7
gennaio

PAOLO RUFFINI A DM: MARIA DE FILIPPI, MIO MITO ASSOLUTO. OGGI ANDY WARHOL FAREBBE UNA TRASMISSIONE COME UOMINI E DONNE OVER

Paolo Ruffini

Paolo Ruffini

Simpatico, esuberante, comico di professione. Ma anche introspettivo, profondo e… sentimentale! Paolo Ruffini è una rivelazione: alle risate dello show comico di Italia 1, Colorado, il 34enne livornese affianca tutta una serie di attività che svelano un lato inedito della sua personalità. Una generosa attenzione verso gli altri che bene viene riassunta dal titolo del suo primo romanzo, fresco di uscita nelle librerie: Tutto bene. Lo interrompiamo mentre ascolta un brano, poco prima della registrazione di una puntata di Colorado. “Amo collaborare e non competere” ci dice, ripetendo un passo del testo che leggeva. E, per dirla alla Lubrano, la domanda è sorta spontanea:

Non sei mai stato in competizione con nessuno?

Purtroppo nella vita non ho fatto nemmeno tanto sport e forse la mancanza di competizione deriva proprio da questo.

Cos’è importante nella vita?

Ridere, che secondo me fa bene alla salute ed è un antidoto naturale e gratuito, e poi fare l’amore.

Fare l’amore o fare sesso?

E’ uguale.  Come diceva Venditti, non c’è sesso senza amore. Credo, comunque, che chi fa l’amore sia fortunato rispetto a chi fa sesso.

Lo dici perché sei felicemente sposato?

Infatti. E mi ritengo fortunatissimo. Il matrimonio è stato una cosa che ho fortemente voluto e mi fa sentire molto più al sicuro. Proprio per questo capisco le lotte delle coppie omosessuali.

Sul palco fai il comico. Nella vita invece?

Nella vita non lavoro. Fare il comico è un mestiere e non mi fido molto dei miei colleghi che fanno ridere anche nella loro quotidianità. Certo, spero che se qualcuno viene a cena con me non si rompa le scatole…

Chi ti fa ridere di più?

Fiorello e Christian De Sica, per esempio. Ti fanno morire dal ridere ma puoi farci anche un discorso serio. D’altro canto per far ridere dev’esserci da parte del comico un bel momento di riflessione prima. Tutti i più grandi buffoni sono buffoni ragionati.

Hai realizzato un documentario dal titolo emblematico: ‘Ansia.no‘. Sei ansioso o ti preoccupi dell’ansia degli altri?

Beh, un po’ ansioso lo sono. Ritengo, al tempo stesso, che gli anziani siano un valido antidoto, anche se spesso ci si dimentica di loro. Non a caso se n’è accorta anche Maria De Filippi, il mio mito assoluto, facendo ballare gli anziani a Uomini e Donne.

Perché il tuo mito è Maria De Filippi?

Andy Warhol oggi farebbe una trasmissione come Uomini e Donne Over. Quando la notte torno a casa e vedo questi signori anziani che ballano (il programma viene replicato anche nelle ore notturne, ndDM), con Maria seduta sulle scale, una brutta cassa al suo fianco unitamente alla scarna scenografia, sono convinto di trovarmi di fronte ad un capolavoro di avanguardia pop. Non capisco perché il programma venga criticato. Forse la verità è che la gente più critica più si sente intelligente!

Critiche inopportune dunque?

Siamo una generazione che continua sempre a dire che era meglio ciò che c’era ieri, che l’oggi fa schifo e il domani sarà pessimo. E invece la televisione di questi anni è decisamente preferibile rispetto a quella di vent’anni fa. Guarda, ad esempio, il Testimone di Pif o Le Iene.

Cosa butteresti della tv di oggi?

Butterei le repliche. Non mi piacciono le riproposizioni.

E dal passato cosa ripescheresti?

La maggior parte delle trasmissioni di Corrado come il Pranzo è Servito; ma anche Bis e Tra Moglie e Marito. Erano dei reality senza casting, con gente vera. Pensa che capolavoro sarebbe un Grande Fratello con dei concorrenti selezionati dall’elenco telefonico…

Una realtà vera, insomma…

Quella realtà talmente vera che la gente dice che è finta, come quella di C’è Posta per Te, davanti alla quale piango come avessi sbucciato cinquanta chili di cipolle. E’ la bellezza della vita! Non puoi dare un copione ad un signore cinquantenne che cerca la propria figlia. Maria crea una gabbia e crea un percorso. Credo sia un genio proprio per questo.

Come ti senti quando sali sul palco?

Miracolato, lusingato e orgoglioso di poter fare compagnia alle persone che mi guardano. La tv è una cosa di un’importanza mostruosa, soprattutto all’interno della vita di persone sole, malate o anche recluse. Con questa consapevolezza, sto facendo un documentario sulla resilienza, ovvero su come riorganizzare la propria vita in maniera ottimistica dopo un trauma. Ho perso un amico per il tumore più brutto che ci sia, è stato malato per 8 anni ma era talmente forte, talmente vivace da avere una qualità di vita straordinaria.

Cosa vorresti che il pubblico pensasse di te quando ti guarda?

Mi piacerebbe che mi vedessero come un commensale che a un certo punto si alza e inizia a raccontare qualcosa servendo al tempo stesso buone pietanze. Una sorta di cameriere mediatico.

Torni con Colorado in primavera…

Sono sei puntate con altrettanti ospiti, uno diverso per ogni puntata, a partire da Fabio Troiano, passando per Vladimir Luxuria, Federica Nargi, Fiammetta Cicogna e Nicolas Vaporidis (ci sarà anche Francesca Piccinini, ndDM).

Ti mancherà Belen?

Mi piace da morire. Ha uno spirito simile a quello di noi livornesi. Ha un’aura intorno a sè tutta particolare. A volte sembra Gandhi.

Tua moglie come l’ha presa? E’ gelosa?

Mi ha detto: “se te la porti a letto, ti do una medaglia!”.

Come ti vedi a 80 anni?

Il mio sogno è quello di arrivare a 80 anni continuando a fare questo lavoro, pur essendo una professione precaria per eccellenza.

Sei sempre stato precario?

Dodici anni fa avevo un posto fisso in comune. Ero nell’ufficio marketing dell’ASA, una municipalizzata che si occupava di fogne, gas e farmacie. Ero l’addetto a organizzare la festa in piazza l’ultimo dell’anno. Ne organizzai due molto belle: in una presentai con Manuela Arcuri, in un’altra con Paola e Chiara. Avevo già delle velleità artistiche grazie alle quali girai lo spot della Kinder e vinsi il premio come miglior animatore d’Italia; decisi, poi, di mettermi in discussione. E’ però una professione che ti devi giocare giorno per giorno.

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9 Commenti dei lettori »

1. Schattol89 ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 14:22

Voto 10 a Paolo!
Genuino, simpatico e intelligente….
Strepitosa la battuta della moglie su Belen! ;) hahahha



2. apple ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 16:33

Sopravvalutato e irritante, con la sua presenza fissa(non faceva quasi neanche rispondere gli ospiti) e voce fastidiosa ha rovinato l’ultima stagione di Stracult, che non ho piu’ guardato, oltretutto non parla in italiano ma in dialetto livornese, infatti meta’ delle cose che dice non le capisco neanche,e non credo di essere l’unica come gli diano una trasmissione, mha….



3. LucaZ ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 16:33

- Perché il tuo mito è Maria De Filippi?
- Perchè cerco lavoro. Non mi dispiacerebbe la conduzione di IGT

Mai sopportato. Appena lo vedo in tv, cambio canale. Non fa ridere



4. Fafo1970 ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 17:49

mito assoluto Maria de filippi? che orrore , il nulla assoluto per menti spente



5. Mattia Buonocore ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 17:56

Non voglio entrare nel merito perchè potrei sembrare di parte ma lasciatemi dire una cosa oggettiva: finalmente un personaggio dello spettacolo che dice di guardare e amare la tv. Di solito sono tutti snob.



6. kalinda ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 20:25

peccato che ammiri la De Filippi per il resto mi piace.



7. emanuele ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 21:20

@kalinda

condivido!..peccato che ammiri maria de filippi!…



8. amazing1972 ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 22:31

a me sta simpatico e lo vedrei benissimo a italia’s got talent



9. alex1989 ha scritto:

7 gennaio 2013 alle 22:35

“Ero l’addetto a organizzare la festa in piazza l’ultimo dell’anno
Avevo già delle velleità artistiche grazie alle quali girai lo spot della Kinder e vinsi il premio come miglior animatore d’Italia;”

invece a mastroianni che era scarso gli hanno detto, o fai la pubblicità del Pocket Coffee, o la dolce vita con fellini , ma mai mai quella del kinder perchè non hai velleità artistiche,

pensa che doti artistiche quella del tampax……..

ecco perchè paragona uomini e donne a un capolavoro e fa pure il nome di
Andy Warhol

detto questo rispetto la persona che è vero ,è genuina, e cmq non falsa,la stessa intervista lo dimostra ,
non è impostato come chi spesso fa tv, se poi vede in maria de filippi un mito, è l’equivalente di chi vede fiorello, o bonolis ecc come tali , è un gusto suo,discutibile, ma suo,

ma quel curriculum meritava due osservazioni paolinoooo!!!



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