Nonostante il Trio Medusa invochi l’ingresso di una copia di Vanity Fair perché oggi a Quelli che… si sta parlando un po’ troppo di calcio, più che nelle ultime sei puntate messe insieme, con Victoria Cabello, persa nella querelle sull’esistenza o meno di un calciatore che si chiami Santana, che potrebbe non reggere il ritmo, va in scena un’ennesima puntata di Sensualità a corte.
Per l’occasione Sensualità al Bingo, con la consulenza speciale di Daiana, la fidanzata pelosetta di Jean Claude, laureata all’Università Speciale di Bingo di Tor Bella Monaca. Ai tempi della riforma Fornero Madre cambia aria e si trasferisce dalle sale degli specchi agli uffici di collocamento cercando nuova linfa per continuare a vivere negli agi. Deve però accettare una degradazione di classe per risollevarsi.
Nel ruolo di trivellatrice la madre di Jean Claude, per l’occasione molto poco choosy, scopre una riserva petrolifera e può tornare al lusso sfrenato da corte d’ancien regime. Per le gustose gag in balze, una volta ospitate da Mediaset, poi approdate in Rai 2 sotto il segno del restyling Cabello, passano gli anni ma la verve rimane intatta, con un’assoluta capacità di adeguarsi all’attualità e ai suoi aspetti più chiacchierati.
Per chi non vuole sorbirsi anche la domenica la solita tiritera di cronaca nera e politica gridata, che evidentemente risultano ancora le strategie d’investimento migliore per trattenere il target superstite, è decisamente una bella boccata d’ossigeno. Il ritorno all’attacco del caso Scazzi e le politiche ormai vicine per l’improvvisa accelerazione istituzionale dell’ultima settimana lasciano presagire altre domeniche d’inverno nel solco del già visto.
Tra berluscones e antiberluscones toccherà al programma che fa battere il calcio e l’intrattenimento sul 2 portare un po’ di alternativa al già visto delle ammiraglie. Che poi sia un divertimento ben confezionato targato Raffaele, Pantani o Sensualità tanto meglio: a guadagnarci sono tutti i telespettatori che altrimenti abbandonerebbero ulteriormente i canali e le piattaforme tradizionali.
1. matteo quaglia ha scritto:
9 dicembre 2012 alle 19:02