Ormai i bollettini meteorologici e del traffico articolano la consueta programmazione televisiva come i pit-stop in una gara automobilistica, riservando di rado sorprese o curiosità di particolare rilevanza. Cosa succede, però, quando una giornalista, intenta a spiegare la nuova viabilità di Saginaw, nel Michigan, disegna involontariamente, con la sua penna magica, un pene in diretta tv?
E’ successo a Siobhan Riley che, nel notiziario dell’emittente locale WJRT-TV, affiliata della ABC, ha dato vita a questa imperdibile gaffe citata e commentata da mezzo mondo. D’altronde non è la prima volta che una reporter o una conduttrice inceppi nel famigerato doppio senso in diretta tv. Come dimenticare una giovanissima Antonella Clerici e la sua dichiarazione shock del “Non posso vivere senza ca**o”? Certo, potrebbe essere stato un comunissimo lapsus linguae anche se, la finale del Festival di Sanremo 2010, ha confermato la propensione della presentatrice a certe battute di senso traslato come il suo “Adesso io la dò”. Ovviamente riferito al lancio della pubblicità, malpensanti che non siete altro!
Il palco dell’Ariston ha colto in flagrante anche Geppi Cucciari nel 2012 quando, poco dopo il suo ingresso a piedi nudi in teatro, ha chiesto al fido Gianni Morandi di aiutarla a incalzare i suoi tacchi con un poco elegante “Devi mettere il dito dietro”, salvo poi completare la frase sotto la spinta delle risate maliziose del pubblico con “…dietro la scarpa”. E che dire, poi, delle innumerevoli gaffes di Mara Venier a La vita in diretta con i suoi ospiti, spesso ignari del peso delle proprie parole caricate di un senso nuovo e recondito dalla conduttrice?Se la generalista ammicca spesso e volentieri a scene come quelle sopracitate, anche il digitale terrestre ha rivelato, nel corso del tempo, episodi di questo genere. E’ successo a Vero Tv e alle ospitate di Rossano Rubicondi e Franco Trentalance nello spazio condotto da Alba Parietti anche se, in questo caso, il doppio senso era certo come la pioggia il giorno di Pasquetta. Che facciano capolino nella rubrica I nuovi mostri o che diventino semplicemente dei cult della rete o della memoria collettiva degli italiani, i doppi sensi ci permettono di cogliere, anche se per pochi istanti, i lati inediti e inaspettati di personaggi noti e racchiusi in nicchie molto spesso inviolabili salvo poi tornare fra i ranghi e seppellire quanto detto nell’imbarazzo e nel sorriso più sprezzante che ci sia.