Qualche rogna in casa ‘Report’. Il colosso Eni ha chiesto 25 milioni di risarcimento alla trasmissione di Milena Gabanelli. La causa che avrebbe scatenato l’ira funesta del colosso Eni? Un servizio sull’azienda, mandato in onda nel dicembre del 2012. Un atto di citazione, lungo 145 pagine, in cui la società espone le motivazioni del presunto danno d’immagine.
La conduttrice, raggiunta dal Corriere della Sera, ha dichiarato:
«Premesso che come giornalista non invoco nessuna immunità, e se sbaglio voglio essere giustamente punita, nel caso specifico il giudice valuterà. Per quel che ci riguarda risponderemo punto per punto e poi chiederemo a nostra volta i danni, poiché riteniamo che sia la classica lite temeraria».
La giornalista ha già ricevuto la solidarietà di diversi colleghi, tra i primi Gad Lerner che ha commentato e ha rilanciato l’invito alla conduttrice a confrontarsi con l’Amministratore delegato di Eni Scaroni:
«Non mancherebbero al suo amministratore delegato Paolo Scaroni le sedi e le occasioni per replicare agli argomenti della Gabanelli, senza ricorrere a un’azione di entità sproporzionata a tal punto da risultare intimidatoria. Colpiscine uno/a per educarne cento? La mia solidarietà a Milena Gabanelli; sempre disponibile a ospitare Scaroni (AD Eni ndDM) a Z per un confronto alla pari, in diretta e senza trucchi».
La Gabanelli difende, però, il “diritto di fare inchieste” e ha aggiunto: «Per quale motivo non possiamo chiedere perché paghiamo il gas così caro? O se esistono criticità ambientali? Oppure perché c’é un’indagine per tangenti? Devo forse ignorare il rapporto privilegiato che Putin ha con Berlusconi, che questo management é stato nominato da Berlusconi e che per il gas l’Italia dipende dalla Russia? E visto che è una società controllata dallo Stato, perché non posso fare qualche domanda sulla retribuzione del suo vertice, che si è quintuplicata? Siamo di fronte a un’azienda a controllo pubblico che chiede i danni a un’altra azienda pubblica, la Rai, e che gli avvocati dell’Eni li pagano gli azionisti e quindi anche i cittadini».
1. Vince! ha scritto:
3 aprile 2013 alle 17:28