Che l’autore di The New Normal sia stato ispirato dal successo di Modern Family è un velato sospetto che ci viene non tanto perché qui continuiamo a chiamarla “The New Modern”, ma piuttosto perché da una lettura della trama riscontriamo dinamiche e problematiche che, in un certo senso, si ripetono sempre utilizzando l’ironia come filo conduttore. Ci aspettiamo, comunque, una buona dose di originalità, visto che l’autore di cui parliamo, Ryan Murphy, ha sempre dimostrato genialità e versatilità, come testimoniano alcune sue serie di successo, quali American Horror Story e Glee.
The New Normal (da stasera 5 marzo alle 22:45 su Fox) racconta la storia di una famiglia, una però di quelle poche canoniche. Protagonisti sono Bryan, Andrew Rannells, e David, Justin Bartha, coppia omosessuale con desiderio di paternità che decide di realizzare ricorrendo a una madre surrogata. La trovano in Goldie, appena trasferitasi a Los Angeles con una storia sentimentale travagliata alle spalle, una figlia piccola e una madre invadente e un po’ all’antica, per usare un eufemismo, Jane, che diventerà suo malgrado fulcro dell’atipico nucleo familiare che verrà a crearsi.
Il desiderio di famiglia delle coppie omosessuali è un tema che è stato trattato spesso nelle serie tv d’Oltreoceano, Brothers & Sisters e Modern Family sono solo due degli esempi più recenti. The New Normal lo affronta in maniera provocatoria e ironica con lo scopo di stimolare negli spettatori una riflessione profonda su un tema che resta particolarmente delicato. Lo è in America, figuriamoci in Italia.
Visto il buon riscontro ottenuto all’esordio, i produttori hanno esteso a 22 gli episodi previsti per la prima stagione.
1. Nina ha scritto:
5 marzo 2013 alle 11:13