10 a Louis Theroux. Neonazisti, città “inondate” dalla metanfetamina, prostituzione: il giornalista britannico della BBC (in Italia su Dmax) offre uno spaccato realista e coraggioso dei ‘mondi sommersi’ nella nostra società. Un giornalismo d’inchiesta in Italia molto poco diffuso (purtroppo).
8 a Anni 80. La serie di National Geographic è ben fatta e riesce a raccontare con vividezza narrativa gli eventi che hanno caratterizzato il decennio dell’edonismo sfrenato. Tuttavia è bene specificare che si tratta di un documentario a stelle e strisce che racconta il costume e gli stili di vita americani che non sono del tutto assimilabili a quelli italiani. A quando una versione ad hoc per il pubblico del Belpaese? Nel frattempo è stato ufficializzato l’arrivo di una serie di documentari sugli Anni 90.
7 a Jump! Stasera mi tuffo. Il talent dell’estate di Canale 5 è perfettamente in linea col periodo, gradevole, sa far sorridere e appassiona con moderazione. Qualche margine di miglioramento c’è, ma nel complesso merita la promozione.
6 a Claudio Amendola che finalmente dice basta a I Cesaroni, al termine di una sesta stagione in versione ridotta.
5 a Sky Uno che proporrà la versione italiana di Hell’s Kitchen. La pay tv ci propina l’ennesimo programma di cucina a dispetto dei proclami di tv originale e alla frontiera. Diversamente, per le reti cadette generaliste il non aver puntato su HK è un’occasione persa.
4 al Moige che premia Masterchef come programma da vedere per tutta la famiglia. Il talent di Barbieri, Cracco e Bastianich è uno dei migliori show della tv italiana ma i piatti lanciati nella spazzatura, le parolacce e le mortificazioni non ci sembrano il miglior modo per intrattenere i più piccini davanti alla tv.
3 a Moreno nel cast dei big del Music Summer Festival. Il cantante ligure condividerà il palco con artisti del calibro di Ramazzotti e Nannini e – salvo disposizioni contrarie – dovrà votare i giovani in gara che in alcuni casi hanno un curriculum più prestigioso del suo.
2 al caos palinsesti Rai. Se la Rai sbandiera con un comunicato il varo di palinsesti innovativi, che danno peso alla cultura, all’integrazione e conferiscono un nuovo ruolo alla donna, i consiglieri ‘dissidenti’ Tobagi e Colombo si chiedono pubblicamente se la nota stampa non sia una pubblicità ingannevole (per maggiori info clicca qui).
1. raffa ha scritto:
25 giugno 2013 alle 19:07