Chi era Norman Bates prima che Marion Crane rubasse i 40.000 dollari dal suo capo, trovasse rifugio nel suo Motel e incrociasse, sventuratamente, la sua esistenza concedendosi l’ultima, terribile doccia della sua vita? Ebbene, Bates Motel, la serie trasmessa sull’emittente statunitense A&E e, dallo scorso venerdì da Rai2, risponde a questo interrogativo affidandosi a una scrittura impeccabile, a interpretazioni che rasentano la perfezione e a un gioco chiaroscurale davvero soddisfacente, ma andiamo con ordine.
Norman Bates, interpretato dall’August Rush Freddie Highmore, è un adolescente solo e insicuro, dalla mente brillante e dall’amore viscerale per la madre Norma (una straordinaria Vera Farmiga, sorella di Taissa Farmiga, interprete di American Horror Story), autoritaria, gretta e algida con il suo piccolo. La decisione di trasferirsi in Arizona e di acquistare all’asta un Motel strappandolo alle grinfie dell’ubriacone Keith Summers è l’incipit di una storia che sviscererà sempre più gli equilibri labili della famiglia, dal bigottismo imperante di Norma all’incapacità di opporsi di Norman. Ed è così che la madre nega al figlio i più semplici piaceri della vita, dall’iscrizione a un corso di atletica all’uscita con le ragazze, accendendo, in Norman, la fiamma della gelosia e dell’insoddisfazione. L’arrivo improvviso del fratellastro Dylan, bullo e manesco, non farà altro che peggiorare le cose acuendo l’ossessione del ragazzo per sua madre e difendendola da qualsiasi corteggiatore molesto, il vice-sceriffo Zack Shelby in primis.
Non solo il filo conduttore del complesso edipico dei Bates, ma anche sottili sotto-trame, come un mercato clandestino della prostituzione e una piantagione di marijuana sorvegliata da bracconieri senza scrupoli, arricchisce Bates Motel di particolari enigmatici e di una notevole suspense. Nota dolente? Una e non trascurabile. Ci riferiamo alla volontà di ambientare il prequel di Psycho ai giorni nostri, creando un’incoerenza spazio-temporale non indifferente. Dapprima vediamo un maniero e vestiti anni ‘60, e poi vediamo un i-phone con tanto di collegamento su Whastapp. Non sarebbe stato meglio conservare l’atmosfera sinistra e ovattata di quegli anni restando fedele al romanzo di Robert Block, nonché al capolavoro di Hitchcock?
Il debutto di Bates Motel ha raggranellato il 4,36% di share. Un risultato negativo, condizionato anche dalla serata di messa in onda (il venerdì dopo una serie totalmente diversa come NCIS Los Angeles), tale da determinare lo spostamento, a partire da stasera, alle 22.40. Non solo per esigenze di palinsesto – dovute allo spostamento di Virus al venerdì – dalla settimana prossima – come rivelato da Antonio Genna – Rai 2 ha deciso di traslocare i Bates al martedì sera alle 22.40, al seguito di Criminal Minds.
1. flaffy ha scritto:
20 settembre 2013 alle 21:31