La passione di Papa Karol Wojtyla per la montagna è risaputa, ma solo pochi sono a conoscenza di come il Pontefice, tra sciate e momenti di preghiera e contemplazione, viveva le sue “fughe” ad alta quota. Tra questi vi è Lino Zani, bresciano, 56 anni, da una vita maestro di sci, guida alpina e gestore insieme alla sua famiglia del rifugio “Ai caduti dell’Adamello”, un ricovero abbarbicato sulla parete sinistra del monte Adamello in Val Camonica.
Qui, a 3.050 metri d’altitudine, Giovanni Paolo II si recò in più occasioni in vacanza, stringendo una solida amicizia con il suo maestro di sci. Un’amicizia speciale, fatta di lunghe escursioni, sciate, conversazioni, e tanti aneddoti privati, che Zani ha voluto condividere nel maggio del 2011, a ridosso della beatificazione del Pontefice, nel libro Era Santo, era uomo – Il volto privato di Papa Wojtyla.
Racconti e curiosità inedite, destinate ad arrivare presto sul piccolo schermo grazie ad una nuova fiction Rai. La tv di Stato sta, infatti, già lavorando alla stesura della sceneggiatura di una miniserie, intitolata come il libro Era Santo, era uomo, nella quale sarà raccontato tutto l’amore di Wojtyla per la montagna. Tanti gli aneddoti e i ricordi di Zani, raccolti a partire dal 1984, anno in cui, dietro consiglio del suo segretario Stanislaw Dziwisz, il Papa con il suo elicottero atterrò per la prima volta sul monte Adamello.
Su quel monte, ricorda Zani in un’intervista rilasciata tempo fa a Il Giornale, Wojtyla fece anche delle scoperte relative alla sua famiglia e alla sua storia personale.
“Suo padre aveva combattuto nella Prima guerra mondiale e, parlando, ci siamo resi conto che era proprio uno di quei soldati polacchi mandati nella zona dell’Adamello sul Carè Alto. Il Papa ne restò compitissimo”.
Nel libro Zani parla anche del terzo segreto di Fatima.
“Il segreto di Fatima recita: Un vescovo vestito di bianco… salire su una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia. Bene il Papa volle salire alla croce di Cresta Croce, che è fatta proprio così, e sulle quella croce lo vidi meditare a lungo. Nel resto del segreto ci sono molte altre similitudini con luoghi o cose accadute sull’Adamello. Secondo me sono segni importanti che identificano Wojtyla con il vescovo vestito di bianco del “segreto”. Ma ovvio che queste son questioni di fede, uno ci crede o non ci crede.”
La fiction, destinata a Rai1, non è la prima produzione televisiva dedicata alla figura di Wojtyla. Nel 2004 la Taodue realizzò la miniserie Karol – Un uomo diventato Papa, che trasmessa da Canale5 nel mese di aprile del 2005, a pochi giorni dalla morte del Pontefice, ottenne una media di 12.832.000 spettatori e del 44% di share. Il seguito, intitolato Karol – Un Papa rimasto uomo, sempre a firma della casa di produzione di Pietro Valsecchi, trasmesso da Canale5 nel maggio del 2006, ottenne una media di appena 6.320.000 spettatori e il 26% di share. Sul fronte Rai nel novembre 2005 venne invece trasmessa la miniserie Giovanni Paolo II, seguita su Rai1 da una media di 11.328.000 spettatori e il 40,64% di share.