Probabilmente il miglior cantautore italiano, il più acuto poeta in musica, così al di sopra di ogni sospetto da non alimentare nessun chiacchericcio nemmeno nella stampa più maliziosa. Francesco Guccini, notoriamente avvelenato contro ogni forma di esibizionismo, più che mai se si parla di televisione, fa visita a Fabio Fazio. Non è una visita sanremese, tranquilli (il giorno in cui il cantore delle osterie emiliane dovesse approdare al tempio della Canzonetta potremmo dire veramente di aver visto tutto nella vita).
Solo un’ospitata per l’ultima puntata dell’anno di Che tempo che fa, edizione del lunedì. La sua chiacchierata a Rai 3 di stasera cade immediatamente a ridosso della pubblicazione dell’ultima fatica gucciniana, L’ultima Thule, pubblicata più o meno dieci giorni fa. Sarà interessante poter ascoltare direttamente dalla voce dell’autore le emozioni e i pensieri legati a quest’ennesima avventura artistica, annunciata come quella dell’addio alle scene.
Guccini con questi otto brani inediti chiude la sua carriera, dato che, secondo le attuali intenzioni, non farà più tour in giro per il paese a portare la sua musica. Il testamento ai fan vive allora proprio in questo album, dopo 45 anni di onoratissima carriera che lo hanno eretto a simbolo di autorialità assoluta nella canzone italiana, forse con la sola concorrenza di De Andrè e De Gregori, il classico terzetto del pantheon musicale di varie generazioni cresciute con una precisa idea del mondo e della società.
Guai a parlare di marketing! In una delle vetrine più prestigiose per i circuiti culturali di sinistra il clerico vagante potrà raccontare il travaglio di quest’ultima creazione e fare promozione culturale, perché alla fine di questo si parlerà. Per Celentano che accetta il bagno di popolarità dell’Ariston, nel bene e nel male, c’è un Aldo Grasso che pensa al ritorno di immagine per il Molleggiato, per Guccini probabilmente no.
Ma forse è anche la natura schiva del personaggio a non incoraggiare polemiche mediatiche e botta e risposta incrociato tra le colonne dei giornali. Fatto sta che il placido Fazio si accaparra quella che potrebbe rimanere come un’intervista da custodire gelosamente nelle teche Rai, considerato l’alta probabilità di ritiro dalle scene del cantautore tirato su a castagne ed erba spagna. Possibile l’effetto Mina all’orizzonte.
A Che tempo che fa, a conclusione di una stagione non esplosiva a livello di ascolti e rimbalzo mediatico, anche un altro leggendario interprete dell’arte italiana come Paolo Poli, veterano dei palcoscenici teatrali. Chiudono il cast degli ospiti Daria Bignardi, Gino Castaldo ed Ernesto Assante.
1. MisterGrr ha scritto:
10 dicembre 2012 alle 12:39