Lo scorso dicembre ha terminato di girare la miniserie Rai Anna Karenina, mentre in primavera tornerà sul primo canale della tv di Stato con Altri tempi, fiction in due puntate incentrata sul tema della prostituzione e più nello specifico dell’abolizione delle case chiuse. Al cinema è stata invece recentemente applaudita per il ruolo di Beatrice nel film Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek. Parliamo di Vittoria Puccini la cui carriera, esplosa nel 2002 con Elisa di Rivombrosa, non sembra conoscere crisi o momenti d’arresto.
L’attrice fiorentina tornerà questa sera alle 21,10 su Rai1 nei panni della sensuale Violetta nell’omonimo tv movie (mutuato dalla miniserie di due parti del 2011) diretto da Antonio Frazzi. La coproduzione Magnolia Fiction e Beta Film, con soggetto e sceneggiatura a firma di Sandro Petraglia, sceneggiatore di pellicole di successo come La meglio gioventù e di serie tv record d’ascolti come La Piovra, s’ispira al celebre romanzo La Signora delle Camelie di Alexandre Dumas (figlio), opera da cui Giuseppe Verdi trasse ispirazione per La Traviata. Nel cast, oltre a Vittoria Puccini nei panni di Violetta Valery, l’argentino Rodrigo Guirao Diaz, nel ruolo di Alfredo, Andrea Giordana nelle vesti del Duca di Sagrado, e Tobias Moretti nella parte di Antonio Caleffi.
La storia si svolge a Milano nel 1948. Alfredo Germont, giovane attraente studente di legge, animato da una forte passione civile e impegnato nella lotta contro gli austriaci, si innamora di Violetta Valery, una giovane e disillusa ragazza che, in pieno ottocento, per sfuggire ad un’infanzia povera e piena di privazioni, trova il suo riscatto “concedendo le sue grazie” a ricchi amanti ammaliati dalla sua straordinaria bellezza.
Una donna di facili costumi, bella e spregiudicata, che grazie ad Alfredo conosce per la prima volta l’amore vero. Li travolge una grande passione, dolce e violenta, ma il loro è un amore fragile, minacciato dalle convenzioni sociali, dalla guerra che incombe e dalla tisi, la terribile malattia che porterà Violetta ad una morte precoce.
La miniserie, presentata dall’allora direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce come “l’opera più bella che abbiamo prodotto nei tre anni e mezzo di mia direzione”, venne trasmessa in prima visione il 16 e 17 ottobre del 2011 ottenendo, a dispetto degli entusiasmi di Del Noce, una media di appena 4.756.000 spettatori e il 18,15% di share.
1. francesco ha scritto:
5 febbraio 2013 alle 16:23