Era il 12 gennaio scorso quando ha ammesso ufficialmente nel corso di Pomeriggio Cinque di essere diventata, per tutti, la Bislacca di Cologno grazie ai lettori di questo blog che hanno coniato il simpatico appellativo. E non potevamo non averla qui su DM alla vigilia di un nuovo impegno professionale che la vedrà al timone di Domenica Cinque, il nuovo contenitore domenicale dell’ammiraglia del Gruppo Mediaset. Al top della popolarità grazie alle felici esperienze di Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque, con i quali ha acceso il daytime del primo canale di Cologno Monzese, sofferente da tempo, ci ha riservato alcune chicche inedite sui contenuti della nuova domenica bislacca degli italiani, senza tralasciare il passato ed il futuro: dai ricordi degli esordi a Milano 2 con Silvio Berlusconi, ai sogni cinematografici, dai rapporti con le colleghe ad un nuovo, ambizioso, progetto…  Per voi, su davidemaggio.it, una Barbara D’Urso più in forma che mai.

Volevo parlare un po’ della tua carriera. Hai alternato momenti di grandissima popolarità ad altri in cui di Barbara D’Urso si sono perse le tracce. Come mai?

Mah, perse le tracce non proprio. Quando ho lavorato di meno è perchè ho avuto due bambini e si sono perse le tracce in televisione ma sono rimaste sui giornali, perchè ho iniziato a scrivere per due anni su Moda e King, dei mensili strepitosi. Ho fatto la mamma, ho scritto, ho preso il tesserino e ho ricominciato quando i bimbi sono diventati più grandi. Non c’era, dunque, un motivo tragico  anzi era un motivo fantastico perchè ho fatto Gianmario ed Emanuele. Poi in questo lavoro, l’onda va su e giù e si alternano momenti di grande popolarità ad altri in cui non lavori. La forza è continuare a stare tranquilla. E se dopo 32 anni sono ancora qua… bisogna ringraziare quella bella madonnella.

Beh, non è propriamente un “essere ancora qua”. Credo che questo sia il tuo momento di maggiore popolarità.

Ce ne sono stati tanti. Il periodo della Dottoressa Giò, quello del GF…

A proposito della Dottoressa Giò, nonostante Barbara D’Urso sia una conduttrice, la gente ti ricorda principalmente per il ruolo “medical”: pensi che il motivo sia da rintracciare nella popolarità del personaggio? 

Io credo di si. La Dottoressa Giò è stata il primo medico donna nella storia della tv. In quel periodo c’erano il Dottor Kildare e il Maresciallo Rocca, poi è arrivata la Dottoressa Giò, ancora prima del Dr. House.

Dopo wonder woman adesso dobbiamo parlare di Barbara D’Urso come la Dottoressa House nostrana? Ti vedremo presentare col bastone?

Tra un po’ il bastone dovrò usarlo davvero vista l’età…

Tornando seri, pensi di aver riconquistato con Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque la stessa popolarità di quel periodo?

E’ stato sempre un crescendo. Dopo i tre anni di Grande Fratello, essere in diretta nelle case degli italiani tutti i giorni con Mattino e Pomeriggio Cinque credo mi abbiano riportato in prima fila consolidando certamente la mia popolarità. Un periodo meraviglioso. 

In pochi ricordano che sei stata una delle prime donne del Biscione. Nel 1977, quando Canale5 era ancora una “costruenda” emittente via cavo di Milano 2 debuttasti in Goal con Diego Abatantuono, Teo Teocoli e Massimo Boldi…

Era sicuramente una cosa pionieristica. A Milano c’erano TeleMilano, TeleRadioCity, Telenova e ho iniziato a lavorare proprio per loro.

Poi c’è stato il passaggio in Rai, dove hai partecipato a Stryx regalandoci tra l’altro un siparietto interessante (un topless) che abbiamo potuto apprezzare nuovamente a Matrix proprio qualche mese fa.

E’ stato un passaggio accentuato dal fermo immagine. Stendiamo un velo… ma non rinnego niente. Avevo 19 anni e va bene così. C’è un età per tutto.

Si può fare un topless anche senza volgarità…

Questo e’ ovvio. Pero’ in televisione, col senno di poi, uno lo evita.

TV di Stato e TV commerciale. Visto che hai lavorato in entrambe, quale preferisci?

Ho lavorato per tanti anni in Rai, facendo anche lì di tutto: sceneggiati, fiction e conduzioni. Ho lavorato anche con Guardì. Adesso manco in RAI da parecchio tempo e non so dirti quale sia la situazione. All’epoca mi trovavo benissimo. Ora sono blidata da tanti anni da Piersilvio qui a Mediaset e ormai questa è la mia famiglia, la mia casa.

Berlusconi padre e Berlusconi figlio. Due televisioni differenti…

La trovo una naturale evoluzione, c’è un filo comune. Si capisce chiaramente che Piersilvio è cresciuto anche a pane e televisione e ha messo in atto gli insegnamenti del padre. Silvio era veramente un pioniere, la televisione era la sua vita e ha trasferito questa passione al figlio così come a Marina che si occupa dell’ “altro ramo”, quello dell’editoria. Con lo stesso entusiasmo del padre.

Come e’ cambiata la televisione?

E’ molto meno rigida rispetto al passato. Molto più libera e checchè se ne dica, molto più democratica di una volta.

Passiamo a Barbara D’Urso. C’è chi dice che nonostante la simpatia che c’è in video, tu non sia proprio “dolce di sale” dietro le quinte.

[ride] Non è così. Le persone che lavorano con me, lo fanno da anni e ogni volta che sanno di dover lavorare con me so che per loro è una felicità. Lo è stato anche per tutte le persone che lavoravano con me a Mattino Cinque, dalla regista Roberta alla produttrice Margherità. Per loro è stato pesante il distacco perchè con me lavoravano bene. Poi io, da sola, mi chiamo e mi faccio chiamare Miranda perchè nel lavoro sono molto rigorosa. Ma la cattiveria è un’altra cosa. Io sono rigorosa con me stessa e con gli altri.

Ma io non parlavo di cattiveria, quanto piuttosto di “essere tosta”…

Tosta lo sono moltissimo ma prima di tutto nei miei confronti.

Cosa porta una mamma, e più in generale una donna, ad accettare un impegno full time in una città diversa da quella in cui risiede?

Due motivi. Il primo è il cartello che c’è da sempre nella stanza dei miei figli (“Se mamma non lavora non si mangia”). Il secondo è ilgrandissimo amore per il mio lavoro. Ormai i miei figli sono grandi (uno vive a Parigi e l’altro ha 23 anni e fa l’università) e sono molto più tranquilla. Certo, il dolore c’è perchè non sono con me ma cerchiamo di vederci quand’è possibile.

A proposito di figli… ci sono personaggi che riescono a “proteggere” dalle telecamere il proprio privato. A prescindere dal privato sentimentale, tu sei riucita a proteggere per bene i tuoi figli. Stando a quello che ricordo, la prima volta in tv di uno di loro è stata qualche mese fa a Matrix…

E’ stata la prima e anche l’ultima volta. E’ stato un grandissimo atto d’amore che ha fatto Emanuele per me. Ci hanno messo settimane per convincerlo e siccome stava partendo per la Striscia di Gaza per fare un reportage fotografico è stato il suo modo per dirmi “Ti Amo”. Per loro è impensabile andare in televisione.

Torniamo agli impegni televisivi. Dopo il mattino e il pomeriggio adesso arriva la domenica. Siamo tutti orecchie…

Dunque, posso dirti che sto cercando di usare Serena Garitta, una delle “mie” vincitrici del Grande Fratello, come una specie di Lucignola rompipalle. La sto mandando sulle tracce di Clooney e della Canalis. Pensa che l’ho inviata alla conferenza stampa che ha fatto la Canalis per MTV e ha fatto un macello. Si è palesata ad Elisabetta invitandola a lasciare George perchè Clooney è suo ed è perfetto per lei. Ma non è finita qui… Adesso l’abbiamo spedita sotto casa di Clooney per convincerlo che lei è meglio della Canalis. C’è anche il rischio che l’arrestino, lei è pazza.

Gli ex GF a Domenica Cinque non si esauriscono con la Garitta. Ci saranno anche Cristina Del Basso e Francesca Cipriani.

Si, le due pazze! Manderemo in giro questi 20 chili di tette inutili… a lavurà. Le manderemo tutte le settimane a fare i lavori più impensabili. Ad esempio faranno le muratore con dei  veri muratori e dovranno farlo sul serio. Dovranno realmente alzarsi alle 6 del mattino e vivere un intero giorno giorno come se quella fosse la loro professione.

Non male, è una tua idea?

Siamo in tre a firmare il programma. Io, Fabio Pastrello (autore anche del GF) e Angela Pedrini (cura anche Matrix) e ovviamente c’è la supervisione di Claudio Brachino in quanto direttore di Videonews.

C’è anche Corazzon nel cast. Hai fatto di lui una star. Ma tu per la popolarità, anche se per gioco, ti ridicolizzeresti mai come quello che una mia lettrice ha definito un meteopagliaccio?

Io mi ridicolizzo dalla mattina alla sera, sono la prima a prendermi in giro. Certo che lo farei, ma non per la popolarità, quanto piuttosto per ridere. A me piace ridere e soprattutto far ridere.

Tra i vari ospiti che ci saranno a Domenica Cinque, vedremo anche Paola Perego?

Certo, è possibile. Perchè no.

Quindi la inviti?

La mia trasmissione è aperta a tutti.

Ma io non ti ho chiesto se la tua trasmissione è aperta a tutti. Ti ho chiesto se la inviti.

Eh, ti ho risposto. Perchè no…

Come vedi la concorrenza domenicale?

Non pericolosa ma pericolosissima. Giletti ha una trasmissione consolidata, la Ventura ha una trasmissione consolidata e Baudo ha una trasmissione più che consolidata. In più, forse mi mettono contro anche la Marini che, essendo bislacca, potrebbe fare qualunque cosa. Quindi pericolosissima.

Secondo te che spazio potrebbe occupare la Marini? Si dice che potrebbe occupare proprio lo slot in cui avrebbero dovuto mandare in onda una fiction in replica.

Credo proprio di si.

C’è qualcosa che manca nel tuo curriculum perhè tu possa sentirti pienamente appagata?

Un film con Almodovar. Lo amo profondamente.

Che parte ti piacerebbe avere in un suo film?

Qualunque. I suoi film non sono mai volgari nè pesanti. Qualunque cosa mi chieda, sarei disposta a farla. Ovviamente rimanendo nei limiti del pudore e della mia decenza. Per Almodovar, ad esempio, mi farei bruttissima. Non che ora sia bella, eh.

Non è vero, ti piaci parecchio.

 Mi piaccio abbastanza. Non molto ma abbastanza si.

Progetti per il futuro?

Sto cercando di portarti in trasmissione.

Please?

Si, vorrei portarti in trasmissione ma non riesco a capire però perchè sto incontrando alcune difficoltà.

Vabbè procediamo chè altrimenti mi imbarazzo… Se dovessi condurre in coppia, con chi ti piacerebbe farlo?

Con Maria De Filippi.

Ah, mi hanno riferito che hai preso dei contatti con l’ambasciata Indiana per bloccare i visti dei concorrenti della Tribù. Pensi che mercoledi ce la facciamo a partire?

Sono talmente chiusa dentro quel camerino che non so più quanto disti l’India dall’Italia. Sai, cos’è? Essendo una grande aziendalista, spero che le trasmissioni belle partano il prima possibile. E la Tribù sarà sicuramente una trasmissione bella; Canale5 ci crede molto. Prima parte, meglio è per tutti.

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