso di garanzia, pensa bene di chiedere la mia sospensione. Se questo non è strumentale…»

Che dici, comare, adesso il quadro sarà più chiaro per voi?
Ma forse ancora no.



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