Le polemiche attorno al mondo dei talent show sono destinate a continuare. Anche quest’anno a vincere il Festival di Sanremo è stato un cantante proveniente da un talent. Non un Amico di Maria De Filippi, dopo il trio Marco Carta, Valerio Scanu ed Emma, ma un concorrente di X Factor. A conquistare la vittoria è stato, infatti, Marco Mengoni direttamente dalla terza edizione del talent un tempo di mamma Rai.
A non vincere, invece, è stata l’ultima stella sfornata da X Factor, ora di Sky, Chiara. La Galiazzo ha confermato una voce interessante ma la canzone “Il futuro che sarà” non è riuscita neppure a portarla sul podio. Con l’altro pezzzo “L’esperienza dell’amore” avrebbe probabilmente avuto qualche chanche in più ma per molti Chiara era poco più di una sconosciuta. Come dire un talent non basta, serve di più. Quel di più che abbiamo potuto notare nelle performance di Mengoni: intensità, emozione, una voce unica, un ritornello che rimane in testa. Perchè, a proposito di ritornelli, tra tutti i brani in gara di un Sanremo che ha puntato sulla musica di qualità stentiamo a ricordare e canticchiare un inciso.
Annalisa, dal canto suo, con “Scintille” non ha sfondato e in radio stenta a decollare. Anche lei viene da un talent, Amici, dove il televoto la fa da padrone ma il podio non è arrivato. E non date la colpa alla Giuria di qualità che nella serata di venerdì ha fatto vincere Antonio Maggio, altrimenti solo terzo per il pubblico a casa. Un Sanremo nel segno di X Factor, insomma, ma quello Rai delle prime edizioni. Antonio, infatti, ha vinto la prima edizione di X Factor con il gruppo degli Aram Quartet.
Un singolo sfortunato, scritto da Morgan, e tiepidi riscontri discografici, hanno portato ben presto il gruppo allo scioglimento. Antonio, però, con la sua testa dura, è andato avanti per la sua strada e dopo anni è riuscito a tornare alla ribalta, da solo, con un pezzo dal sapore retrò con un ritornello che entra subito in testa (Farmi male, farmi male…).
Il televoto ha fatto dei ‘danni‘, è vero: come non dimenticare “In tutti i luoghi e in tutti i laghi…” o la dimenticabilissima canzone di Pupo con il principe Filiberto, arrivati primo e secondi al Sanremo 2010, quando Marco Mengoni si piazzò solo terzo. Ma con l’edizione di quest’anno si è andati oltre, premiando un talento come Marco Mengoni che ha sì partecipato a un talent ma nel recente passato ha dimostrato di che pasta è fatto. Dopo aver vinto il Best European Act agli Mtv Eurpean Musica Awards nel 2010, il prossimo maggio rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest.
Anche perchè se avesse vinto Elio, come avrebbe voluto la giuria, sarebbe stata “La canzone mononota” a rappresentare in un certo senso la canzone italiana di oggi. E se, come ha detto Bisio, gli elettori italiani hanno i politici che si meritano, in quel caso gli italiani avrebbero avuto il vincitore che si meritavano.
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1. MisterGrr ha scritto:
17 febbraio 2013 alle 15:11