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gennaio

ALDA D’EUSANIO A DM: LA VITA IN DIRETTA, MIA UNICA FONTE DI GUADAGNO. TOAFF E CUCCARINI GLI UNICI CHE MI HANNO AIUTATA.

Alda d'Eusanio

Dopo il racconto della truffa ai suoi danni, continua la nostra intervista ad Alda d’Eusanio. Nel ’secondo capitolo’ la conduttrice parla delle sue esperienze televisive e del desiderio di tornare in video al timone dei suoi vecchi programmi. Allo stesso tempo non risparmia amare considerazioni verso la Rai e la società odierna che si complimenta con Silvio Berlusconi e acclama la farfallina di Belen Rodriguez e Fabrizio Corona…

Rerecentemente al Cristina Parodi Live in relazione alle conduttrici della tv del pomeriggio (Venier, D’Urso, De Filippi) ha dichiarato:  “Secondo la stampa italiana rispetto a queste mie tre colleghe io sono la rappresentazione della tv spazzatura. Loro sono invece quelle che fanno la Divina Commedia”. Cosa ne pensa di questo tipo di tv?

La trovo inutile, vuota, ripetitiva, senza senso, fatta di cose toccata e fuga, non c’è mai un approfondimento. I pomeriggi in tv sono tediosi, uno uguale all’altro, e la cosa che più mi colpisce è la totale assenza di responsabilità verso quello che si fa. La televisione è una pistola in mano a qualcuno, è uno strumento di forte potenza che bisogna utilizzare con consapevolezza, sapendo di svolgere un dovere, di tenere compagnia, di raccontare, nel rispetto di un contenuto che devi sempre fornire.

Lei è spesso ospite a La Vita in Diretta, però…

Sì, è l’unica mia fonte di guadagno.

Ed è inclusa nella tua critica?

Non è che sia inclusa o esclusa, La Vita in Diretta – come Porta a Porta o tutti gli altri programmi in onda a qualsiasi ora – è come se fosse costretta a raccontare sempre le stesse cose. La tv è monocorde e monocolore. Un esempio è l’omicidio di Sarah Scazzi, una vera tragedia diventata uno strumento di spettacolo.

La colpa è della tv o del pubblico?

Di entrambi. Se il pubblico segue e gode nel vedere la tragedia di quella bambina, con lo zio divenuto una sorta di Al Pacino, prima sembrava uno ’spaventapasseri’  indifeso col cappellino, ora un uomo che sfoggia un look da attore. Abbiamo fatto di questo mostro – che sia o non sia l’assassino – una persona rispettabile, corteggiata da emittenti e giornali. Se la gente segue e crea questi mostri deve prendersene la responsabilità.

Come riuscire a coniugare ascolto e interesse allora?

Io lo facevo con Ricomincio da qui, un programma in onda ogni pomeriggio in cui parlavo con una persona che aveva un problema e davo una soluzione per risolverlo. Era il programma di massimo ascolto della seconda rete, il che vuol dire che la gente non vuole seguire soltanto determinate cose. E’ possibile attirare l’attenzione del pubblico verso altri contenuti, come fanno Fiorello e Roberto Saviano. Il pubblico premia la qualità, la preparazione e le capacità. Se nel nostro Paese, negli ultimi 20 anni, è stata uccisa la coscienza, la cultura, l’intelligenza, e non c’è più il senso della vergogna per cui tu puoi farti tatuare una farfalla sull’inguine, andare a Sanremo, ed essere applaudita da tutti, o puoi essere Fabrizio Corona ed essere acclamato. Non ci si vergogna più. Una volta se commettevi una cosa non giusta, fuori dalle regole, venivi escluso dalla tua stessa famiglia, oggi invece per diventare in personaggio devi frodare, dire parolacce, essere maleducato o ammazzare un bambino.

Ma perchè allora non si è più fatto Ricomincio da qui?

Marano, ex direttore di Rai2, ha deciso di usare quella fascia oraria per un programma musicale che ha fatto il 3% (Scalo 76 Talent, ndDM). Alla Rai non interessava che un conduttore o un autore facesse bene il proprio lavoro, ma far occupare degli spazi a determinate persone.

Con la Rai dei tecnici cambierà qualcosa?

Me lo auguro, in realtà non credo sia possibile rimpiangere i vecchi.

In molti invocano, invece, il ritorno di Al posto tuo, che era un tipo di intrattenimento più leggero…

Era divertente ma c’era un senso forte in ogni storia. Apparteneva ad un genere, che avevo ideato, di racconto corale di una storia, a volte anche divertente o provocatoria, ma sempre in grado di mettere l’accento su un principio del corretto agire umano.

Tra l’altro, in tempi di crisi, parliamo di programmi molto economici.

Sì, sono nota per fare programmi che costano poco. In generale non mi piace la cialtronaggine, credo che in ciò che si fa bisogna lasciare sempre una traccia, anche ora con questa intervista mi pongo senza difese. Tutti mi dicono: “ogni volta che parli ti fai dei nemici”, ma sono solo sincera e non parlo male. Ad esempio, anche prima, non ho detto che la Vita in diretta  è brutta o Vespa è un cretino, dico solo che la televisione di oggi è molto negativa perché l’intera società è negativa. Pensiamo alla gente che dinnanzi al comportamento di Berlusconi, che incontra le ragazzine, dice: “ ammazza”, oppure lo giustifica perché le ragazze erano poco perbene, e non si indigna. Non pone l’accento sul fatto che un Presidente ha il dovere di avere un senso delle regole e del rispetto umano in pubblico come in privato.

Non crede che spesso Berlusconi sia una sorta di capro espiatorio?

La colpa non è di Berlusconi che, essendo un cittadino come tanti altri o quasi, ha il diritto di candidarsi, caso mai chi lo vota deve spiegare il perché.

A proposito di Berlusconi, Lei ha ancora rapporti con Lele Mora?

L’ho chiamato ma mi risponde poco. E’ stato il mio agente, mi sono rivolta a lui quando tutti l’avevano abbandonato. L’impressione che ho avuto è stata quella di una persona buona forse un po’ stupida ma non un furbone. A casa sua trovavo persone che avevano fatto i reality trattati con la stessa considerazione di quando erano in auge. Non è più il mio agente ma non l’ho rinnegato, se un un amico sbaglia o cade in disgrazia trovo terribile l’insulto, l’accanimento. La giustizia deve giudicare, non gli esseri umani.

C’è una collega che stima?

Milena Gabanelli, mi è sempre piaciuta per il rigore. Fa la tv studiandola con responsabilità e attenzione a quello che fa.

Un programma che le piacerebbe condurre?

Tornerei a fare Al Posto tuo, o Ricomincio da qui, mi piacerebbe fare i miei programmi. Forse l’unico programma altrui che farei perché credo che costi poca fatica – a differenza dei miei in cui ci mettevo la passione – è L’Eredità. Mi divertirebbe e non mi coinvolgerebbe troppo emotivamente.

In questi anni lontana dal video ha mai sentito i dirigenti Rai?

Sono stata un mese in coma, tre mesi in ospedale, e della Rai non ho visto quasi nessuno. Ho visto solo Lorella Cuccarini, me la ricordo come una sorta di angelo, un volto biondo che mi sorride. Mi hanno raccontato che io le ho detto: “Lorella tu sì che sei una brava persona”. Da premettere che io e lei non ci frequentiamo ma è una delle poche persone che è venuta a trovarmi in questi mesi. L’unico che, poi, mi ha aiutato è stato Daniel Toaff. Io e lui avevamo inventato la Vita in diretta, quando si chiamava L’italia in diretta, e questo lui non l’ha mai dimenticato. E’ venuto da me dicendomi: “Alda come posso aiutarti?”, e io ho ho detto: “Dopo la truffa non ho più un soldo, invitami qualche volta”.

Un auspicio per l’anno nuovo, dopo quanto detto è superfluo.

Mi auguro che la giustizia nel 2013 diventi la giustizia dei giusti che dia la possibilità a delle persone di non cadere nelle tranello.  I dolori non sono delle cose negative nella vita. Meglio non viverli ma se capita, e a tutti capita un dolore, ti aiutano ad essere una persona migliore, più forte. L’importante è saperli assimilare senza farsi sopraffare dalla rabbia.

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10 Commenti dei lettori »

1. tinina ha scritto:

9 gennaio 2013 alle 12:32

Può essere antipatica, può non piacere ma è una vera professionista e mi indigna profondamente che, con i risultati che facevano le sue trasmissioni, la RAI l’abbia dimenticata. Forza Alda!



2. LUCA ha scritto:

9 gennaio 2013 alle 12:43

solo a me

nonmenefregaunacippalippadellaaldonadeusanio?!

:D



3. tania ha scritto:

9 gennaio 2013 alle 13:47

Alda torna presto in TV!



4. pier ha scritto:

9 gennaio 2013 alle 13:50

Spero che PARAGONE (direttore new di RAIDUE) faccia tornare RICOMINCIO DA QUI programma che faceva oltre il 13% di share medio a stagione.
Oggi di quel 13%…10 punti in meno : c’è « SELTZ » che fa quotidianamente un 3%

E a proposito di : media 3,50 % : cioè peggio della BIANCHETTI : quindi il pubblico l’ha respinto….non si può promuovere un format sl perchè è lowbudget.

Poi programmi come :
- RICOMINCIO DA QUI
- LA TALPA
- LA PUPA E IL SECCHIONE
- FESTA ITALIANA
(solo per citare i casi piu eclatanti) facevano share pazzeschi e a causa di problemi ancora ignoti non si sa xk..nn ci sn piu.



5. marcko ha scritto:

9 gennaio 2013 alle 15:38

belle parole , bei concetti, ma non riesco a conciliarli con la stessa d’eusanio…
mi sembra un’intervista ke potrebbero rilasciare persone “serie”…
non ke alda non lo sia, ma è fatta di un altra pasta……
comq come diceva lei stessa tempo fa:
alda dalla! non è(era) un cantante, ma un consignio!



6. Alessandro ha scritto:

9 gennaio 2013 alle 17:47

Che gran donna Alda! Ad avercene!

“Tornerei a fare Al Posto tuo, o Ricomincio da qui, mi piacerebbe fare i miei programmi.”

Diteci dove si firma!!!



7. ely ha scritto:

10 gennaio 2013 alle 19:08

Meriterebbe eccome di tornare a lavorare,spero diano un bel calcio a chi non sa fare il proprio dovere e diano spazio ad Alda!



8. lele ha scritto:

10 gennaio 2013 alle 19:55

oddio si è brava ma non osanniamola, non che che facesse tv di alta qualita, eh…



9. nikita ha scritto:

11 gennaio 2013 alle 06:00

i tempi sono cambiati quelle trasmissioni non dicono niente…..e lei doveva fare la formica quando guadagnava tanto avrebbe dovuto pensare al futuro…ma la pensione non ce l’ha?????siiiiiiii



10. Anna ha scritto:

5 novembre 2013 alle 12:09

Alda D’Eusanio è una vera professionista,io ho avuto l’occasione di conoscerla partecipando al suo programma nel 2008,secondo me dovrebbero darle la conduzione di un nuovo programma perchè lo merita!



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