7
settembre

ROMANZO CRIMINALE: LA BUONA SERIALITA’ ITALIANA ARRIVA SU ITALIA 1

Romanzo Criminale

L’attesa è finita: approda finalmente in chiaro, anche se per ora confinata solo in seconda serata sulla rete giovane Mediaset, quella che la critica ha salutato come la migliore produzione italiana di sempre, capace addirittura, secondo Aldo Grasso, di svecchiare il prototipo italico di fiction agiografica. Dodici episodi, formato americano da 50 minuti e programmazione all’italiana con doppia puntata in ogni appuntamento. Sei lunedì su Italia 1 dunque, a partire da oggi, con inizio alle 23.10: è questo l’arco di tempo per giudicare questa scommessa creativa, finora riuscitissima.

Al di là di ogni valutazione soggettiva Romanzo Criminale rappresenta davvero una pietra miliare nella storia dell’industria culturale italiana ponendosi come primo caso di narrazione plurimediale che sfrutta i benefici della serialità e della promozione incrociata (romanzo- cinema- tv), sposando appieno dunque la formula del successo delle produzioni made in Usa.

I motivi d’interesse per seguire la fiction sono innumerevoli e abbracciano più livelli di analisi. Basti già sapere che Sky, produttore della serie dopo il buon riscontro ottenuto con Quo vadis Baby, ha optato per una scelta estetica fortemente interessante scegliendo la ripresa in alta definizione e una postproduzione di grande livello, molto precisa nel restituire al meglio sullo schermo le atmosfere cromatiche più adeguate all’environment della storia.

Un fiore all’occhiello è anche la collaborazione di Michele Placido, regista e attore nella versione per il cinema, e adesso consulente artistico, per il lungo progetto sulla piattaforma televisiva (addirittura c’è già un’opzione sicura anche per una terza stagione del prodotto), del regista Stefano Sollima. Audace, intendendo il termine in maniera estremamente positiva, e forse in qualche modo neorealistica, è stata la scelta del cast: accanto a molti giovani emergenti che interpretano i ruoli più di rilievo sono stati scelti per recitare alcuni detenuti che all’interno delle carceri animano i laboratori teatrali.

Con la banda della Magliana ritroverete in televisione tutti i personaggi che più avete amato: da Libanese a Freddo, da Dandi al commissario Scialoja e alla prostituta Patrizia. Non troverete più Favino e Tognazzi e nemmeno Accorsi o Santamaria, ma i volti nuovi, a sentire le opinioni di chi ha seguito su Skycinema e su Fox, non faranno rimpiangere i vecchi.

L’augurio è che, nonostante la collocazione nel palinsesto, un po’ discutibile e sicuramente sfavorevole, il gradimento possa premiare un nuovo ottimo modo di creare veri e propri fenomeni culturali di grandi dimensioni intrecciando vicende editoriali (ricordiamo che alla base di tutto c’è il romanzo di De Cataldo), produzioni cinematografiche e traduzioni seriali per la tv.

Romanzo criminale è una serie tv di Giancarlo De Cataldo con Francesco Montanari, Vinicio Marchioni, Alessandro Roja, Marco Bocci, Daniela Virgilio, Marco Meconi, Andrea Sartoretti, Riccardo De Filippis, Lorenzo Renzi, Alessandra Mastronardi. Prodotta in Italia. La serie viene trasmessa dal 10.11.2008 e per ora è composta da 1 stagione.



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15 Commenti dei lettori »

1. ginulufurbu ha scritto:

7 settembre 2009 alle 20:32

ragazzi guardatelo: ne vale veramente la pena!



2. zia assunta ha scritto:

7 settembre 2009 alle 21:33

a me ha fatto cacare.



3. zon@ venerdi ha scritto:

7 settembre 2009 alle 21:44

Andrà in onda alle 23:10, non credo che Mediaset ci creda molto …



4. Cristian Tracà ha scritto:

7 settembre 2009 alle 21:48

Zia assuntina complimenti per lo charme :)se ci spieghi anche i motivi per cui non ti è piaciuto magaripartecipiamo alle tue conisderazioni. Ti dico dopo la messa in onda il mio giudizio preciso…



5. zia assunta ha scritto:

7 settembre 2009 alle 22:33

violenza gratuita, sesso tanto per fare gli indipendenti, storia e sceneggiatura banale. Recitazione pessima e forzata.
Un Cesaroni in salsa splatter.
voto 3



6. zia assunta ha scritto:

7 settembre 2009 alle 22:34

funziona meglio dello yogurt della Marcuzzi (altra negata per le fiction, a parte che lei fa una recita da elementari più che una fiction)



7. Lauritas ha scritto:

7 settembre 2009 alle 22:51

si anche secondo me ci credono poco quell’orario è a dir poco assurdo…



8. danzatriceorientale ha scritto:

8 settembre 2009 alle 05:20

Non escludo di leggere il libro, ho anche visto il film ma sinceramente dare rilievo a certi soggetti e decantarne le “nobili” gesta con un mezzo diffuso come la TV non mi sembra molto educativo… poi ci si lamenta del bullismo e delle baby gang (e menomale che lo danno in seconda serata!)

Perché scusate, ma io faccio fatica a credere che si tratti di opere di denuncia e anzi, secondo me i protagoniti di efferati crimini si gasano nel vedersi esaltati e considerati in tal modo addirittura dalla TV!

Già che ci siamo, perché i vari Bilancia, banda della Uno Bianca, Riina, i Casalesi, gli stupratori del Circeo, i coniugi Romano & co. non li chiamano nei reality?



9. Elisa ha scritto:

8 settembre 2009 alle 10:15

Non fa poi così schifo come dice zia assunta, ma è anche vero che è recitato maluccio….. Mi aspettavo di più



10. gianluca_T ha scritto:

8 settembre 2009 alle 10:26

L’ho visto è mi è piaciuto, zia ssunta ci ha visto della violenza gratuita, io invece ho visto per la prima volta una produzione italiana che ci risparmia perbenismi, stereotipi scadenti e quadretti familiari desolanti. L’unico mio dubbio è: “Ma è finito a 00.30 circa vero? non è che c’era un altro episodio, perchè sopra dicono due episodi a sera… Non ditemi che mi sono perso una puntata dai”



11. Cristian Tracà ha scritto:

8 settembre 2009 alle 10:47

Vado controcorrent e dico che a me non è dipsiaciuto per niente. Anzi vi dirò di più, trovo la recitazione più verosimile di quella del film. La scelta di volti ancora non notio dà molta credibilità alla serie.

Si èa nche capito il motivo della seconda serata: audacia del linguaggio e qualche nudo rendono il programma poco da priam serata, almeno secondo i canoni di scelta italiana.

Concordo con la critica che ha parlato di svolta. Fine dell’agiografia e maggiore propensione al realismo.



12. alex ha scritto:

8 settembre 2009 alle 13:23

@zia assunta: ma va? ottima recensione,contro la stitichezza, le fiction italiane, ahahah



13. Cristian Tracà ha scritto:

8 settembre 2009 alle 14:39

Alex,
finalmente concordiamo. hai visto che quando impieghiamo qualche meccanismo ecconomico un pò più americano siamo bravi e non abbiamo nulla da invidiare?
C’è solo da combattere una concezione paleolitica del prodotto culturale in questo paese e poi possiamo sicuremnt spicacre il volo.



14. lellus ha scritto:

19 settembre 2009 alle 13:46

trovo che il prodotto è buono e, per fortuna, anche coraggioso.
la storia non è completamente inventata, i vari personaggi sono esistiti e
qualcuno ancora vivo.
gli attori, sconosciuti, ma bravi .
ma per voi, zia assunta-elisa ecc- quelli che sanno recitare sono, per caso,
bellucci,gli arcuri, coppola ecc.ecc.??????



15. Cristian Tracà ha scritto:

19 settembre 2009 alle 14:30

mi fa piacere che lellus faccia parte della cordata degli apprezzatori.
Danzatrice orientale mi fa venire i brividi l’idea che una fiction su gruppo criminale possa generare criminalità



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