31
gennaio

NON E’ MAI TROPPO TARDI: CLAUDIO SANTAMARIA SARA’ IL MAESTRO MANZI PER LA RAI

Alberto Manzi in Non è mai troppo tardi

La buona notizia è che a vestire i panni del protagonista non ci sarà, almeno questa volta, Beppe Fiorello, la brutta notizia è invece l’ostinazione da parte della Rai nel voler raccontare la vita di qualsiasi personaggio nel formato standard della miniserie in due puntate. Che si tratti di Santi, attori, cantanti, papi o generali, sforbiciando le vite più intense, o annacquando le esistenze più brevi, si riesce puntualmente a confezionare il biopic in due parti, ignorando completamente l’ipotesi di realizzare a seconda delle esigenze un tv movie in unica puntata, piuttosto che una miniserie di 3 o 4 appuntamenti.

Questa volta ad essere omaggiato da una doppia serata tv sarà Alberto Manzi, il celebre maestro-conduttore di Non è mai troppo tardi, la trasmissione che negli anni ‘60 “alfabetizzò” gli italiani. La fiction sarà diretta da Giacomo Campiotti, in questo periodo impegnato anche con Braccialetti Rossi, (adattamento italiano della serie catalana Pulseras Rojas), e – come riportato da Tv Sorrisi e Canzoni – vedrà come protagonista nel ruolo del Maestro Manzi, Claudio Santamaria, già visto in passato su Rai1 nei panni di Rino Gaetano.

La fiction, il cui titolo dovrebbe essere proprio Non è mai troppo tardi, verrà girata a Roma nel mese di marzo, e sarà ambientata nel secondo dopoguerra, andando a coprire gli anni che vanno dal ‘46 al ‘60. Non a caso negli scorsi mesi la ricerca degli attori e delle comparse è stata orientata verso ragazzi dal volto antico, non tatuati, senza piercing e sopracciglia disegnate. Visi ed espressioni in grado di portarci tra le pieghe dei ricordi in bianco e nero, di un’Italia analfabeta e contadina, e di una televisione ancora agli albori, ben diversa da quella attuale. Una tv nella quale il Maestro Manzi diventò ben presto un volto familiare, proprio grazie alla sua trasmissione.

Il programma, in onda dal 1959 al 1968 per un totale di 484 puntate, riproduceva in tv delle vere e proprie lezioni di scuola primaria. L’effetto ottenuto fu di grande rilevanza sociale: si stima che quasi un milione e mezzo di persone abbiano potuto conseguire la licenza elementare grazie a queste lezioni a distanza. Dopo la conclusione del programma, e dopo alcune sporadiche apparizioni in radio e tv, sempre su temi legati all’istruzione, Manzi tornò ad occuparsi a tempo pieno all’insegnamento scolastico, interrompendolo di tanto in tanto per campagne di alfabetizzazione degli italiani all’estero, e per la stesura di alcuni romanzi, il più famoso dei quali è Orzowei, dal quale fu tratto un omonimo telefilm per la Tv dei ragazzi negli anni 70.



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10 Commenti dei lettori »

1. bakmor ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 11:39

be’ ci avrei visto piu’ Beppe Fiorello gli somiglia un po’ di piu’ pero’ l’idea a me piace ero piccola all’epoca ma mi ricordo vagamente questa trasmissione



2. zvanrn ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 11:44

cit. Wikipedia :)

…e comunque…. ORZOWEEEI parappappà parappappà parappappà…. che ricordi :D



3. aleimpe ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 12:27

Ora basta con le fiction monografiche!!!



4. osservatore ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 13:11

Santamaria è un bravo attore.
Fiorello non può fare tutto e tutti



5. Veronica ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 15:10

Ho visto Claudio Santamaria a teatro e devo dire che dal vivo è veramente straordinario,ma mi fa molto piacere rivederlo in tv,dopo le bellissime fiction Rino Gaetano e Le cose che restano.Poi da ragazza giovane mi piace molto scoprire le belle storie di un’Italia che non ho vissuto



6. osservatore ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 15:45

Santamaria nel’interpretazione di Rino Gaetano è stato molto bravo…



7. jonathan ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 15:57

comunque trasmissioni come queste erano veramente SERVIZIO PUBBLICO :)



8. pappy ha scritto:

31 gennaio 2013 alle 19:04

…ragazzi io c’ero, beh ero piccola ma c’ero già, mi ricordo bene
di Manzi e di come rimanevo incantata dai suoi magnifici disegni
fatti con il carbonicino nero. Era un uomo colto, mite e garbato, non l’ho mai dimenticato e negli anni mi sono spesso chiesta perchè in TV fu messo da parte.
non posso che essere felice per la fiction dedicata a lui, non sopporto Beppe Fiorello, ma ad essere sincera forse lo trovo più somigliante si
Santamaria



9. Veronica ha scritto:

1 febbraio 2013 alle 00:12

beh per quanto riguarda la somiglianza non c’è da preoccuparsi santamaria sa calarsi perfettamente nei personaggi,basta ricordare Rino Gaetano che senza offesa era molto più bruttino di lui!



10. Rosa Maria ha scritto:

2 marzo 2014 alle 15:06

Senza dubbio, Manzi ha avuto tanto coraggio nel fare scuola “a modo suo”, Ha potuto farlo perchè sorretto da una profonda preparazione culturale e da talenti che non tutti gli educatori possono avere.
Nella fiction mancava un qualsiasi cenno alla seconda moglie e alla figlia Giulia. Una mancanza dettata, forse, per evitare possibili suscettibilità?



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