L’operazione di marketing è riuscita? Lo facciamo decidere a voi, se da domani – dopo aver visto la prima sit-com con il product placement di una nota marca di chewing gum – deciderete di assalire supermarket e rivenditori, alla ricerca della freschezza del palato! Ieri sera, in Bye Bye Cinderella su La5, abbiamo visto il mondo delle donne, raccontate con alcuni sketch parodia tra realtà, surrealismo pop ed inserzionismo pubblicitario.
I prodotti commerciali hanno avuto le dovute inquadrature per i fini pensati, ma non si può dire che abbiano monopolizzato la sit-com, sottraendo spazio ai ritratti divertenti e irriverenti delle donne moderne al centro della serie. Nulla che non avessimo già visto in Così Fan Tutte, ma rispetto ai simpatici teatrini di Alessia Marcuzzi e Debora Villa oltre ad essere scritta meglio è persino più ricca di situationi comiche, pur non potendo contare sul cast vip dell’antesignana.
Surrealismo paradossale e di compagnia che prende forma nel rappresentare donne sadiche nel trattare i mariti come zerbini, ma anche ossessionate dall’organizzazione delle vite altrui. Compare anche il comico/presentatore Omar Fantini nei panni del marito-calciatore di ritorno a casa, costretto a fare i conti con le manie di sua moglie prima di entrare in bagno per fare una doccia.
Un bel modo, non per forza realistico, di esagerare un dato di realtà che rappresenta la classica nevrosi da casalinga con un cast poco conosciuto dal grande pubblico, ma che ha saputo tenere testa alla qualità della recitazione. Tra gli espedienti comici che più hanno colpito anche la riproposizione dello stesso sketch ma con alcune varianti, nel corso della puntata: come ad esempio la scena della consegna dei volantini a dei passanti con cui si cerca di raccontare la difficoltà di alcune donne a relazionarsi in maniera meno rigida con il concetto di “regola”, da seguire pedissequamente.
Che siano al supermercato, dietro un bancone o davanti alla scrivania di un medico, come in ufficio, si è voluto rappresentare, nella sua complessità espressiva, il mondo di (quasi) tutte le donne, tra leggerezza e pubblicità. Buona la prima, nonostante la presenza di scene che non sempre giustificano la presenza delle gomme.
1. Peppe93 ha scritto:
14 maggio 2013 alle 15:27