11
aprile

GLEE CHIUDE?

Glee

C’era una volta il McKinley High School, un professore di spagnolo desideroso di realizzare un sogno e un gruppo di ragazzi dalla voce portentosa e dalle personalità spiccate desideroso di esibirsi sul palcoscenico e aggiudicarsi un Campionato Nazionale. Iniziava così l’avventura di Glee, il teen drama di Ryan Murphy distintosi, nel corso degli anni, per originalità e ironia. Si sa, il tempo è traditore e Glee, con lo scorrere delle stagioni e delle puntate, inizia a perdere mordente e appeal, schiavo di stereotipi e cliché sempre più rigidi e banali, al punto da spingere i suoi “papà” Ryan Murphy, Brad Falchuck e Ian Brennan a pensare di non rinnovare la serie per una quinta stagione.

Stando a quanto rivela Perez Hilton, malgrado alcuni membri del cast, Lea Michele in primis, abbiano già firmato il contratto e, malgrado le nuovissime idee annunciate da Murphy in merito al prosieguo dell’avventura dei suoi ragazzi, la Fox attende ancora la conferma dei deus ex machina della serie sulla messa a punto della quinta stagione di Glee; conferma che, se non dovesse arrivare, metterebbe a rischio la realizzazione stessa delle avventure del glee club più famoso del piccolo schermo. E così, mentre la Fox aspetta e i creatori tentennano, il The Glee Project, il talent show atto a rintracciare nuovi membri da inserire nel cast, è stato momentaneamente cancellato. Che fare?

Quei personaggi e quelle dinamiche così originali e intriganti all’inizio della serie sono finite per amareggiare e deludere i suoi seguaci: si passa dalla versione abominevole e spassosa di Sue Sylvester a una più blanda e tediosa; da un Will Schuester propositivo e umile a un vanaglorioso e arrivista “politico in ascesa”; da un Blaine Anderson devoto e innamoratissimo del suo Kurt a un ragazzo infedele e insicuro e, soprattutto, da un’affascinante quanto egoista Quinn Fabray a un’ex cheerleader amante del sesso…con le donne.

Sarà per i nuovi impegni seriali di Murphy, American Horror Story su tutte, sarà per quella forzata vena gay-friendly che ha finito col contaminare eccessivamente l’intero show o sarà la semplice mancanza d’inventiva su un filo narrativo non particolarmente forte, ma Glee ha deluso e neanche la trasferta newyorkese e le ingenerose partecipazioni di Sarah Jessica Parker e Kate Hudson sono riuscite a risarcirlo di un plot debole. Glee meriterebbe di proseguire la sua avventura o sarebbe meglio assistere alla sua chiusura, consci degli scarsi sviluppi a cui potremmo assistere in futuro? In entrambi i casi, Glee è riuscito a rivoluzionare il genere sottovalutato e scintillante dei musical e, anche se seguisse il dirimpettaio Smash nella chiusura, meriterebbe un finale dignitoso e non appena abbozzato come avvenne per Ugly Betty e altre numerose serie dalle ali spezzate e dalle trame infrante.

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7 Commenti dei lettori »

1. Dasmix ha scritto:

11 aprile 2013 alle 13:54

Speriamo.. Così finisce questa agonia!



2. lu85 ha scritto:

11 aprile 2013 alle 14:23

Mi dispiacerebbe, ma effettivamente già la terza serie paragonata alla prima, beh si notava tutta la stanchezza del “format”. Una serie stupenda comunque..



3. Bianca ha scritto:

11 aprile 2013 alle 14:51

Se non sbaglio, Mediaset dovrebbe avere “in cantina” questa serie e pure altre simili: io le userei, insieme a tutti i manga e teen-cartoon (Naruto, Conan, eccetera…), per “riempire” Italia 2. Concordate?



4. antonio ha scritto:

11 aprile 2013 alle 17:25

beh spero non faccia la fine di un’altra serie di ryan murphy,”popular”,che venne cancellata alla fine della seconda serie e si concluse senza un finale degno…era una bella serie teen innovativa



5. marcko ha scritto:

11 aprile 2013 alle 22:51

ecco cosa succede quando le storie corrono a velocità esagerate…
si brucia subito tutto, e già alla terza serie non si può far altro ke stravolgere personaggi e dinamiche ben definite per poter andare avanti….



6. Luna ha scritto:

12 aprile 2013 alle 09:10

Secondo me le serie dovrebbero cominciare e finire. Dopo tot stagioni dovrebbero chiudere. Ci deve essere una storia da raccontare, da sviluppare e poi concludere. La si puo’ arricchire il più possibile se ha successo ma poi la si deve concludere.



7. Novanta ha scritto:

12 aprile 2013 alle 19:05

Differentemente dall’articolo, per quanto gli ascolti possano parlare chiaro sebbene io li ignori, ho trovato la quarta stagione di Glee la più bella fino ad ora. I personaggi si sono evoluti ma non tutti in peggio.
Non mi è piaciuto moltissimo una Sue molto più blanda rispetto a prima ma altre evoluzioni, come quella di Blaine (Darren Criss) che io reputo uno tra i veri protagonisti del telefilm, oltre ad avere una voce veramente bella, io le ho gradite parecchio.
Prima snobbavo un po’ il personaggio di Blaine adesso invece è il mio personaggio preferito.

Credevo anche di non riuscire ad abituarmi alla presenza dei nuovi allievi, invece mi sono ricreduto.
Questa serie ha dato tanto e può dare ancora molto.
Sarà un vero peccato se non dovessero fare un continuo che io mi auguro ci sia.



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