Ci aveva già conquistato nel 2007, quando l’album “Life in cartoon motion” aveva venduto quasi otto milioni di copie in tutto il mondo ma, ora che è stato adottato dall’Italia e da X Factor, possiamo dire di aver definitivamente capitolato. Parliamo di Mika, il primo giudice internazionale del talent canoro di Sky Uno, che ha saputo ammaliare il pubblico italiano con una classe e un umorismo davvero notevoli.
Mika a Deejay Chiama Italia
Eppure non basta la sua ingenua euforia e il poliglottismo per etichettare Mika come un artista completo, perché l’artista vero è quello umano e, nella chiacchierata con Linus e Nicola Savino a Deejay Chiama Italia di ieri, è arrivato per lui il momento di aprirsi e svelare le sue debolezze. Scopriamo così che gli anni della scuola non sono stati facili, tanto per via del bullismo, di cui è stato vittima, quanto per una grave forma di dislessia, non ancora del tutto curata.
“Si, sono molto dislessico. Io non posso scrivere con la penna, ma solo con la tastiera. Da piccolo ho cambiato scuola tre volte, prima in Francia e dopo in Inghilterra, e lì mi hanno bocciato. La musica per me ha cambiato tutto e, grazie a lei, ho potuto fare qualcosa di buono”.
Un’infanzia difficile, segnata, oltre che dai problemi dietro i banchi di scuola, anche dal rapimento del padre. Da qui la voglia di mettersi in gioco, di trovare la strada giusta per zittire gli insegnanti e i bulli e di fare della musica, l’arma perfetta per affermarsi e avere fiducia in se stesso.
“Dopo aver lavorato nella musica, a 11 anni, ho scoperto l’Opera e ho cantato un’opera di Strauss a Londra. Dopo di allora, la scuola è stata molto più tranquilla per me”.
Un professionista, un grande cantante e, immaginiamo, un giudice giusto ed equilibrato che, dopo essersi accaparrato un agguerritissimo Team delle Under Donne, promette di raggiungere ottimi risultati in questa edizione di X Factor. D’altronde, come ha avuto modo di dichiarare più volte, “un cantante non dovrebbe esibirsi per compiacere il suo ego o per assecondare l’audience”.
1. griser ha scritto:
18 ottobre 2013 alle 21:40