E’ una delle blogger più dissacranti dell’insidioso universo del web; è la donna che aggiungerebbe volentieri un cerchio infernale per le fanciulle colpevoli di incalzare un paio di ballerine nella Commedia dantesca ed è la paladina più sensuale dell’”insostenibile leggerezza dell’etere” per dirla alla Milan Kundera. Parliamo di Selvaggia Lucarelli , la conduttrice di Celebrity Now che, sempre armata di argutezza e ironia, spesso e volentieri approfitta dei molti fronti su cui combatte, da Twitter alla collaborazione con il giornale Libero, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Tacco dodici, s’intende!
Ti senti più a tuo agio di fronte a un foglio bianco o in uno studio televisivo?
Sono due linguaggi e registri completamente diversi. La dimensione in cui mi muovo meglio, che mi appartiene di più e che mi è sicuramente più congeniale, è quella della scrittura. In realtà in televisione mi diverto davvero quando faccio quello che mi appartiene, mentre quando mi piego alle regole dello showbiz o faccio cose perché sono obbligata da doveri di cortesia o economici, sicuramente non mi diverto affatto.
Dì la verità: ci sei rimasta male quando il Reputescion di Andrea Scanzi ha detto che vali il +0,40% su Twitter nella Scala di valori da 0 a 5 del “Reputometro”?
No, perché in realtà è il giudizio della persona che spacca, che divide in due: più in basso eri e meno piacevi, più in alto eri e più piacevi, più in mezzo sei e più dividi, quindi lo zero è un po’ uno spartiacque, non vuol dire che vali zero! Questo vuol dire che il pubblico è totalmente diviso su di te ed è esattamente quello che io amo fare nella vita e mi piace pensare di fare: dividere, provocare reazioni, polemiche. Non mi interesserebbe piacere a tutti, se avessi avuto un 5 mi sarei preoccupata seriamente e, certamente, sarei molto populista, demagogica, buonista e sbiadita se fossi stata nella 5. Ciò vuol dire che hai un atteggiamento solo da “rottamatore” e non sei propositivo o divertente…
Cos’è per te twitter?
Twitter è l’immediatezza, il pericolo di dire cose con incoscienza, è l’allenamento alla sintesi ed è una grande fabbrica di satira.
Tuo figlio Leon è iscritto a Twitter: cosa dice la mamma?
Guarda, è iscritto a Twitter come può essere iscritto a judo o basket. Gliene frega relativamente e la vive come una dimensione ludica, ci scrive pochissimo. E’ normale che sia attratto dai social network e dalla tecnologia perché è il mio mondo e mi vede muovermi in quel mondo. E’ come il bambino che ha il papà che fa lo sciatore professionista e a tre anni vuole stare sugli sci: è normale che si assorba quello che fanno i genitori, ma lo fa con grande disinvoltura e disinteresse e, ovviamente, monitorato da me. Non ci vedo nulla di pericoloso o di grave, tutto quello che accade lì, poi, lo filtro io.
Pensi che Celebrity Now possa nuocere alla tua fedina penale?
(ride ndDM) In realtà ho molti più problemi con la scrittura, perché tutto quello che accade in tv e in radio si consuma molto velocemente, mentre tutto quello che è scritto in qualche modo penetra sulla pelle della vittima di turno e talvolta ha delle conseguenze legali. E’ una cosa a cui ormai sono abituata ed è una perdita di tempo inutile perché, alla fin fine, queste cause finiscono nel 99% dei casi in archiviazione. Vanno solo a intasare i tribunali per delle sciocchezze, per delle cause imbecilli quando bisognerebbe alleggerire tutto il sistema della giustizia senza importunarla con cause pretestuose e stupide. Poi mi dispiace perché l’autoironia andrebbe praticata sempre e lasciare le persone libere di esercitare la critica è un buon modo per allenarsi alla democrazia.
E’ meglio condurre da sola o “spalleggiata”?
Non te lo saprei dire perché conduco uno spazio piuttosto corto e breve in studio che non può definirsi una vera e propria conduzione che ti metta alla prova come in un grande spettacolo. Si tratta di piccoli momenti che si alternano fra un servizio e l’altro, quindi non c’è grande differenza.
C’è un personaggio che vorresti assolutamente intervistare?
Mi piacerebbe intervistare Clooney e chiedergli il perché di tante sue scelte sentimentali. Chiedergli perché ci sia questo divario fra la sua vita lavorativa, il suo impegno sociale, la sua cultura, le sue frequentazioni e la sua vita privata fatta di donne improbabili: questa è la grande domanda che gli vorrei fare!
Preferiresti un giro in moto con Valerio Scanu o un cinema con Simona Ventura?
Non c’è un Piano C? Un Piano D? (ride ndDM) Un giro in moto con Scanu me lo risparmierei perché la sua chioma fluente e i suoi boccoli mi impedirebbero di guardare il paesaggio. Il cinema con Simona Ventura sarebbe un buon modo per ricominciare a parlare e a comunicare, intanto ora ci salutiamo quindi è un grande passo per strada la riconciliazione.
Tutto è bene quel che finisce bene allora…
Mai dire mai , certe cose bisogna lasciarsele passare. C’è una prescrizione per tutto, no?
Piazzapulita o Ballarò?
Piazzapulita mille volte! Ballarò è più noioso, sempre gli stessi ospiti che girano. Non mi fa impazzire, preferisco Piazzapulita!
Questa è tosta: Marco Borriello o Carlo Cracco?
Mille volte Cracco! Borriello è troppo vanesio, troppo metro-sexual, troppo fashion-victim: si vede che cura il minimo particolare e non mi piacciono gli uomini così studiati e attenti all’estetica. Mentre Cracco è un uomo di sostanza, è un uomo con la braciola, è un uomo che padella, mentre Borriello è un uomo che si specchia!
Asia Argento o Barbara D’Urso?
Ma che domande! (ride ndDM) Diciamo che una è la finta maledetta e l’altra è la finta benedetta.
Cos’è per Selvaggia Lucarelli la privacy?
Non esiste! Tutto è notiziabile nella propria vita e l’unico confine su cui metto il filo spinato con l’alta tensione è quello che riguarda mio figlio. Per il resto so bene che tutto nella mia vita è indagabile, che la combinazione del mio armadio e della cassaforte si conosce benissimo. Lo so e non me ne rallegro, perché tutti vorremmo una sfera della nostra vita intoccabile, ma se stai al gioco devi anche accettare le regole che certe volte sono sgradevoli. Chiunque faccia questo mestiere magari è ben felice di uscire sul giornale per un’occasione lieta, come un matrimonio, un fidanzamento o un red carpet, poi, però, storce il naso il giorno in cui ci finisce per una separazione, per la cellulite al mare, per una lite al parco. Se stai al gioco devi accettare un po’ tutto, purtroppo.
Cosa che faresti o non rifaresti: rifaresti La Fattoria?
La rifarei in quel determinato momento della mia vita. Dopo La Fattoria ho lavorato tanto: fare un reality può essere un’ottima vetrina e rappresenta quello che sei. Io ero ferma da un paio d’anni e l’ho fatta in un momento della mia vita in cui potevo permettermelo, poi in quell’edizione c’era la Ricciarelli, Montano, Mastelloni e mi ha elogiato addirittura il moige. Oggi non la farei, perché non avrebbe senso.
Ribaceresti Fabrizio Corona?
Anzi, se avessi saputo che di lì a poco sarebbe andato in galera, l’avrei fatto anche con più passione! (ride ndDM) Porca miseria, è stato un po’ il bacio della vedova nera, ma non credo che sia stato l’ultimo nel suo caso. Nella settimana successiva credo che si sia dato un bel da fare, ma purtroppo non c’ero io!
Torneresti a fare l’opinionista in un programma Mediset targato VideoNews?
Non escludo nulla a priori. Rimettere piede in Mediaset la vedo un po’ improbabile perché gira la voce che ci sia un veto nei miei confronti, ma dipende dall’alternarsi delle persone che contano lì dentro, poi magari salta una testa e la taglia su di te sparisce. Ho avuto altri embarghi nella mia vita, ma poi sono caduti tutti così. Non mi manca fare l’opinionista, non solo nei programmi VideoNews, ma in generale. Non lo sto più facendo a parte cose molto sporadiche, ma è una cosa che non voglio più fare per lungo tempo, credo.
Completa le frasi: Daria Bignardi e Bruno Vespa si contendono Selvaggia Lucarelli nel proprio programma e tu scegli…
Daria Bignardi.
Carlo Cracco ti chiede di diventare la sua assaggiatrice ufficiale a patto che tu smetta di twittare e tu…
Orca miseria! Questa è grave, ma non smetterei di twittare nemmeno per Cracco. Questo è un indizio lampante del mio amore per i Social Network.
E per il futuro? Tv? Radio? Carta stampata?
Ma perché mi fanno sempre la domanda sui progetti per il futuro? Io ho progetti per il presente! Il mio futuro è domani: devo scrivere una cosa fantastica per Celebrity Now, devo portare mio figlio a scuola, ho un viaggio imminente in Inghilterra… Ho un sacco di cose da fare, ma credo che il mio futuro sarà sempre più improntato sulla scrittura e su poca televisione, ma che continua a piacermi veramente. Non penso che tornerò a fare tante delle cose che facevo prima, neanche nella peggior crisi economica che potrebbe risucchiarmi. Ho proprio cambiato vita e percorso negli ultimi due anni e ora riesco a individuare le cose che mi sento cucite addosso. L’unica cosa che mi posso augurare per il futuro è questa: continuare su questa strada perché se ami cose che non ti somigliano non sei contento, non sei soddisfatto e punti su una direzione che non è la tua. Bisogna avere il coraggio di dire tanti “no”, ma anche il coraggio di dire “si” molto sofferti e giusti.
1. aleterla92 ha scritto:
16 aprile 2013 alle 16:15