
10
aprile
CDA RAI: APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE 2013-2015. MA LA ‘RIVOLUZIONE’ E’ RIMANDATA

Anna Maria Tarantola, Luigi Gubitosi
La rivoluzione prosegue, ma a piccoli passi. Piano piano. I vertici di Viale Mazzini continuano l’opera di rinnovamento della governance aziendale, secondo un piano d’azione che va definendosi col passare dei mesi. Ieri, il Consiglio di Amministrazione presieduto da Anna Maria Tarantola ha approvato all’unanimità il piano industriale 2013-2015 illustrato dal Direttore Generale Luigi Gubitosi. Una mossa, questa, che aggiunge un altro tassello importante alla planimetria della Rai futura.
Secondo il progetto dei ‘tecnici’, l’organigramma della tv pubblica dovrebbe diventare più agile, attraverso una riduzione delle poltrone e una strutturazione in macro aree. A tal proposito, con la votazione di ieri sono state identificate dodici aree di intervento su cui si concentreranno i lavori: pubblicità, ricavi commerciali, ottimizzazione palinsesto, sviluppo all news, rilancio radio, sviluppo web, modello e assetto produttivo, digitalizzazione, revisione processi, risorse umane, assetto immobiliare, efficacia ed efficienza acquisti.
Allo stesso tempo, il CdA di ieri non ha però preso in esame le decisioni più incisive, quelle che riguardano i dettagli della riorganizzazione interna. La loro discussione è rimandata alle prossime settimane, magari in attesa che anche la situazione politica si stabilizzi. Del resto, si sa, gli echi del Palazzo trovano da sempre una particolare risonanza nelle stanze di Viale Mazzini. Anche nell’era dei tecnici.
Come anticipato – e come riporta Il Giornale – sul tavolo del CdA dovrebbe arrivare una proposta di riorganizzazione che prevede la riduzione dei direttori da 43 a 28, attraverso un “compattamento” della governance in quattro macro aree: editoriale, finanziaria, corporate e supporto, tecnologica.
Qualora il progetto andasse in porto, anche con qualche modifica, l’attuale organigramma di Viale Mazzini verrebbe scompaginato ed avrebbe inizio un inevitabile valzer di poltrone. Si intuisce dunque facilmente perché il Consiglio abbia rimandato la decisione a tempi più maturi…

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