29
novembre

PIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZI SE LA CANTANO E SE LE SUONANO SU RAI1. MA FINISCE ALL’ITALIANA

Pierluigi Bersani, Matteo Renzi

Colpo su colpo. Il duello televisivo tra Pierluigi BersaniMatteo Renzi si preannunciava come una resa dei conti, come uno scontro all’arma bianca in diretta su Rai1. E infatti così è stato, al di là delle apparenze democratiche. In vista del ballottaggio di domenica, i due candidati di centrosinistra si sono confrontati sfoderando le migliori armi a loro disposizione: il Segretario del Pd ha attaccato con le metafore, il rottamatore fiorentino ha impugnato la clava della retorica. Quest’ultimo, infatti, era tutto impegnato a recuperare i nove punti che lo distanziano dallo sfidante. Per forza: quei voti gli servono, deve acchiapparli a tutti i costi. Adesso!

Renzi, in maniche di camicia come l’Obama de noantri, ha avuto la meglio dal punto di vista dialettico, trovandosi innanzi ad un competitor in grado di tenergli testa sul piano politico ma non su quello dell’appeal mediatico. Nello studio solitamente riservato a Domenica In, i due hanno esordito battibeccando su Equitalia. “Guarda che non l’abbiamo mica inventata noi” ha dichiarato il Segretario del Pd. E il sindaco di Firenze: “no, ma il nostro governo con te e Visco le ha dato i poteri“. Un Renzi all’attacco, insomma, al quale Bersani ha più tardi rimproverato: “stai attento a non usare gli argomenti dell’avversario“. Scambi di stoccate.

A condurre il dibattito, la giornalista Monica Maggioni, dimostratasi abile nel gestire i minuti e le repliche a disposizione dei contendenti, che stavolta – a differenza del confronto avvenuto lo scorso 25 novembre su Sky – hanno avuto il tempo per snocciolare risposte più approfondite. Nel primo match il clima era stato più disteso, complice anche il fatto che le primarie dovessero ancora disputarsi. Politica estera, conflitto d’interessi, accordi elettorali e alleanze: Matteo e Pierluigi se la cantano e se le suonano per due ore, ma col sorriso da amiconi. C’est politique.

Il faccia a faccia targato Rai1, iniziato come un confronto “all’americana”, è finito un po’ a tarallucci e vino, cioè all’italiana, con la Maggioni che chiede agli sfidanti: a chi vorreste domandare scusa? Siamo al quizzone. Bersani ricorda il suo parroco, al quale giocò lo scherzo di organizzare uno sciopero dei chierichetti. Nemmeno il tempo di immaginarselo mentre okkupava la sacrestia che tocca a Renzi, il quale cita il fratello.

Ancora un paio di battute e arriva il momento dell’appello finale. Il rottamatore invita tutti a votare con toni diretti ma un po’ costruiti. Il segretario del Pd rispolvera invece alcune paroline magiche per attizzare i vecchi compagni: verità, equità, solidarietà. Più che una chiamata alle urne sembra un’omelia, ma fa il suo effetto.

Rai1 ottiene così il suo obiettivo, quello di accaparrarsi il duello pre-ballottaggio, e lo fa con un format meno innovativo e spettacolare rispetto a Sky, ma più funzionale all’occasione di confronto. “Mi avete fatto sentire cittadina di un Paese normale“, dice la Maggioni ai candidati. Sul servizio pubblico manca l’atmosfera del grande evento, la tensione non decolla, e forse è anche giusto così.

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10 Commenti dei lettori »

1. Giuseppe ha scritto:

29 novembre 2012 alle 04:18

Mancava l’atmosfera del grande evento perchè non era un grande evento già prima che si verificasse. Semmai è stata la sagra della retorica e delle dichiarazioni generiche, come sempre ci ha abituato la politica in tutti i tempi e tutte le latitudini. Il confronto di ieri sera ha confermato che nessuno schieramento o esponente politico ha proposte concrete e alternative rispetto a quanto sta facendo il governo Monti: “E’ bello avere qualcosa di cui discutere, in attesa del Monti bis… si passa meglio il tempo”, Croza dixit.

La cosa che mi fa specie, è che tutto ciò sia così parossisticamente tambureggiato dalla tv. Ma non credo si tratti di imitazione dela televisione made in Usa, quanto del fatto che qualcuno ha annusato nell’aria l’eventuale vittoria elettorale del Pd e si fa trovare ben pronto ad omaggiare anticipatamente quelli che saranno i prossimi padrini. Sempre in attesa del Monti bis, naturalmente.



2. Luna ha scritto:

29 novembre 2012 alle 08:15

Se ho ben capito con Bersani non cambierebbe nulla, Casini e Rutelli avrebbero sempre un posto in Parlamento e con Renzi “Yes, we…” manca purtroppo il “can”. :-(
Mah che dire…non mi faccio illusioni. Giuseppe quoto il tuo commento.



3. teoz ha scritto:

29 novembre 2012 alle 09:30

se vince Bersani e si allea con Casini e dall’altra parte torna il nano qualcuno mi spiega dov’è il rinnovamento di quella classe politica che da 20 anni non ha fatto un emerito c***!!! Io posso capire che Renzi sia giovane ecc…ecc… ma santo di un dio è una faccia nuova, giovane, magari riesce a far qualcosa…ho bisogno di sperare ancora…



4. Marco Leardi ha scritto:

29 novembre 2012 alle 12:36

@Giuseppe. Sky ha creato l’atmosfera del grande evento, la Rai ha usato un format meno spettacolare. Ma, dal punto di vista politico, il grande evento non c’è mai stato.. e qui concordo. In attesa del Monti bis ci tele-intratteniamo con questa storia delle primarie.



5. Nina ha scritto:

29 novembre 2012 alle 12:54

Marco: giusto, e oltre a ciò occasione di sfottò fra tifoserie.



6. aladino ha scritto:

29 novembre 2012 alle 13:30

Quindi ricapitolando : Bersani vincerà sicuramente le primarie, aprirà le porte a Rutelli e a Casini per una grande alleanza; il pdl avrà ancora una volta come candidato a premier Berlusconi… quindi il PD vincerà le elezioni dopo sei mesi cadrà e alla guida del partito arriverà Renzi. Che dite??? Sembro Nostradamus??? Noooo, è solo uno scenario visto e rivisto tante volte negli ultimi anni!!! E meno male che doveva esserci un rinnovamento della classe politica!!!



7. Vince ha scritto:

29 novembre 2012 alle 14:33

Ma no ragazzi. Il grande evento televisivo c’è stato.
La bellissima trasmissione di Vespa, mai così triste, in cui si celebrava il funerale del Pdl.
Uno spettacolo grandioso…



8. Nina ha scritto:

29 novembre 2012 alle 14:46

Io ho visto solo stamani però devo dire che Renzi mi ha colpito molto sulla politica estera e invece Bersani ha detto le solite banalità, comunque sapevamo che quello non è il suo forte.



9. Marco Leardi ha scritto:

29 novembre 2012 alle 15:04

@Vince. il Pdl è morto da tempo, ieri da Vespa c’erano i suoi zombie.



10. fabio ha scritto:

29 novembre 2012 alle 16:02

Gli ascolti sono stati da grande evento!



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