“L’unica novità di Raidue”, a detta della sua conduttrice, Monica Setta, che così ha esordito questo pomeriggio a Il Fatto del Giorno, l’approfondimento giornalistico che da oggi fino a giugno, dal lunedì al venerdì, seguirà a ruota le rubriche del Tg2 delle 13.00. “I fatti, in diretta, rigorosamente separati dalle opinioni: questo è il nostro slogan”, ha detto sempre Setta, ma stavolta in conferenza stampa. E l’ansia, Monica, dove la mettiamo? Un’ansia palpabile, una corsa da velocisti su rettilineo – sigla del programma è il Bartali di Paolo Conte, d’altronde -, dettata dalla volontà di comprimere in tre quarti d’ora scarsi, fortunatamente senza stacchi pubblicitari – almeno quello! -, tanta di quella carne al fuoco che Vespa ci camperebbe per una buona settimana.
E invece, in questi tre quarti d’ora scarsi di trasmissione, Monica Setta parla, a ritmo come non mai incalzante: dei caduti di Kabul – e delle loro famiglie, dell’eccezionale commozione degli italiani (e mica siamo bestie, comunque), delle posizioni contrastanti di governo e di parte dell’opposizione, dei perché della missione (“di pace”, come ha tenuto a sottolineare più volte), e ci lancia pure un sondaggio finito col 65% del pubblico a favore del nostro ritiro dall’Afghanistan; dell’omicidio di Saana a Pordenone - e del padre sciagurato, della madre edotta dall’imam locale, delle sorelline, dell’integrazione dei musulmani in Italia, di integralismo religioso, e ci infila anche un pò di ggente che di fronte alla domanda “Come reagirebbe se sua figlia frequentasse uno straniero” risponde con cose tipo “Se lui è un bravo ragazzo, mi basta che lei sia felice“ (e mica siamo bestie, ribadiamolo); e intervista Paolo Ferrero, il segretario di Rifondazione Comunista. In pratica, un quarto d’ora a ‘fatto’.
Il bello è che in questi tre quarti d’ora scarsi Monica Setta trova anche il tempo per ascoltare le opinioni (ma lo slogan non era “fatti, non opinioni”?) di un parterre quanto mai affollato: il redivivo Raffaele Morelli e la super-rediviva Enrica Bonaccorti, Simona Izzo, gli onorevoli Pdl Saltamartini e Capezzone, la segretario Ugl Renata Polverini e la sempre tanto discussa Debora Serracchiani, PD. Tante di quelle teste pensanti – e parlanti - che ce ne sarebbe per far finire tutto in cagnara.
E invece Setta è miracolosamente brava nel tenere le fila del discorso, non scade nell’infotainment all’italiana, non eccede (non ce ne sarebbe tempo, poi), ma inevitabilmente non approfondisce abbastanza temi di primo piano (ché non c’è tempo, ovvio). Il Fatto del Giorno scorre molto veloce, e non si è ancora capito se questo sia il suo limite, o magari proprio la sua virtù.
1. lil'j ha scritto:
21 settembre 2009 alle 16:46