Cambio della guardia dietro il bancone di Striscia la Notizia che, a partire da questa sera e fino alla conclusione della stagione prevista per sabato 15 giugno, schiererà alla conduzione la coppia tutta palermitana composta da Ficarra e Picone, per il nono anno consecutivo alla guida delle puntate primaverili del tg satirico. Era il 25 aprile del 2005, infatti, quando il duo comico, reduce dai fasti di Zelig, entrò a far parte della corte di Antonio Ricci.
Che non si possa fare a meno di parlare di successo lo dimostra la permanenza, mai invero messa in discussione, quasi decennale ma che gli sketch e la carriera artistica di Ficarra e Picone si siano assestati sugli stessi standard da tempo e senza mostrare un’evoluzione è altrettanto vero. L’impressione è che i due conducano la trasmissione ormai col pilota automatico, senza particolari sussulti o guizzi con i tormentoni e le gag che sembrano riesumate dal repertorio della stagione precedente (il che può anche andar bene visto che i politici oggetto di satira sono ai posti di comando da decenni e le truffe di cui si occupa Striscia sono sempre le stesse).
Intendiamoci, questo post non vuole essere una critica a Ficarra e Picone e non si vuole certo mettere in dubbio la loro bravura tuttavia, in una stagione televisiva in cui gli ascolti della creatura di Antonio Ricci non hanno fatto sfracelli, forse si poteva cercare di catalizzare l’attenzione di spettatori e addetti ai lavori provando una nuova coppia. Il pensiero va a Luca e Paolo, perfetti in quel ruolo anche se con quotazioni in discesa dopo il flop di Scherzi a Parte, voi siete contenti dei palermitani o avreste preferito nuovi conduttori?
In ogni caso anche questa edizione primaverile di Striscia la Notizia vestirà i colori della Sicilia. Ci si aspetta ovviamente una particolare attenzione nei confronti di Beppe Grillo, il cui Movimento ha fatto furore proprio nella terra del duo comico prima che nel resto del Paese. A proposito, chissà se Ficarra e Picone si rivolgeranno al pubblico della trasmissione gridando “Cittadini!“. Del resto, prima che questa espressione diventasse appannaggio del Movimento 5 Stelle e che venisse utilizzata per evidenziare il distacco tra la vecchia politica e il nuovo che avanza, faceva riferimento proprio al tormentone dei due “Nati Stanchi”
1. Silvia ha scritto:
25 marzo 2013 alle 15:44