Diciamolo, maghi e streghe non passano mai di moda. Ce ne siamo accorti nel 1987, quando Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer combattevano contro il diabolico Jack Nicholson; nel 1998, quando le sorelle Halliwell scoprivano i propri poteri magici sfidando il Male più oscuro; nel 2001, quando il giovane Harry Potter si dilettava fra partite di Quidditch e mastodontici scacchi e, ora, in American Horror Story Coven, quando le streghe 2.0 di Ryan Murphy cercano di sopravvivere e di controllare il proprio “dono”.
Gli ingredienti ci sono tutti: droga, sesso, amore, tortura e, naturalmente, magia. Se Jessica Lange ci appare ancora schiava di una personaggio intrappolato nella sensualità e nella malvagità più palpitante, le vere rivelazioni di questa stagione, almeno stando al primo episodio, sembrano essere due: Kathy Bates e Taissa Farmiga. Se la prima, già ammirata nel thriller L’ultima eclissi, è una pericolosa dama dell’800 ossessionata dall‘eterna giovinezza e dai bagni nel sangue dei suoi schiavi, la seconda sembra davvero la protagonista indiscussa del nuovo racconto di FX. L’ex interprete di Violet Harmon nella prima stagione, è ora Zoe Benson, una giovanissima strega in erba pronta a farsi addestrare in un’antica e rinomata scuola di stregoneria. Hogwarts? No, ma la storica Accademia di Miss Robichaux. Il suo amore per Evan Peters, dapprima il problematico Tate, e, ora, l’intrepido Kyle Spenser, continua a non destare particolari sorprese, se non per la fine del loro rapporto sul nascere a causa di uno spettacolare incidente mortale.
Sarah Paulson, invece, abbandona i panni dell’impressionante Lana di Asylum per un ruolo più composto e ordinato: quello di preside della Scuola di magia, Cordelia Foxx. Lily Rabe, il diavolo incarnato della scorsa stagione, si è poi ridotta a un’iniziale comparsata finita immediatamente con la morte sul rogo, anche se siamo convinti di rivederla presto esercitare la sua “arte di resurrezione”, così come la tenebrosa Delphine LaLaurie interpretata dalla Bates e avvelenata a tradimento dalla storica rivale in amore. Certo, parliamo di una serie supportata da una fotografia minuziosamente studiata, da una scrittura impeccabile e da personaggi controversi e interessanti, eppure ci sembra che Ryan Murphy abbia, ancora una volta, gettato troppa carne sul fuoco. Come andrà a finire?Vero è che Jessica Lange e Kathy Bates potrebbero benissimo reggere la serie da sole per via delle loro interpretazioni da brivido e della loro volontà di mettersi in gioco ancora una volta, il tutto mentre Coven inizia, pian piano, a prendere vita. Il timore è sempre quello di perdere la bussola e di concludere l’epopea come successe in Lost, con molti interrogativi rimasti insoluti. Sarà anche il caso di American Horror Story Coven? Intanto, il pubblico americano sembra aver gradito il debutto della terza stagione accogliendola con ben 5.540.000 spettatori sintonizzati sul canale FX.
1. carlo ha scritto:
12 ottobre 2013 alle 12:16