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dicembre

BERSANI VINCE LE PRIMARIE. IMPACCIATO IN TV MA FORTE ALLE URNE: ECCO COME HA ‘ROTTAMATO’ RENZI

Pierluigi Bersani

Tre passi avanti e uno indietro. Una bella giravolta e oplà: il centrosinistra si è ritrovato al punto di partenza. Un classico. Con il 61% dei voti, Pierluigi Bersani ha vinto le primarie di coalizione e ha rottamato il competitor Matteo Renzi, che ha ottenuto solo il 38,8% delle preferenze. Dopo un mese e mezzo di campagna elettorale e dibattiti tv sull’argomento, la compagine democratica ha quindi scelto di confermare un esponente dell’establishment alla guida della propria corazzata, nonostante si facesse un gran parlare di rinnovamento e di sol dell’avvenire.

Cambiamo, facciamo, disfiamo. Rottamiamo. Ad ascoltare i talk show e a leggere i social network, sembrava che il popolo del centrosinistra fosse pronto a chissà quale rivoluzione. Invece, dati alla mano, a spuntarla è stato ancora il compagno Bersani, forte di un consenso che sembra essersi addirittura consolidato. Nell’era della comunicazione e dei Tweet, gli elettori democratici hanno preferito il leader televisivamente più impacciato, quello con meno followers. Quello che su Rai1, alla vigilia del ballottaggio, ha parlato di passerotti, tacchini e scioperi dei chierichetti. Ma anche di equità e solidarietà.

Il suo rivale Matteo Renzi, molto abile a gestire le sue apparizioni mediatiche, è invece rimasto scornato. La sua strategia virale e aggressiva ha difettato in qualcosa, ma è pur vero che nulla è perduto e che il tempo gli darà delle soddisfazioni politiche. Vedrete… Oggi, però, a cantare vittoria è Bersani e, come osservatori, proviamo anche a capire cosa non abbia funzionato nella tattica televisiva del rottamatore. La risposta è semplice.

In primo luogo, sembra che il sindaco di Firenze abbia sottovalutato il potere di amplificazione del piccolo schermo, che ha fatto da cassa di risonanza ai suoi pregi ma anche alle sue imprudenze. A tal proposito, è probabile che i toni da lui utilizzati negli ultimi giorni, nonché le polemiche sui meccanismi di voto e sui presunti brogli, abbiano indisposto una parte del suo (potenziale) elettorato.

D’altra parte, anche il leit motiv della rottamazione – inizialmente azzeccato e d’impatto – alla lunga potrebbe aver spazientito i militanti più attempati. Quanto poi all’utilizzo dei social network e al loro riscontro, è bene sgombrare il campo da un equivoco: essi possono creare ed intercettare tendenze, ma non sono rappresentativi della ben più ampia e variegata realtà del Paese.

Ecco perché, alla fine della fiera, Bersani ha avuto la meglio. Le elezioni si vincono in tv, si diceva un tempo. Forse qualcosa è cambiato, e un riscontro definitivo in tal senso lo avremo tra qualche mese. Beppe Grillo non aspetta altro.

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10 Commenti dei lettori »

1. Marco89 ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 13:32

Per Renzi è una sconfitta che brucia, brucia parecchio. Peccato, avrebbe potuto essere un volto nuovo ma ha esagerato…troppa tv, troppa parlantina, parlava molto per non dire nulla di contenuto. Troppo mediatico, la gente non vuole più questo tipo di atteggiamento comunicativo. ormai lo dico io stesso, che appoggiavo un ricambio generazionale, che non si poteva più sentire…era dappertutto, le solite cose, blah
Certo, rivedere Bersani e Bindi esaultare fa capire che non si va avanti…ma è la gente quella che vota, poi non ci si lamenti se non c’ è ricambio. Forse però Renzi, non era il ricambio giusto, almeno per ora.



2. matteo quaglia ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 13:41

e allora cosa vuole la gente?? vuole la stessa politica , la stessa gente?? perche’ ci si lamenta tanto dei politici che stanno da secoli che sono vecchi che ci vuole gente nuova e a conti fatti invece il vecchio ha stracciato il nuovo



3. fafner ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 16:10

La gente è una grande meretrice.
Oggi Renzi suscita entusiasmo perché è il giovane della politica.
Tempo qualche anno e gli diranno zitto tu, che non hai mai lavorato in vita tua (se non come dirigente nell’azienda del papà) e sei un professionista della politica da quando avevi sedici anni.



4. mugnezz ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 18:35

bene adesso la destra può mettere un sasso come candidato e il sasso vvincerà a mani basse !!!



5. Andrew ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 19:05

Molto molto deluso da questa vittoria! Speravo nella vittoria di Renzi per tornare finalmente a votare con soddisfazione,ma come al solito si continua con gente che ha l’età di mio nonno (e da altrettanto tempo sta in politica con idee per l’appunto di pari età)!
Renzi è stato molto in tv, ma anche in tv mi è sempre parso misurato e ben centrato su quello che faceva… Questa “sovraesposizione” forse non ha portato solo vantaggi (diciamo che era visto da alcuni più come personaggio) però almeno si è fatto conoscere!
L’ho comunque sempre preferito all’avversario, il quale anche nelle sue comparsate televisive pareva sempre un pesce fuor d’acqua… E questo dovrebbe in futuro rappresentare l’Italia!



6. gianni ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 20:01

Renzi ha sbagliato, doveva puntare sul programma politico e portare dalla sua parte i giovani, approffittare dell’insoddisfazione dei giovani verso la vecchia politica e invece si è autoeliminato con una sovraesposizione che lo ha ridicolizzato, ultimo autogoal andare in una trasmissione televisiva di intrattenimento come quelli che il calcio che con la politica c’entra poco e in cui c’era pure l’imitatore che lo prende per il c..o. Praticamente il personaggio televisivo si è mangiato il politico, e in questo momento in cui la gente vuole concretezza e non esibizionismo l’ha pagata cara.



7. matteo quaglia ha scritto:

3 dicembre 2012 alle 21:38

ehhhhhh vabbe’ non esageriamo , mamma mia adesso perche’ e’ andato a quelli che il calcio ha commesso un grave errore , poi che vuol dire che ci stava l’imitatore?? se per questo renzi lo fa anche ballantini ma non c’entra nulla con le primarie , non mettiamo in mezzo cose che non c’entrano niente



8. gianni ha scritto:

4 dicembre 2012 alle 00:14

matteo te non capisci un ca**o



9. hotboy ha scritto:

4 dicembre 2012 alle 00:20

Credo che Renzi non abbia movimentato l’ala sinistra del partito, che poi è quella storicamente più fidelizzata e partecipe. Ieri ho accompagnato alcuni amici a votare e notavo che il rimprovero fatto a Renzi dalla gente in fila era che non era di sinistra. Credo che la strategia del voler prendere voti anche dei non PD gliene abbia fatti perdere molti da quelli che si sentono “di sinistra”. E’ vero che ha vinto nelle cosiddette regioni rosse, ma non si è considerato che in tali Regioni l’ala sinistra ha votato Vendola, che infatti ha preso una barca di voti che poi sono andati tutti a Bersani.



10. osservatore ha scritto:

4 dicembre 2012 alle 00:47

bene adesso la destra può mettere un sasso come candidato e il sasso vvincerà a mani basse
—–
quale destra vincerà a mani basse? la destra in italia non esiste più.
il problema di renzi non riguardava tanto la sovraesposizione ma la sensazione di portare un partito di sinistra a destra frantumando tutti i capisaldi e le ideologie. un prodotto a tavolino venduto con un buon marketing…un qualcosa di già visto



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