10
dicembre

SE CELENTANO VA A SANREMO E’ MARKETING, SE GUCCINI VA DA FAZIO E’…?

Francesco Guccini

Probabilmente il miglior cantautore italiano, il più acuto poeta in musica, così al di sopra di ogni sospetto da non alimentare nessun chiacchericcio nemmeno nella stampa più maliziosa. Francesco Guccini, notoriamente avvelenato contro ogni forma di esibizionismo, più che mai se si parla di televisione, fa visita a Fabio Fazio. Non è una visita sanremese, tranquilli (il giorno in cui il cantore delle osterie emiliane dovesse approdare al tempio della Canzonetta potremmo dire veramente di aver visto tutto nella vita).

Solo un’ospitata per l’ultima puntata dell’anno di Che tempo che fa, edizione del lunedì. La sua chiacchierata a Rai 3 di stasera cade immediatamente a ridosso della pubblicazione dell’ultima fatica gucciniana, L’ultima Thule, pubblicata più o meno dieci giorni fa. Sarà interessante poter ascoltare direttamente dalla voce dell’autore le emozioni e i pensieri legati a quest’ennesima avventura artistica, annunciata come quella dell’addio alle scene.

Guccini con questi otto brani inediti chiude la sua carriera, dato che, secondo le attuali intenzioni, non farà più tour in giro per il paese a portare la sua musica. Il testamento ai fan vive allora proprio in questo album, dopo 45 anni di onoratissima carriera che lo hanno eretto a simbolo di autorialità assoluta nella canzone italiana, forse con la sola concorrenza di De Andrè e De Gregori, il classico terzetto del pantheon musicale di varie generazioni cresciute con una precisa idea del mondo e della società.

Guai a parlare di marketing! In una delle vetrine più prestigiose per i circuiti culturali di sinistra il clerico vagante potrà raccontare il travaglio di quest’ultima creazione e fare promozione culturale, perché alla fine di questo si parlerà. Per Celentano che accetta il bagno di popolarità dell’Ariston, nel bene e nel male, c’è un Aldo Grasso che pensa al ritorno di immagine per il Molleggiato, per Guccini probabilmente no.

Ma forse è anche la natura schiva del personaggio a non incoraggiare polemiche mediatiche e botta e risposta incrociato tra le colonne dei giornali. Fatto sta che il placido Fazio si accaparra quella che potrebbe rimanere come un’intervista da custodire gelosamente nelle teche Rai, considerato l’alta probabilità di ritiro dalle scene del cantautore tirato su a castagne ed erba spagna. Possibile l’effetto Mina all’orizzonte.

A Che tempo che fa, a conclusione di una stagione non esplosiva a livello di ascolti e rimbalzo mediatico, anche un altro leggendario interprete dell’arte italiana come Paolo Poli, veterano dei palcoscenici teatrali. Chiudono il cast degli ospiti Daria Bignardi, Gino Castaldo ed Ernesto Assante.



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17 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 12:39

Articolo epico.



2. osservatore ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 12:47

io non ho capito il senso del post
(il paragone con celentano su che basi si poggia..?)
se guccini va solo da fazio ( fondamentalmente perchè sono amici) vogliamo fare dell’ironia, dargli dell’imbecille e dire che sta facendo una marketta?
quindi secondo tracà non doveva andare da nessuna parte ed il problema rimane sempre fazio.
a me sembra un discorso veramente di basso livello..



3. Nina ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 12:49

Non sarà che Guccini si è guadagnato una credibilità tale da perdonargli questo peccatuccio? Per il resto bene Paolo Poli, molto interessante, Assante e Castaldo che ci siano o meno non cambia.



4. osservatore ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 12:51

Per una volta concordo con nina.
la storia di guccini parla da sola. l’ironia inutile del post si commenterebbe anche da sola



5. Nina ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 12:52

Pippo: leggi bene da “Ma forse è anche la natura schiva….”



6. Nina ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 12:59

Per me ciò che scrive Cristian non è mai inutile, nonostante la pensiamo in maniera opposta.



7. amazing1972 ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 13:38

meno male che è santoro quello fazioso!



8. Vince ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 13:39

Edizione del lunedì di “Che tempo che fa” davvero sotto tono.
A parte la puntate con i protagonisti delle primarie, sembra che Fazio e in suo team non si siano impegnati più di tanto. Forse avevano la testa troppo rivolta a Sanremo.
Saviano, poi, ha fatto quattro o cinque incursioni, non memorabili.
E la scelta degli ospiti è stata, a volte, davvero troppo elitaria.
Notevole invece l’apporto comico di Neri Marcorè.



9. Luna ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 13:48

Credo che il marketing lo faccia Fabio Fazio che ha l’onore di ospitare Francesco Guccini. Guccini non ha da provare nulla e per me la sua ospitata é geniale, mi da la possibilità di ascoltare un maestro, un poeta, un artista che ammiro da sempre.



10. Vince ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 13:52

Fa ridere come qui si usi la parola “marketing” come una specie di offesa.



11. osservatore ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 13:55

io ho parlato di ironia inutile su guccini.. non ho scritto che il post è inutile nina
prossima volta leggi meglio perchè il senso cambia di molto



12. Paolo ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 13:58

Veramente Guccini l’ho visto anche in due interviste con Mollica, poi date pure il nome che volete a queste ospitate :-)



13. francesca ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 14:23

solitamente apprezzo molto i vostri post.. questo potevate davvero risparmiarvelo!!



14. fabio ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 15:26

Tra i commentatori c’è un ruffiano come pochi mi sa’….grande mitico ti adoro ma che commenti da divetta ambigua sono…



15. osservatore ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 15:59

i lecchini ci sono in ogni ambiente.
magari qui scrivono delle cose e poi altrove ne scrivono e pensano altre di tenore opposto.



16. Nina ha scritto:

10 dicembre 2012 alle 16:25

Però che due p… i commenti che sottintendono, che accusano gli altri di dire cose che non pensano, che si inalberano dando un’interpretazione sbagliata del post. Uffa!



17. rifaldo ha scritto:

11 dicembre 2012 alle 11:10

Ho appena visto la registrazione di Guccini da Fazio…
Sinceramente non vedo che tipo si analogia si possa fare con Celentano…
Quella che ho visto mi è sembrata una normalissima intervista alla Fazio,in cui un ospite presenta il suo ultimo lavoro,ne parla,lo promuove (ovviamente),ringrazia e se ne va…
Invece Celentano (correggetemi,forse ricordo male):intanto ha preteso compensi non indifferenti (salvo poi,per placare l’indignazione generale,annunciare di devolvere tutto in beneficenza),e già qui direi che lo scopo promozionale rischiava di venire meno…
Ma soprattutto,ha sfruttato lo spazio che gli è stato dato per pontificare su argomenti che esulano dal suo “primo” mestiere…
Non c’è stata intervista,domanda e risposta,interazione “pacifica”… solo una serie di sentenze e di discutibili verità…
Davvero non capisco il senso di questo accostamento…



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