25
settembre

SOS TATA SOTTO ACCUSA: L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PEDIATRI CONTRO TATA LUCIA

Lucia Rizzi

Il metodo Joe Frost ha colpito ancora. La più terribile delle tate, protagonista di un programma di Real Time che insegna ai genitori come far rispettare con fermezza le regole ai figli capricciosi, deve aver influenzato il lavoro dell’italiano SOS Tata, programma di La7 e Fox Life ben più soft ed umano del suo. Almeno fino ad oggi.

SOS Tata: Accusata la puntata del 14 settembre 2013

Sì, perché la dolcissima (in video) Tata Lucia Rizzi, immagine da nonnina paziente e testimonial della crema spalmabile alla nocciola più amata d’Italia, avrebbe cambiato metodi. Messa da parte la ferma ma sorridente pazienza, nella puntata andata in onda (in replica) il 14 settembre 2013 ha convinto una mamma a tenere chiuso il figlio di un anno nella sua camera per farlo addormentare da solo, lasciandolo piangere disperato e senza conforto e scioccando anche il fratellino più grande, che, impotente, si tappava le orecchie.

L’associazione culturale pediatri condanna i metodi educativi di Tata Lucia

La scena ha toccato l’Associazione culturale pediatri (ACP) che, insieme ad altre associazioni, ha pensato bene di contattare il Garante per la protezione dell’infanzia e dell’adolescenza sottoponendo il caso e definendo “diseducativi” i metodi del programma e della tata che, tra i tre protagonisti “educatori”, rappresenta un po’ l’immagine simbolo dello stesso.

“[...]La pretesa che un bambino piccolo si addormenti da solo e dorma per tutta la notte senza richiedere la presenza e il contatto dell’adulto, oltre ad essere anti-fisiologica ed irrealistica, può provocare confusione nei genitori e grande stress nei bambini. Questi metodi possono minare fin dalla primissima infanzia la fiducia negli adulti e quindi in se stessi e interferire con lo stabilirsi di una sana relazione genitori-figli[...] Soprattutto, poi, pensiamo che puntare la telecamera su di un bambino piccolo, solo, stravolto, terrorizzato, e trasmetterlo indiscriminatamente a milioni di telespettatori, sia una violazione della dignità e dei diritti del bambino, compreso quello dei bambini che magari stavano guardando la tv a casa”

Non si è fatta attendere la reazione del Garante Vincenzo Spadafora, che ha invitato “i responsabili di La7 e della società Magnolia, produttori della trasmissione ‘SOS Tata’, ma più in generale tutto il mondo dell’informazione e dell’intrattenimento, al rispetto dei principi che loro stessi hanno sottoscritto” (si riferisce alla Carta di Treviso e al Codice di autoregolamentazione tv e minori) ed ha “provveduto a informare il Comitato media e minori, con il quale auspico di avviare un’azione congiunta volta a sensibilizzare quanto più possibile il mondo dei media per evitare episodi del genere”. Episodi che definisce, inoltre, dettati da “leggerezza e superficialità” e che andrebbero evitati anche coinvolgendo esperti per supervisionare il contenuto delle trasmissioni.

Insomma, dopo bambini protagonisti di talent show, bambine truccate come modelle navigate, adolescenti viziati per i quali le madri ancor più viziate organizzano feste da mille e una notte sfidando il buon senso, c’è chi apre ufficialmente il dibattito sull’esposizione “di bambini nei reality show a situazioni umilianti e diseducative“. Bisogna vedere cosa penserà della tardiva – visti gli anni della trasmissione – protesta il severissimo Moige, che insieme al Codacons considerava SOS Tata uno dei suoi fiori all’occhiello.



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23 Commenti dei lettori »

1. Anon ha scritto:

25 settembre 2013 alle 20:09

Meglio adottare queste strategie che schiaffeggiare i propri figli, come fa la maggior parte dei genitori.



2. fill ha scritto:

25 settembre 2013 alle 20:10

oh meno male che si muove qualcosa x fermare queste saccenti che pensano in una settimana di fare ‘o miracolo!
non capisco che cavolo di programma e’ e soprattutto non saranno certo loro a cambiare le cose.
pretendere che un bimbo piccolo pianga fino allo sfinimento, che idiozia.
molti di noi hanno passato anni con i figli nel lettone, certo NON SI FA bla bla bla…e’ un sacrificio, ma se vuoi dormire qualche mezzora SI FA ECCOME!!!
ma veramente una coppia o un genitore ha bisogno di loro? ma x favore, l’esperienza si fa sul campo.



3. Anon ha scritto:

25 settembre 2013 alle 20:22

@fill:
Se il programma non ti piace, non lo guardare.

“molti di noi hanno passato anni con i figli nel lettone”. Sbagliato. I figli non devono dormire nel proprio letto (1) per motivi di sicurezza (nel sonno potresti girarti e schiacciare tuo figlio e (2) perché tuo figlio poi si abituerà e ci vorrà venire ogni giorno.

Per anni si pensava che i figli andavano educati schiaffeggiandoli (alcuni lo fanno tuttora). Poi finalmente si è capito che non è quello il modo giusto.

“e’ un sacrificio, ma se vuoi dormire qualche mezzora SI FA ECCOME!!!”
L’obiettivo del programma è proprio quello di farti vedere come insegnare a tuo figlio a dormire nel suo letto, così puoi dormire tutta la notte e non solo qualche ora.

“l’esperienza si fa sul campo”
È vero, ma molti per farsi l’esperienza sul campo hanno commesso errori grossi di cui poi si sono pentiti.

Rifletti: noi potremmo guidare l’automobile facendo esperienza sul campo. Ma quanti incidenti succederebbero? È per questo motivo che sono nate le autoscuole!



4. Gabriele90 ha scritto:

25 settembre 2013 alle 20:44

Se sono questi i comportamenti da incolpare siamo apposto! Che si indignino per cose ben più pesanti.. Ridicoli



5. tinina ha scritto:

25 settembre 2013 alle 20:59

Anon

Non condivido in toto quello che dici, io mi foglio, quelle volte che me lo chiedeva o magari aveva la febbre, lo facevo dormire nel lettone (certo non quando era appena nato o aveva pochi mesi, qui sono d’accordo con te che potrebbe essere pericoloso) e non ha mai fatto capricci. Certo, poi dipende anche dal carattere del bambino: quando andavamo al supermercato non si è mai permesso di prendere qualcosa o di farsi venire le crisi isteriche perché voleva a tutti i costi un dolce o altro (vedo certe scene ai supermercati che mi fanno venire i capelli dritti!) ma se gli dicevi “lo vuoi questo?” lui rispondeva di sì e allora come facevi a negarglielo? Piuttosto quello che mi sono sempre chiesta vedendo questo programma è: possibile che ci siano così tanti bambini posseduti? No, perché per me non sono mica normali!



6. fill ha scritto:

25 settembre 2013 alle 22:04

lo so bene che ci sono bambini che prendono sberle e questo mi manda in bestia, il programma non mi piace e comunque decido io se guardarlo x criticarlo o meno, siamo in un paese libero. resto del parere che ogniuno si comporta come meglio crede, pensando di fare bene, magari sbagliando. la mia esperienza sul campo mi dice che va bene cosi’, senza bisogno di una settimana di stage.
dovrebbero far vedere anche il dopo-tata, quello si che mi piacerebbe guardarlo.
e comunque sempre la solita solfa “se non ti piace non guardare ecc.ecc…” infatti lo guardo poco giusto x rafforzare la mia tesi e come ho gia’ detto x criticare bisogna guardare



7. cla ha scritto:

26 settembre 2013 alle 00:23

Secondo la tata il bambino deve dormire da subito nella sua stanza.bene io.ho seguito il consiglio col risultato che una notte non l ho sentito piangere talmente ero stanca.ora mio figlio dorme nella mia stanza ma nella sua culla e al minimo suo svegliarsi io lo sento.ogni mamma sa come fare.condivido quando da consigli sui capricci dei bambini a volte e bene farglj piangere un po quando li fanno ma sul far piangere una creatura d un anno per la messa a letto no,non lo condivido!



8. cla ha scritto:

26 settembre 2013 alle 00:28

E aggiungo:si sa che i bambini hanno mille risvegli durante la notte,può essere un brutto sogno,sete o qualsiasi altra cosa…non s può pretendere d dormire tutta la notte,essere genitori non e’tutte rose e fiori e c vuole molta pazienza



9. Anon ha scritto:

26 settembre 2013 alle 10:41

@tinina: Infatti SOStata è nato proprio per risolvere i problemi dei genitori che hanno figli con crisi isteriche.

È ovvio che a tuo figlio gli dici “lo vuoi questo?” lui risponde di sì. Semplicemente tu non dirgli niente.

@fill: SOStata non dura una settimana. La tata rimane con la famiglia 3-4 mesi. Ti dicono che rimane una settimana per costruire la singola puntata di 60 minuti, altrimenti durerebbe un’eternità.

Ti ho già detto che non sempre è conveniente andare “ad esperienza”. Noi potremmo guidare l’automobile facendo esperienza sul campo in mezzo alla strada. Ma quanti incidenti succederebbero? È per questo motivo che sono nate le autoscuole!

@cla: Ricordati che i comportamenti che i bambini hanno ora rispecchiano le abitudini che hanno avuto in passato.
Magari adesso il bimbo piangerà un po’ dormendo da solo, ma poi dopo un po’ si abituerà e sarai contenta che non farà capricci per venire nel lettone.



10. Lami ha scritto:

26 settembre 2013 alle 11:57

…è solo ultimamente che i genitori si stanno preoccupando di tutte queste “piccolezze”.. quando ero piccina io (ho 33 anni) se facevo i capricci e non volevo dormire i miei genitori mi lasciavano “nel mio brodo” finche’ non mi addormentavo…e non sono mica morta ne’ ho avuto traumi infantili, suvvia! La verità è che i genitori oggi NON SANNO FARE I GENITORI e si perdono tra tutte queste piccole mille paranoie. Fatevi un esame di coscienza, che in giro vedo solo bambini che calpestano la dignità dei genitori e li trattano come stracci…riprendetevi il vostro ruolo e meno moine, grazie!



11. marcko ha scritto:

26 settembre 2013 alle 12:04

@ Anon
ma figurati se stanno nelle case della gente per 3/4 mesi..
ma dove le prendi certe informazioni….?…….



12. elena ha scritto:

26 settembre 2013 alle 12:04

@lami: esatto in sintesi e’ cosi’. se poi oltre i capricci ci sono bambini che prendono a parolacce la mamma (visto stamattina in cartoleria), beh penso che ogni tanto un sano calcio nel …. non guasterebbe. penso che in giro ci sarebbero meno tamarri/e perche’ questi “piccolini” poi crescono e se non si riesce a gestirli da subito, poi non c’e’ tata che tenga.
e’ un mestiere non facile e spesso si sbaglia pensando di fare bene, ma l’educazione e’ alla base.



13. Lami ha scritto:

26 settembre 2013 alle 12:22

Elena: hai assolutamente ragione… io da piccola di schiaffi ne ho presi, ed alcuni devo dire meritatamente, ma non c’è piu’ rispetto per il ruolo del genitore già da parte del genitore stesso… se facevo una “marachella” mi bastava lo sguardo di mio padre per impietrirmi…ora giocano tutti a fare i genitori-amici e si fanno sbeffeggiare dai bimbi… idioti.



14. Luna90 ha scritto:

26 settembre 2013 alle 14:29

Povera Tata Lucia :(



15. cla ha scritto:

26 settembre 2013 alle 16:23

@anon:mio figlio non ha neanche 4 mesi ovvio che abbia bisogno ancora della su mamma.cmq non dorme con me nel letto e mai c dormira.quando Sara il momento opportuno verrà trasferito nella sua cameretta ma a tempo debito.ogni bambino ha i suoi tempi.



16. Anon ha scritto:

26 settembre 2013 alle 17:22

@marcko: l’ho letto in un commento su Facebook di Tata Adriana.
Tu davvero credi che in una settimana la tata ti “trasforma” un bambino? E che cos’è, una maga?

E ti dico un altro piccolo segreto: non è solo la tata a “sistemare” le cose. La tata collabora con un gruppo di pediatri, psicologi e altri esperti, che però rimangono “dietro” le telecamere e compaiono solo nei titoli di coda.

@cla: E fai benissimo.



17. tinina ha scritto:

26 settembre 2013 alle 17:40

Anon # 9

Certo che non dico niente a mio figlio, ha 20 anni! La figlia di mio fratello ha la stessa età di mio figlio e ogni volta che diceva o faceva qualcosa che mia cognata, da buona neo-mamma ansiosa, non capiva andava subito a leggere la soluzione in un libro. Ecco, io penso solo che la teoria sia bella ma poi si scontra con la realtà e a volte è meglio procedere di istinto!



18. Emy ha scritto:

27 settembre 2013 alle 09:55

Sono mamma e il mio lavoro mi porta ad affrontare situazioni simili a quelle di Tata Lucia.
Sono perfettamente d’accordo con quanto sostenuto dall’associazione dei pediatri.Il metodo utilizzato da tata Lucia è il famoso metodo “Fate la nanna” di Estevil,metodo ormai superato e giudicato dalla gran parte della comunità scientifica potenzialmente dannoso per lo sviluppo psico-fisico del bambino.
Non entro ulteriormente nel merito della questione,tengo solo a precisare che trasmissioni come queste sicuramente non possono risolvere a distanza problematiche familiari specifiche .I pediatri di fiducia e gli esperti del settore (psicologi e pedagogisti) rimangono sempre i punti di riferimento più autorevoli a cui affidarsi in situazioni del genere e/o per discutere delle strategie educative da adottare in ambito familiare.
ormai esistono tutorial per tutto,è vero,ma non certo per fare i genitori!



19. Anon ha scritto:

27 settembre 2013 alle 13:51

@Emy: c’è una piccola differenza: i pediatri di fiducia e gli esperti del settore (psicologi e pedagogisti) si pagano, la TV ed Internet no.



20. Emy ha scritto:

27 settembre 2013 alle 15:46

Il pediatra di famiglia non si paga,come il medico di base.Prende in carico il bimbo /a fino ai 14 anni.Si tratta di medici convenzionati con il S.S.N.
Nel caso in cui vi sia la necessità di rivolgersi ad altri professionisti (psicologi,psicomotricisti,neuropsichiatri)e non si hanno i mezzi economici per consultarli privatamente,basta rivolgersi alla Asl di zona (consultorio o servizio di neuropsichiatria infantile).Ci si puó rivolgere anche ad enti no profit presso i quali poter trovare pedagogisti,puericultrici,espertein allattamento,ecc che operano gratuitamente…per conoscerli basta contattare l’ufficio Servizi Sociali del proprio comune di appartenenza, o più semplicemente farsi un giro su internet utilizzando un buon motore di ricerca.
La tv non si paga,è vero,ma le soluzioni standardizzate non hanno alcun valore scientifico… un po’ come curarsi una patologia grave consultando internet o guardando il dr.oz



21. Anon ha scritto:

27 settembre 2013 alle 17:22

@Emy
Certo, perché il pediatra con tutti i pazienti che ci sono in sala d’attesa si mette a spiegarti cosa devi fare quando tuo figlio non dorme…
Ma su che pianeta vivi?
Il pediatra già è tanto se visita il bambino e gli prescrive le medicine…

Non sono d’accordo che le soluzioni standardizzate non hanno valori scientifici; sono frutto comunque di studi e risultati oggettivi che sono stati dimostrati nel corso degli anni.

Tutta la medicina moderna è fatta di soluzioni standardizzate.
Hai mal di gola, mal di testa, dolore alle articolazioni e febbre, ed è inverno? Hai l’influenza. Stai a letto, mangia frutta e verdura, bevi tanto e se la febbre è alta prendi un antipiretico.



22. Emy ha scritto:

28 settembre 2013 alle 12:18

@anon
Vivo e lavoro nel mondo degli operatori che si occupano della tutela della salute dei minori,quindi so quello che asserisco e in più sono una mamma.
Il pediatra di famiglia è tenuto ad ascoltarti anche se si hanno dei dubbi riguardo a tutta la sfera che riguarda la cura del minore,comprese le strategie educative da adottare nelle situazioni concrete.
Fortunatamente i medici in generale ed i pediatri in particolare,non sono tutti come li descrivi tu.Poi se dovesse capitare di incontrarne uno del genere,il cittadino consapevole e informato,può sempre scegliere di cambiarlo,anzichè lamentarsi.
I ragionamenti qualunquistici e semplicistici lasciano il tempo che trovano come le soluzioni standardizzate da te tanto decantate,quelle che esulano dal caso concreto.
A questo punto perchè non rinunci al medico di base e ti curi con internet o con medicina 33?
E se ti capita un problema legale,guarda forum o verdetto finale oppure consulta il web!!!Chissà quali risultati otterresti!
Da quello che scrivi per te le lauree e le specializzazioni sono degli optional,tutto possiamo fare tutto con internet e con la tv.
Aboliamo le università a questo punto!!!
E questo sarebbe il mondo reale??



23. Anon ha scritto:

28 settembre 2013 alle 14:34

@Emy: non sto dicendo che non bisogna rivolgersi a degli esperti quando si ha un problema.
Quello che voglio dire è con la TV e Internet si può ascoltare il parere e i consigli di esperti senza andarci di persona. È ovvio che nulla potrà mai sostituire una visita fatta di persona, però se una cosa detta da un esperto in TV o su Internet funziona per il mio problema, io la applico. In questo modo avrò risolto il mio problema senza perdere tempo nè soldi.

Se ho preso una multa per divieto di sosta e su Internet leggo le istruzioni di un avvocato su come farsela annullare, io seguo le istruzioni senza andare di persona da un avvocato e mi faccio annullare la multa.



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