E’ la notte più scintillante e attesa dagli appassionati del genere, dove “i sogni che son desideri” possono tramutarsi in realtà, dove le dive possono finalmente sfoggiare abiti da capogiro e dove un ambìto premio può finalmente essere impugnato dal meritato vincitore della categoria in questione. Parliamo degli Oscar… ma, ahimè, non quelli della Tv. Perché il Premio Tv 2013 è un’altra cosa. Fermo restando che la tv, almeno in Italia, sembra possedere un’aura magica e, al contempo, demoniaca ben più forte di quella emanata da mamma cinema e nonna radio, assistere alla premiazione degli everyman catodici dovrebbe essere un appuntamento immancabile per qualunque telespettatore, incallito o meno.
L’aria che si respira, invece, sembra più simile a quella di una cerimonia priva di anima e nostalgica, dove il jet set partecipa senza emozionarsi e dove le solite vecchie costanti continuano ad avverarsi senza particolari novità, né per la giuria né per il pubblico. Troviamo sempre Striscia la notizia e i suoi tapiri in pole position per la vittoria; troviamo sempre L’Eredità contiana affiancata, finalmente, dal dirimpettaio Avanti un altro e troviamo il patron dell’evento Daniele Piombi, sempre più stanco ma ancora galantuomo del piccolo schermo. Il programma scorre a rilento, Fabrizio Frizzi è un inarrestabile oratore e i personaggi televisivi in prima fila manifestano una certa noia come Simone Annicchiarico, probabilmente svegliato dalla produzione poco prima di salire sul palco per ritirare il premio per Italia’s got Talent.
Il parterre dei protagonisti del piccolo schermo che, in fila indiana, aspettano il proprio turno per calcare il palco dell’Ariston potrebbe essere condito da filmati più accattivanti, da gag studiate più attentamente (e non come l’intervista di Simona Ventura ai conduttori Frizzi e Cattelan), da un entusiasmo più frizzante e da una (parvenza di) suspense che ben potrebbe esserci con le tradizionali nominations, se solo le nostre care star accettassero di partecipare all’evento a prescindere dalla vittoria del traliccio d’oro. Dopotutto, la tv scende in campo per premiare la tv.
Le ombre dei programmi assenti dalla top ten non stupisce, ma delude: parliamo di reality innovativi come Pechino Express e, naturalmente, di diversi di programmi del satellite, ma soprattutto del digitale terrestre, ancora snobbati dalla tv generalista, ma diventati ormai dei cult al punto che avrebbero meritato, se non la vittoria, almeno la candidatura nella “grande” Notte degli Oscar Tv.
Momenti da ricordare? Il filmato degli ultras delle Iene Pio e Amedeo, la simpatica gag improvvisata da Paolo Bonolis e Luca Laurenti sulla nuova aria respirata in Rai, il premio al Concerto per l’Emilia e praticamente nient’altro. Purtroppo.
1. Ciro ha scritto:
28 marzo 2013 alle 00:14