Sembrava ormai fatta, poi è arrivato il colpo di scena. I giochi per la vendita di La7 si riaprono: stando a quanto si apprende dal Cda di TiMedia, i vertici dell’emittente terzopolista non hanno raggiunto un accordo con l’editore Urbano Cairo, al quale era stata concessa la possibilità di presentare in esclusiva un’offerta per l’acquisizione della rete. I tempi della trattativa privata sono così scaduti, ed ora sul mercato sarebbero tornati a farsi sentire i vecchi pretendenti interessati alla negoziazione.
In particolare, ci riferiamo al fondo Clessidra e a Diego Della Valle, il quale di recente si era dichiarato pronto a rilevare La7 con una cordata alla quale avrebbero partecipato anche personalità dell’emittente (maggiori info qui). Nei prossimi giorni i due possibili acquirenti potrebbero ripresentare la loro offerta migliorata, singolarmente o con una inedita collaborazione. Pare infatti che il fondo guidato da Claudio Sposito abbia in corso colloqui con Diego Della Valle per la messa a punto di una nuova proposta congiunta, nella quale Clessidra coprirebbe il ruolo di capo cordata.
Non è finita. Stando a quanto riporta La Stampa, nella corsa all’emittente si sarebbe inserito in extremis anche l’editore di Vero, Guido Veneziani, il quale avrebbe avanzato un’offerta vincolante al presidente di TiMedia, Severino Salvemini. L’imprenditore sarebbe interessato all’acquisto di La7 e La7d e, contrariamente a Cairo, anche alla quota di Mtv (pari al 51%), per la quale avrebbe offerto circa 20 milioni di euro. I termini della proposta, secondo lo stesso Veneziani, sarebbero “fortemente migliorativi rispetto alla negoziazione con Cairo”.
Da parte sua, però, Urbano Cairo sarebbe intenzionato a non mollare la presa e a chiudere in tempi ristretti l’accordo, che secondo indiscrezioni non sarebbe ormai lontano dal raggiungimento. Del resto, la trattativa tra TiMedia e l’editore è arrivata ad uno stadio avanzato, e questo potrebbe anche scoraggiare le ambizioni di vecchi e nuovi pretendenti. Lunedì prossimo, 4 marzo, il CdA di Telecom tornerà a fare il punto sulla situazione e non è da escludere che possa arrivare la fumata bianca.
A quanto pare, molto dipenderà dallo scioglimento di alcuni nodi delicati del contratto, e dal parere di quegli azionisti che avevano accolto con freddezza l’esclusiva concessa a Cairo. Poi, una volta raggiunto l’accordo, l’operazione poi passerà al vaglio dell’Antitrust e dell’Agcom. Almeno lì, non dovrebbero esserci (più) colpi di scena.
1. tania ha scritto:
1 marzo 2013 alle 15:30