27
marzo

BAMBINI IN TV: IN USA LI CERCANO POSSEDUTI, NOI NON LI VOGLIAMO NEMMENO FAR CANTARE

The Ghost Inside My Child

La nostra non è una tv diseducativa. O almeno, non è tra le peggiori in tal senso. Piuttosto, siamo noi italiani alquanto esigenti, talvolta persino esagerati, al punto da mal sopportare la spettacolarizzazione del bambino sotto l’occhio della telecamera (fatta eccezione per Lo Zecchino d’Oro, ovviamente). Li vediamo ridere (a Chi ha incastrato Peter Pan?), soprattutto cantare (a Ti lascio una Canzone e Io Canto) e prossimamente persino cucinare (a MasterChef Italia Junior); e il risultato è sempre lo stesso: associazioni che insorgono, genitori che protestano, spettatori che accusano.

E se li facessimo partecipare ad un reality show sul paranormale, cosa succederebbe? Se partissero i casting alla ricerca di bambini “posseduti” dagli spiriti, a quale grado di intolleranza si scatenerà l’inevitabile terremoto? In Italia, per il momento (e per fortuna?), tutto tace. Ma in America no: al via a fine anno su Bio Channel The Ghost Inside My Child.

Si tratta, per l’appunto, di un reality che dà spazio a giovanissimi con memoria di vite passate, chiamati a far luce e chiarezza sui fenomeni di reincarnazione che hanno “minato” la loro infanzia. Fenomeni che è giusto ignorare oppure approfondire? I produttori Joke Fincioen e Biagio Messina (sposati l’una con l’atro) hanno optato convinti per la seconda opzione:

Questi bambini sono attraversati da qualcosa e cercano di capire che cosa sia – ha spiegato Messina ad Huffington Post – Nello show il bambino parlerà delle sue diverse vite e noi cercheremo di far chiarezza, di capire se l’esperienza è realmente successa oppure no”.

Già registrata la puntata pilota e aperti nuovi casting, gli Stati Uniti si apprestano ad abbracciare (con polemiche) la prima edizione di The Ghost Inside My Child. Il Belpaese avrà ancora il coraggio di prendere spunto da idee a stelle e strisce?

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24 Commenti dei lettori »

1. Luigi ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:26

Se lo scopo è approfondire, come dicono gli autori, potrebbero benissimo fare un’inchiesta per conto loro e pubblicare un bel libro o semplicemente non fare comparire i bambini in tv. Che attendibilità ha il racconto di un bimbo che sa che se non ha niente di interessante da dire non compare in tv? Il vero scopo è far leva sui bambini per tenere incollato il pubblico. Non prendiamoci in giro! Per fortuna (credo ancora per poco) in Italia non è ancora così. Ben vengano le associazioni che protestano perché quelli che vedi in tv non sono bambini autentici ma piccoli attori, a volte inconsapevoli.



2. Nina ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:28

Vergognoso tutto quanto. Speriamo resti in noi quel barlume di ragionevolezza anche se ho miei dubbi dopo aver visto quegli orribili genitori che anche in Italia portano i figli ai concorsi di bellezza.



3. lu85 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:33

E’ un po’ come la storia del GF. Si lamentano del nostro, porcata, schifo, trash, quando il nostro è il più “tranquillo” ed in giro ce ne sono di peggiori (o migliori?). La nostra televisione è niente in confronto a quelle mondiali.



4. Fabio Fabbretti ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:34

Nina: il fatto è che in Italia si chiede e pretende che scuola e tv facciano quel che in realtà dovrebbero fare in primis i genitori stessi. Educare



5. Fabio Fabbretti ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:35

lu85: sono pienamente d’accordo



6. Marco89 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:38

Io il format più schifoso di tutti, trovo sia quel reality – alent o che cavolo sia, americano, dove truccano bambine piccolissime, le fanno sfilare etc..non so cosa sia, dovrebbero farlo su Real Time ma io ho provato ribrezzo: i pedofili non vedono l’ ora di poterlo vedere sto programma, possibile che non ci si renda conto dei danni che si potrebbero creare?
In Italia è rose e viole…ci chiamano mammoni, attaccati alla famiglia e ci dicono di prendere esempio dall’ estero, dall’ America, dove i giovani vanno ai college, si arrangiano…poi magari a 17 anni sparano, girano con la pistola e soprattutto fanno reality di questo tipo, perchè nascono tutti lì.



7. MisterGrr ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:38

come già scritto, gli americani ne sanno una più del diavolo.

Seriamente, si sono bevuti il cervello.

Un conto è far vedere i bambini che fanno sketch e ridono, un conto è dargli in pasto a telecamere solo per l’ego smisurato dei genitori.
Non è questione che la tv debba sostituirsi ai genitori (chi lo pensa è davvero una persona piccola, e sono tanti a farlo)…chi ha ste idee, con cosa ragiona?



8. MisterGrr ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:39

E lo dice un sostenitore del GF estero senza alcun filtro. Ma i bambini in tv come merce, no cazzo.



9. Marco89 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:43

Concordo con Lu e Fabio: nessuno può insegnarci nulla a casa nostra. Almeno qui violentatori non se ne nascondono, almeno si spera.
Meglio ridere dell’ ignoranza di una siliconata che creare disagi.
Comunque, io non sono a priori contro i bimbi in tv, purchè non ci sia competizione e non abbiano spirito di guerra, magari spinti dai genitori.
Le prime edizioni di Ti lascio, andavano in questo senso: l’ importante è che sia un gioco. Se poi però si creano programmi di questo tipo, allora non va bene. I bambini vanno educati dalla famiglia, invece che piazzarli davanti alla tv, si occupino loro dei figli…tipica ipocrisia italiana. La tv non deve insegnare nulla, così come non deve lanciare cattivi segnali. Ma la tv educativa e pedagogica se la facessero altrove, per me non ha senso. Il tempo per educare i figli, se si vuole veramente, lo si trova.



10. lu85 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:43

La colpa comunque è dei genitori. Scusate, un può essere anche co***one a inventarsi un format del genere, ma se i genitori (co***oni) non ci portassero i figli non esisterebbe neanche. Su un argomento così poi. Non è Ti lascio, Io canto o Peter Pan.



11. MisterGrr ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:50

E’ ovvio che la colpa è dei genitori e del loro stupido ego.



12. Nina ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:55

Fabio Fabbretti: su questo sfondi una porta aperta. Infatti non sopporto le mamme che si lamentano, per dirne una, delle veline che turbano i loro figli adolescenti. Accidenti mica siamo costretti a fargli vedere Striscia la Notizia.



13. lu85 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 12:55

Io nemmeno sono contro i bimbi in tv, naturalmente non esagerando. Ti lascio quest’anno però non mi è piaciuto affatto, troppa gara. Peter Pan poi è divertentissimo, però fanno una stagione ogni decennio.



14. Marco89 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 13:02

@ Lu: concordo su Ti lascio. Infatti dopo hanno cambiato giro, tutti 9 e 10 a tutti.



15. lu85 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 13:06

Marco: io non l’ho seguito. Seguivo le prime edizioni, poi basta. Però ho letto sul blog diverse cose, e già nel sapere che i bambini cantavano e poi andavano davanti alla giuria come se fosse un X Factor qualunque, con voti, palette, podio, bimbi che piangono…NO!



16. Rox ha scritto:

27 marzo 2013 alle 13:44

Be’ non è che si debba necessariamente importare ogni format straniero, anche se sia di successo! Il tessuto sociale italiano non è come quello americano o giapponese per dire.



17. pedro ha scritto:

27 marzo 2013 alle 14:01

Beh, il titolare di questo articolo la dice tutta. A mio parere, di larghe vedute gli americani, di vedute ristrette (in generale) il pubblico italiano.
Secondo me, penso che se li faceste partecipare a questo tipo di reality show sul paranormale succederebe la fine del mondo (soltanto in Italia ovviamente). Dunque, penso che per il bene di tutti, sarà meglio desistere da quest’idea.



18. tinina ha scritto:

27 marzo 2013 alle 14:13

Io mi ricordo tempo fà di un reality in cui bambini piccoli (dagli 8 ai 12 anni) dovevano vivere da soli in una città tipo far west e gestire il tutto da soli. Mi ricordo di un bambino che la notte aveva paura e diceva: io ho solo 8 anni!



19. Gah! ha scritto:

27 marzo 2013 alle 14:55

Poi diciamo ai vari “Ti lascio una canzone” e “Io Canto” che sfruttano i bambini.
Questi qua li danno per posseduti.
POVERE CREATURE



20. FDiv88 ha scritto:

27 marzo 2013 alle 15:24

Il discorso è che in Italia in tanti sono abbastanza isterici, intolleranti e repressivi che insorgono per un non nulla non sapendo distinguere cosa oggettivamente è bene da cosa oggettivamente è male e non va fatto…. Sono sempre rimasto abbastanza basito e allibito per il modo di percepire programmi come Ti lascio una canzone o Chi ha incastrato Peter Pan…



21. Nina ha scritto:

27 marzo 2013 alle 15:35

Siii, gli americani di larghe vedute, quelli che si scandalizzarono per il seno di Janet Jackson. Sono ipocriti, questa è la verità.



22. pedro ha scritto:

27 marzo 2013 alle 16:07

Cari lettori, a propòsito del commento 21 e parlando di bambini:
Secondo voi, che cosa sarebbe accaduto in Italia se in prima serata ed avanti a uno dei programmi televisivi più seguiti, diciamo la finale del Festival di Sanremo, con milioni di bambini davanti alla tv, una bella donna italiana, diciamo l’ultima Miss Italia, avesse mostrato il seno nudo davanti alla telecamera? Cosa avrebbe succeso allora? Certo, ci sono dei gruppi conservatori che si scandalizzano per qualsiasi cosa, ma in tutti i paesi esistono.



23. Nina ha scritto:

27 marzo 2013 alle 16:26

Successo negli anni 80, Patsy Kensit. Si qualche servizio ma nessun movimento puritano in azione.



24. pedro ha scritto:

28 marzo 2013 alle 14:03

Beh Nina, magari su questo discorso hai ragione. È vero, ci sono degli ipocriti in America, anche in Italia, e anche in Spagna (di questo sono sicuro). Ma per me, dire che in un’intera nazione di più di 300 milioni di persone, sono tutti ipocriti (como hai voluto far intendere tu), io lo definisco “mancanza di rispetto”. Mi dispiace. Se fossi americano, senz’altro, mi sarei offeso.



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